Capitolo 24 - Epilogo

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25 Dicembre.

"Zia! Zia! É arrivato Babbo Natale!" la vocina dolce di Mich interrompe il mio fantastico sonno. Matt si muove irrequieto al mio fianco per poi nascondere la testa sotto il cuscino.
"Matt, Matt é arrivato Babbo Natale, ha portato un sacco di regali!" Mich cammina fino ad arrivare davanti al letto e poi saltarci sopra.
"Gnometto, ho sonno!" borbotta togliendosi il cuscino dalla faccia. Guarda prima me e poi Mich.
"Che ne dici se ti raggiungo tra poco?" domanda prendendo in braccio mio nipote e posandolo vicino a noi. Mich batte le mani e poi gli lascia un bacio sulla guancia.
"Ei signorino, a me non lo dai il bacio!?" lo sgrido. Mich, sentendosi in colpa, con lo sguardo basso viene da me e mi abbraccia le gambe.
"Scusa zia" dice con voce flebile.
"Scherzavo gnometto, scherzavo" sussurro portandomelo sulle gambe e sbaciucchiandolo.
"Bleah zia! Che schifo" si dimena. Riesce a scappare grazie all'aiuto del mio ragazzo che mi ha bloccato i polsi.
"Scappa gnometto. Scappa perché la zia ti verrà a fare il solletico!" urlo mentre se ne va dalla stanza.
"Sei gelosa di tuo nipote?" domanda Matt mentre lascia i miei polsi. Scuoto la testa e mi alzo, dandogli le spalle per evitare di fargli vedere il sorriso che ho in volto.
"Vestiti che dobbiamo scendere a fare colazione, Zio Matt" sussurro prendendo gli indumenti che mi servono per rendermi presentabile almeno la giornata di Natale.
"Piccola vipera, sei gelosa!" mi ammonisce e poi mi prende in braccio. Io mi dimeno, avendo paura di quello che potrebbe fare.
"Lasciami Matt. Non ho intenzione di lavarmi l'ennesima volta i capelli!" sbuffo tirandogli qualche pugno a caso.
"Sta ferma, vipera!" mi fa sedere vicino al lavandino e poi mi imprigiona tra lui e il legno. Il mio respiro affannato si infrange contro il suo petto scolpito, facendogli nascere dei brividi sulla pelle.
"Sei un cavolo di uragano, Anna. E ti amo per questo" confessa prima di lasciarmi un casto bacio sulle labbra. Gli sorrido, avvolgendo le mie braccia attorno alle sue muscolose spalle, vorrei rimanere così per sempre.

🎬

"Ragazzi, é pronto!" urla mamma dalla cucina. Smetto di far andare la macchina a telecomandata di Mich, regalata dai miei per il loro nipotino.
"No dai, nonna! Voglio giocare ancora con gli zii!" sbuffa lo gnometto. Matt mi guarda e ride sotto i baffi. Lo ammonisco con lo sguardo, togliendogli il telecomando che ha in mano.
"Signorino, non si dice voglio, si dice vorrei" Marghe arriva alle spalle del figlio per poi prenderlo in braccio.
"Ma mamma!" sbuffa imbronciandosi.
"Ragazzi, é pronto!" esclama di nuovo mia madre, più spazientita.
"Andate a chiamare Marcus. Doveva aiutarmi ma é sparito peggio di un fantasma" sbuffa.
"Vado io, vado io!" si offre Mich.
"Ok, ma calmati signorino" sospira sua madre. Appena viene messo a terra, corre verso le scale e sparisce dalla nostra vista.
"É un uragano, peggio di te" mi prende in giro Matt mentre Marche se ne va via.
"Simpaticone che non sei altro" sbuffo.p colpendogli il petto con un pugno leggero. Sentiamo di nuovo i passettini del piccolo e infatti ritorna saltellando.
"Zia, sono andato a chiamare lo zio Marcus ma non mi ha sentito" esclama .
"Tranquillo gnometto, vado io. Non preoccuparti eh!" gli lascio un bacio in fronte e poi vado a chiamare quel delinquenti del mio migliore amico. Ovviamente avevamo detto che alle nove avremmo dovuto cenare ma lui se ne frega altamente. In più Violet é in bagno da ben dieci minuti. Salgo lentamente le scale e nel mentre osservo le mie pantofole a forma di renna, regalo di Mich. Aggrotto le sopracciglia sentendo dei rumori piuttosto ambigui provenire dalla sua stanza. Ora mi sente!
"Marcus! Chiudi immediatamente qualsiasi dispositivo stai usando perché ora entro!" busso alla porta per far sentire la mia presenza. Aspetto venti secondi e poi apro la porta.
Quello che mi trovo davanti, però mi lascia di stucco. Diversi vestiti sono buttati a terra, stropicciati. Poso lo sguardo sulle due figure stese sul letto e spalanco occhi e bocca.
"Stai facendo sesso in casa mia. In aggiunta con tutta la mia famiglia al piano di sotto?!" sbraito cercando di mantenere un briciolo di sanità mentale. La ragazza che era in compagnia di Marcus si nasconde dietro la sua schiena mentre il mio migliore amico cerca di parlare.
"Non é come sembra. Cioé si, ma non era-" lo fermo subito, buttandogli addosso la maglietta che c'é per terra. Questa azione però mi fa scoprire un dettaglio che avevo precedentemente ignorato.
"Perché... c'é un vestito identico a quello indossato da Violet?" chiedo deglutendo. Marcus boccheggia senza dire effettivamente nulla. Decido di darmi da sola delle risposte. Avanzo verso il letto e, nonostante la grande stazza del mio migliore amico, riconosco benissimo la figura di Violet.
"Da...da quanto va avanti?" chiedo cercando di mantenere la calma. Il mio respiro affannato però non migliora la situazione.
"Non é come sembra" proprio Violet prende parola. Tiene stretto sul petto il lenzuolo bianco mentre cerca il mio sguardo.
"Tu...voi seriamente mi state dicendo che non é come sembra!?" esclamo mandando a quel paese la mia calma.
"Anna, ti prego. Aspetta" Violet mi supplica.
"Vuoi due siete...non vi fate schifo?!" sibilo indietreggiando.
"Ragazzi, che...succede?" Matt appare alle mie spalle. Guarda questa scena con gli occhi spalancati.
"Io me ne vado" sussurro scuotendo la testa. Non aspetto altro e mi rifugio in camera mia. Mi butto sul letto e abbraccio il cuscino. Perché me l'hanno tenuto nascosto? Perché!?
"Anna" la voce bassa di Matt giunge alle mie orecchie. Mi pulisco le guance bagnate e poi mi giro verso di lui.
"Che ho fatto di male, eh?" chiedo cercando una risposta plausibile.
"Nulla Anna, nulla" sussurra prima di venirmi ad abbracciare. Ed é così che voglio rimanere, tra le braccia della persona che amo. Tra le braccia della persona con la quale costruirò il mio futuro.

Angolo autrice

Le avventure di Matt e Anna continuano ma se vi dicessi che verranno affrontate da un alto punto di vista?

Provate a dirmi chi vorreste che narrasse la storia, alla prossima💕

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora