Capitolo 17 : Parte uno

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Due settimane dopo, 23 Novembre.

"Apro io!" urlo correndo fino all'entrata. Prendo un grande respiro e poi apro la porta. Con un piccolo sorriso accolgo il ragazzo tutto in tiro. Mattew indossa una camicia bianca, tirata su sui gomiti mentre dei semplici jeans chiari gli fasciano le gambe toniche. Mi mordo il labbro inferiore e poi distolgo lo sguardo.
"Entra pure, devo solo mettermi il vestito e ci sono" dico prima di chiudere la porta alle spalle. Appena mi giro, peró, davanti ai miei occhi si materializza una rosa rossa e sorrido.
"Grazie" sussurro imbarazzata. Nelle ultime due settimane ogni giorno che ci incontravamo mi ha portato una rosa rossa. Ovviamente nei primi tempi Violet e Marcus erano diffidenti, per non parlare di John che si é rifiutato di rivolgermi la parola per una settimana. Poi gli ho spiegato che si sta comportando in modo impeccabile e che provo un sentimento forte per lui e le acque si sono leggermente calmate.
"Di nulla Anna, ti aspetto qui" mi sorride prima che io scappi per andare a cambiarmi. Mi sfilo maglietta e leggins per poi mettermi un tubino nero semplice. Mi ha detto che dovremmo andare in questo locale dove suonano musica dal vivo.
"Pronta!" compaio alle sue spalle e lui, spaventandosi, rischia quasi di cadere con il sedere per terra. Rido per la sua espressione facciale.
"Mhm andiamo allora" borbotta spettinandosi i capelli.
"Certo, ti seguo" sorrido. Lui però mi porge la mano, che prontamente afferro.
Venti minuti dopo arriviamo al locale e, dopo aver detto il nome della prenotazione per il tavolo, un cameriere ci indica la strada per raggiungerlo.
"Esteticamente é magnifico" esclamo appena ci siamo accomodati. I tavoli sono quadrati con delle tovaglie a quadri, il pavimento ha le piastrelle nere e varie luci colorate illuminano la sala.
"Me l'ha consigliato mia cugina Cristal, in verità" confessa mordicchiandosi il labbro. Sorrido alla visione di lui che giocherella con le posate in imbarazzo.
"Che ne dici se dopo andassimo a cantare una canzone?" chiedo. Alza le spalle e mi sorride.
"Ammetto che ho mille qualità ma quella canora non é tra queste" ridacchia. Alzo le spalle e lo guardo negli occhi.
"Beh, fai decretare a me, no?" domando prendendogli la mano.
"Va bene" sussurra intrecciando le nostre dita.

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"Grazie ancora Matt" sussurro prima di scendere dalla sua auto e cercando di sorreggere la figura di John mezzo ubriaco.
"Non preoccuparti. Lascialo a me, dove lo porto?" chiede prendendolo sorrobraccio. Il mio amico fa una smorfia, essendosi mosso troppo velocemente, e poi mi sorride.
"Mhm in camera mia" dico senza pensarci un secondo. Matt mi guarda di sbieco, forse con un accenno di gelosia.
"Quando noi...insomma si, dormiva con me" esclamo aprendo la porta di casa, facendoli entrare.
"Ok" dice semplicemente. Non va affatto bene che lui risponda a monosillabi.
"Anna" mi chiama John, allungando le braccia verso di me. Mi tolgo i tacchi e lo raggiungo, facendolo sedere sul mio letto.
"Io vado allora, sicura che non ti debba aiutare?" chiede tentennando Mattew. Scuoto la testa e lo saluto, muovendo in aria la mano.
"Buona notte e grazie ancora. Lascia pure aperta la porta che tra due secondi vengo a chiuderla" dico lasciandogli un bacio sulla guancia e poi dedicandomi completamente a John.
"Perché hai bevuto John?" gli chiedo aiutandolo a togliersi la maglietta. Lui mi guarda in volto e poi mi sorride.
"Sei bella, Anna" si alza e mi avvolge in un abbraccio.
"Che hai?" domando ridacchiando. Tutto questo affetto non é da lui, non ora che non connette.
"Una ragazza mi ha spezzato il cuore" sussurra al mio orecchio. Gli prendo il volto tra le mani e lo osservo meglio. Non capisco se é solo ubriaco o é la verità quella che sta dicendo.
"Beh John, non é un motivo valido per bere. Me l'hai detto anche tu" dico. Lui annuisce e poi si avvicina, come se dovesse darmi un bacio in fronte. Il problema è che scambia la fronte con le labbra e mi bacia. Le sue labbra si muovono sopra le mie per pochi secondi, il tempo di un battito di ciglia.
"Anna" il sussurro della voce roca di Matt mi ridesta. Mi stacco da John e lo spingo verso il letto.
"Non é come sembra" balbetto pulendomi le labbra. Matt scuote la testa. Lascia la mia borsa sulla scrivania e poi se ne va.
"Mattew, aspetta!" dico rincorrendolo. Lui a grandi falcate esce da casa mia, infuriato.
"Anna! Aiuto!" il borbottio di John mi fa fermare a metà strada.
"Non é come sembra, eh? Mi sembra che tu stia già decidendo" esclama salendo sulla macchina. Scuoto la testa e ricaccio le lacrime indietro. Matt mi guarda per un'ultima volta prima di frecciare per le strade di Los Angeles.
"Cazzo!" sbuffo chiudendo la porta a chiave e andando da John.
"Domani io e te facciamo un discorso, ora vedi di infilarti sotto le coperte" sibilo arrivata in camera mia. John esegue i miei ordini, forse spaventato dal mio tono dispotico e fila dritto a letto, massaggiandosi di tanto in tanto la testa. Aspetto che si addormenti e poi chiamò un taxi per farmi portare sotto casa di Matt. Spero solo possa perdonare questa piccolezza.
Suono al citofono e mi apre senza fare storie. Salgo gli scalini a due a due e poi bussò alla porta del suo appartamento. Mi apre un Matt con la faccia incazzata e a petto nudo.
"Pensavo avessi scelto John" sibila appoggiandosi alla porta. Scuoto la testa e gli chiedo se possiamo entrare dentro casa per evitare di dare spettacolo in mezzo al pianerottolo.
"Che ci fai qui? Voglio dormire e mettere fine a questa serata di merda" dice strisciando i piedi fino al divano.
"Volevo scusarmi per quello che hai visto" dico stando in piedi di fronte a lui. Matt stringe i pugni e scuote la testa.
"Perché sei rimasta con lui? Perché vi siete baciati?" chiede fulminandomi. Prendo un bel respiro e spiego.
"John nel mese in cui ci siamo lasciati mi ha sempre aiutato, non potevo lasciarlo ubriaco in casa mia, se si fosse sentito male non avrei potuto fare nulla"
"Rispondi alla mia seconda domanda, ora" ringhia. Mi inginocchio e intreccio le nostre mani. Matt cerca di sciogliere le nostre mani ma io le stringo.
"Lo stavo aiutando a mettersi a letto e poi mi ha baciato" sussurro.
"Non ho provato nulla" continuo.
"Giuramelo. Giurami che ti ha fatto schifo, che non ti é piaciuto" mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra le sue ginocchia. I suoi occhi mi pregano mentre la sua voce é speranzosa.
"Te lo giuro Matt" sorrido. Inserisco le mie mani nei suoi capelli arruffati e gli bacio il naso. Appoggio le labbra sulle sue per un semplice bacio ma lui me le divora completamente. Indirizza il movimento dei miei fianchi sopra il suo bacino mentre io tiro delle ciocche di capelli.

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora