Capitolo 16

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5 Ottobre.

"La smetti di aggiornare questa benedetta pagina di Twitter? Harry Styles é a Londra a fare il suo tour. Mica si teletrasporta a Hollywood solo per te" sbuffo buttandomi sul divano vicino a lei. Poso lo sguardo sul suo cellulare ma lei lo spegne subito.
"Che mi stai nascondendo?" domando curiosa. Violet deglutisce e poi di siede meglio per guardarmi fissa negli occhi.
"Mi prometti che non darai di matto? Anche perché non so se é una cosa sicura. Cioé tante sono le pagine di gossip che-" la interrompo, spronandola a sputare il rospo.
"Dimmelo o prenderò quel cellulare, lo sbloccherò e vedrò che succede su quella maledetta applicazione" dico sbrigativa.
"Ok" sussurra sbloccando il telefono e girando lo schermo verso di me. Spalanco gli occhi quando vedo un corpo femminile addosso a quello di Mattew. Il corpo della ragazza nel video struscia addosso a quello del mio ragazzo, seduto sopra una sedia, e successivamente si baciano. Scuoto la testa e mi corpo la bocca.
"D-devo capire se..." balbetto cercando di reprimere le lacrime.
"Prima calmati Anna. Magari é solo un fotomontaggio" cerca di rassicurarmi. Scuoto la testa e rilascio un singhiozzo. Mi alzo di scatto e vado dritta fuori casa.
"Anna, fermati!" cerca di rincorrermi ma io, senza sosta, corro fino ad arrivare sotto cassa di Mattew.
"Ei, che ci fai qui?" il diretto interessato arriva alle mie spalle, madido di sudore per la corsa appena fatta.
"L'hai fatto davvero?" chiedo in un sussurro, togliendomi le lacrime dalle guance. Lui alza le sopracciglia e mi domanda di cosa io stia parlando.
"Ieri sera dove ti t-trovavi?" chiedo.
"Con dei miei amici, te l'ho detto" esclama. Il pomo d'Adamo fa lentamente su e giù. La sua risposta é come una lama nel petto, mi ha mentito. Scuoto impercettibilmente la testa e reprimo le lacrime.
"Ieri sera eri in un maledetto stript club mentre una tipa ti si strusciava addosso" stringo i pugni lungo i fianchi e reprimo la voglia di tirargli uno schiaffo in pieno volto.
"Non é come sembra, Anna" cerca di avvicinarmisi ma allungo il braccio per tenerlo il più lontano da me.
"Il video spiega benissimo tutto" sibilo togliendomi una lacrima traditrice. Scuote la testa e cerca di parlare ma lo fermo.
"Era questo il tuo obiettivo? Portarmi a letto, stare con me due settimane e andartene con qualcun'altra subito dopo?" chiedo retoricamente.
"Anna, sei fuori strada non-" lo fermo di nuovo.
"Non ripetere che non é come sembra! Diamine!" sbraito sfogandomi. Mattew cerca di fermarmi ma sono un fiume in piena, gli tiro piccoli pugni sul petto con l'intento di fargli male ma l'unica che se lo sta facendo sono io.
"Fermati Anna! Quella che hai visto é la mia ex. Ricordi le continue chiamate che arrivavano mentre eravamo insieme? Era lei, allora ho decido di proporle di vederci per dirle che doveva smetterla di chiamare perché io ero finalmente felicemente fidanzato con te ma prima che io potessi parlare mi é saltata addosso" cerca di convincermi. Non mi faró prendere in giro. Non una seconda volta.
"Bene, allora puoi benissimo ritornare da lei perché una fidanzata non ce l'hai più" dico con la voce più ferma che io possa avere. Raccolgo il mio dolore e giro i tacchi con lo scopo di sparire da qui, di farlo sparire dalla mia mente.
"No Anna, ti prego" cerca di fermarmi. La sua voce é rotta, quasi quanto il mio cuore. Avanzo verso l'uscita cercando di non incontrare i suoi occhi color miele.
"Una cosa é importante per me: la verità. Se non c'é verità, non c'è fiducia. E io n-non posso permettermi di cadere di nuovo in un buco nero" sussurro allontanandomi completamente da lui. Mi rifugio dietro l'angolo e prima di perdere completamente lucidità, chiamo l'unica persona che, essendosi insinuata nel mio cuore in punta di piedi, mi può aiutare.

🎬

Cinque settimane dopo, 9 Novembre.

"Smettila! Vattene via! Voglio dormire" tiro le coperte che malamente mi sono state tirate via da John, ormai fisso in casa mia e di Violet da cinque settimane.
"Smettila, hai dormito troppo. Vestiti e andiamo sul set per una delle ultime scene" mi spinge verso il bagno.
"Che palle che sei" sbuffo. Mi fa la linguaccia e poi quando é sul punto di chiuderla, la sua testa fa capolino nella stanza.
"Vestiti decentemente che oggi faremo vedere quando sei stata bene in queste settimane" mi fa l'occhiolino e poi se ne va. Certo, divinamente John. Tant'é che ho pianto per una settimana ma poi mi sono ripresa grazie a quell'essere che é stato con me quasi ogni giorno. Mi osservo allo specchio e noto con piacere che le occhiaie che ho avuto sono sparite e che i miei capelli hanno finalmente deciso di stare al loro posto. Mi sciacquo il volto e poi mi lavo i denti.
"Anna, sto entrando" urla da fuori John prima di spalancare la porta e arrivare alle mie spalle con la camicia del tutto sbottonata, come suo solito.
"Ragazzi, siamo in ritardo!" sbuffa Violet mentre sento che corre per casa con i tacchi. Pazza, ecco cos'è la mia migliore amica. Chi diamine corre per casa con un tacco dodici ai piedi?!
"Arriviamo!" esclamiamo all'unisono io e John, ora intento ad allacciarsi i bottoni. Mi sistemo i capelli e poi mi giro verso di lui.
"Devi smetterla di arrivare sempre all'ultimo per farti aiutare con sti così" dico aiutandolo, vedendolo in difficoltà nell'inserire i bottoni nelle asole.
"Ti adoro" mi lascia un bacio sulla fronte e poi finisce di sistemarsi i capelli arruffati.
"Ragazzi!" sbraita di nuovo Violet. Corro seguita dal nostro amico per non farla ulteriormente arrabbiare e in tempo record siamo allo studio per le riprese.
"Te lo ricordi che oggi-" interrompo John, sapendo già che mi vuol dire.
"Si, che sarà qui anche...Donovand" borbotto. Si, dopo un mese non riesco ancora a dire il suo nome. Forse perché non é ancora passata o forse perché se lo dobbiamo chiamare, il suo nome nel discorso é 'stronzo'.
"Adelaide inoltre deve comunicare una cosa importante a tutti" esclama Violet. John apre il cancello e tutti e tre entra o nella piccola stanza delle riunioni.
"Tra poco incomincia la riunione indetta da Adelaide, nel mentre però possiamo andare a smangiucchiare qualcosa dato che non abbiamo fatto colazione" John mi tira verso il piccolo banchetto e io ridacchio per il tono che ha usato.
"Ragazzi, cinque minuti e vi rivoglio qui" esclama Violet mentre sfoglia le scartoffie che si é portata dietro.
"Mhm donuts al pistacchio" mugola John buttandosi sul piccolo buffet. Scuoto la testa e vado diretta a prendere un goccio di acqua per il the. Verso l'acqua dentro il bicchiere di carta e poi passo in rassegna le diverse fragranze nelle bustine per il the. Cioccolato, pistacchio...cannella! Nello stesso istante in cui la trovo, l'ultima bustina viene presa da una grande mano maschile. Sto per chiedere se la é sicuro di volere quella ma non appena alzo gli occhi, mi blocco. Il viso di...Mattew si palesa davanti ai miei occhi. La barba inesistente, i capelli leggermente più lunghi rispetto all'ultima volta che l'ho spaiato e gli occhi stanchi.
"Tienila pure" esclama con voce roca. Mi porge la piccola bustina ma io non riesco a muovere nemmeno gli occhi, non riesco a distogliere lo sguardo dal suo.
"Anna, Violet ci vuole" viene in mio salvataggio John. Al solo sentire la sua voce, Mattew stringe i denti e lascia cadere la bustina di the per terra.I suoi occhi color miele mi chiedono silenziosamente di non andarmene ma io non posso fare altro che seguire una delle tre persone che mi é stata affianco in questo mese.
"Andiamo" sussurro abbassando lo sguardo e afferrando la mano di John. Do le spalle al ragazzo che mi ha completamente ribaltato il cuore e seguo il mio amico che cerca in qualsiasi modo di calmarmi. Il problema è che il cuore galoppa all'impazzata, le mani tremano e durante tutta la riunione non riesco a staccare nemmeno per un secondo gli occhi dai suoi.
"Quindi ragazzi, dopodomani protagonisti e attori secondari vi voglio pronti nello studio per le interviste" Adelaide chiude così la riunione, dove tra parentesi ho ascoltato un'unica frase in tutti i venti minuti che ha parlato.
"Ci sei Anna?" chiede Violet. Annuisco distratta, volendo uscire fuori da questa stanza che mi fa mancare l'aria.
"Vado due secondi fuori, voi incominciate ad andare nella mia roulotte" dico prima di uscire. Mi siedo sui gradini fuori dal piccolo abitacolo e cerco di respirare in modo regolare. Perché il mio cuore non la smette di battere? Perché, perché perché?!
"Anna" un sussurro che proviene da destra, mi fa girare di scatto.
Trattengo il fiato, sentendo la sua voce. Mi alzo e cerco di scappare da lui.
"Anna, aspetta" mi rincorre. Riesce a prendermi per la mano e a tirarmi verso di lui. Trattengo il fiato, appoggiando le braccia sul suo petto muscoloso.
"Fammi spiegare" mi prega appoggiando le mani sui fianchi, appiccicandomi completamente a lui.
"Lasciami" dico senza nemmeno guardarlo. Se solo lo facessi, sarebbe la fine. Lui però non si da per vinto e infatti mi alza il mento, facendo così i nostri occhi si incontrano. Serro le labbra e, rivendendolo, mi ritornano in mente le parole di Marika diversi anni fa. Mi aveva avvisato che si sarebbe infilato nel mio cuore e poi avrebbe dato il colpo di grazia. E io da stupida sono caduta nella sua trappola!
"Anna, ti prego. Non riesco a-" lo interrompo immediatamente. Non mi fregherà con quattro misere parole.
"Non rifilarmi scuse che non hanno fondamento. Dopo la prima del film noi avremo chiuso definitivamente, sappilo" dico con fermezza, spostando lo sguardo alla sua destra.
"Non lasciarmi, ti prego" sussurra imperterrito, stringe le mani sui miei fianchi e avvicina la faccia alla mia.
"Abbiamo rotto da più di un mese...e io sto benissimo" dico. Spero solo non abbia percepito il tentennamento della mia voce nell'ultima parte della frase.
"Già, stai benissimo! Con John, vero? Le pagine di gossip parlano della vostra bellissima relazione" sbuffa una risata ironica, lasciando finalmente i miei fianchi.
"Noi non...Sai cosa? Non ti deve interessare con chi spendo il mio tempo. Ritorna dalla tua ex ragazza che forse é meglio" esclamo stringendi i pugni, pronta ad andarmene da qui.
"Cazzo, aspettavo lo dicessi" sibila incenerendomi con lo sguardo. Percepisco un piccolo crack all'altezza del cuore ma faccio finta di niente.
"Fottiti, Donovand" ringhio incazzata.
"Si vado a recuperare la mia ex ragazza, va bene? " sussurra avvicinandosi a me.
"Vai, stronzo!" gli faccio il dito medio e poi giro i tacchi con l'unico scopo di rifugiarmi dentro la mia roulotte.
"Sei tu!" urla attirando l'attenzione di due signori che parlavano distanti da noi. Mi blocco su due piedi.
"Sei tu la mia ex ragazza! E io ti voglio al mio fianco!" esclama alzando ulteriormente la voce.
"Abbassa quella cazzo di voce e smettila di farneticare" sibilo. Lui scuote la testa e con poche falcate mi raggiunge.
"Mi manchi Anna" sussurra appoggiando la fronte sulla mia. Cerco di staccarmelo di dosso ma é inutile, é più grande e più alto di me.
"A me...no! Ho John, Marcus e-" mi tappa la bocca con la sua mano.
"Smettila di ripetere il suo cazzo di nome. Prometto che ti riconquisterò. Non posso farti scappare, non posso far scappare l'unica persona che amo" dice. Spalanco gli occhi, sorpresa da ciò che ha detto.
"Si Anna, ti amo e se solo me lo permettessi mi farei perdonare. Riconquisterei la tua fiducia. Ti prego" sussurra avvicinando le nostre facce. Non posso minimamente rischiare, non posso!
"Non-" mi interrompe prima che io riesca a negarli la seconda possibilità.
"Piccoli passi Anna, in questo mese non ho fatto altro che pensare a come avrei potuto rimediare e ora che ti ho davanti non voglio perdere la possibilità di provarci" annuisco quasi in automatico.
"Ti farò sapere la mia risposta" sussurro indietreggiando e finalmente mi allontano da lui e dalla tentazioni e che ho di stringerlo e baciarlo per quanto mi é mancato.
"Sappi che ci proverò fino all'ultimo! Ti amo Anna, non dimenticarlo" urla quando ormai sono quasi arrivata alla roulotte. Sorrido e scuoto la testa. E ora chi lo dice ai miei amici che sono ricaduta nella trappola?

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora