Capitolo 9

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31 Agosto.

Siamo tornati da meno di una settimana e la situazione tra me e Mattew è statica. Ci parliamo solo per cose riguardo al film e a stento ci becchiamo al di fuori delle riprese. Con Mike e John invece è tutto in salita. Ogni sera ci vediamo e le ore con loro passano veloci, come se ci conoscessimo da sempre.
Esco dal camerino e nello stesso istante il mio cellulare suona. Visualizzo immediatamente il messaggio non appena noto il nome di mio fratello. Spalanco gli occhi quando leggo 'SOS'.
Mi agito, sapendo che è il nostro messaggio in codice per dire che è in guai seri. Proprio oggi Violet non è potuta stare qui sul set e quindi non può aiutarmi! Sbuffo e con passo felpato vado verso l'uscita. Tanto sono preoccupata che rischio anche di andare contro una macchina posteggiata accanto all'uscita.
"Anna, tutto apposto!?" la voce bassa di Mattew mi richiama. Annuisco nel mio mondo cercando di andarmene il prima possibile.
"Sicura? Vuoi un passaggio?" tenta di aiutarmi.
"No no, devo andare...io devo andare" indietreggio cercando di andarmene, cercando di arrivare il prima possibile dall'altra parte della città.
"Sali in macchina, ti accompagno" esclama chiudendo lo sportello e facendo partire la macchina. Si può che me lo trovo sempre tra i piedi? La macchina alla quale stavo andando addosso era la sua!
"Muoviti, Anna" mi richiama alla realtà. Scuoto la testa e poi salgo sulla sua auto, dandogli l'indirizzo di mio fratello.
"Smettila di sbattere il piede, mi metti ansia" borbotta svoltando a destra, cambiando marcia.
"Se ti metto ansia tu non guardarmi" sibilo mordendomi l'interno guancia. Osservo il cielo azzurro con qualche nuvola e sorrido non appena una nuvola sembra un coniglio.
"E ora perchè sorridi?" chiede stupito, voltando il viso verso di me non appena si trova obbligato a fermarsi dopo lo scatto del rosso al semaforo.
"Nulla" sussurro passandomi le mani sulle gambe.
"Dimmelo, stai tranquilla" sorride. Alzo lo sguardo nel suo e gli dico della nuvola. Appena finisco di parlare, incomincia a ridere.
"E ora cosa ridi? E' una stupida nuvola" sbuffo.
"Sei imprevedibile" esclama ripartendo. Spalanco la bocca, credendo che sia una qualità negativa.
"Non guardarmi così, è una cosa bella" sorride. Il resto del tragitto lo passiamo in silenzio. Appena arriviamo, scendo subito e incomincio a suonare ininterrottamente il campanello.
"Anna, lo spacchi quel bottone se continui" esclama arrivando alle mie spalle. Sobbalzo per lo spavento.
"Mio fratello mi ha mandato un messaggio dove gli serviva il mio aiuto, ero dall'altra parte della città e non sono potuta arrivare velocemente. Se gli succede qualcosa io non so cosa fare!" dico tutto d'un fiato.
"Respira Anna, prima di tutto respira!" mi prende per le spalle e si avvicina. Al suono dell'apertura del cancello, schizzo via dalle sue braccia. Apro la porta di casa e quello che mi ritrovo davanti, mi fa spalancare gli occhi. Mio fratello sta discutendo con mio nipote su delle candele.
"Anna, secondo te quali sono meglio?" mio fratello mi mette davanti al naso due candele.
"Tu mi hai chiamato per la distinzione di due candele!?" alzo la voce di un'ottava e gli punto il dito contro. Mio nipote però interrompe la strigliata suo padre.
"Zia Anna, papà ti ha chiamato perchè ci servi!" Mich abbraccia la mia gamba. Con lui non posso essere arrabbiata, assolutamente no!
"Che ha combinato papà? Per cosa gli servo?" domando guardando mio fratello Lucas. Lui mi sorride innocente con la faccia da cucciolo smarrito.
"E lui chi è? E' il fidanzato di zia?" Mich domanda a raffica.
"Ciao giovanotto, sono un suo amico di tua zia. Mi chiamo Mattew" Mattew si inginocchia per arrivare all'altezza di mio nipote. Si battono il pugno e non posso fare a meno di sorridere davanti a quella scena.
"Io sono Mitchell ma puoi chiamarmi Mich perchè mi stai simpatico" esclama. Io mio fratello ridacchiamo.
"Comunque zia, papà si è dimenticato di chiederti una cosa" poso lo sguardo su mio fratello e poi aggrotto le sopracciglia.
"Ecco si...diciamo che...insomma avevo organizzato tutto nei minimi dettagli ma mi sono dimenticato di chiederti se potevi tenere Mich per sta sera" si gratta il capo.
"Mi hai fatto pendere un colpo ma si, io e Mich ci divertiremo un mondo insieme!" prendo la mano di mio nipote.
"Ci sarà anche Matt? Posso chiamarti così vero?" Mattew annuisce mentre prende la mano tesa di Mich.
"Mattew magari ha qualche impegno, quando papà ci caccia via noi due andiamo a casa mia e vi facciamo la maratona di Harry Potter. Ti piace come programma?" chiedo. Sul visino di Mich si dipinge un broncio mentre guarda il ragazzo affianco a me.
"Non ho nessun impegno, posso benissimo dedicare del tempo a questo bellissimo bambino" gli fa uno dei suoi migliori sorrisi.
"Beh allora...dopo avermi aiutato a scegliere le candele ti caccio via, sorellina" Lucas mi fa un occhiolino e io alzo gli occhi a cielo.
"Candele rosse, caro Lucas. Vado a preparare la borsa per Mich" ridacchio spettinando la chioma Tamara di mio fratello.
"Già fatto sorellina. Che ne dici se la vai a prendere tu, ometto?" chiede Lucas al foglio. Mich corre a prendere la sua borsa contenente gli effetti personali per stare a casa mia.
"Come avrai capito sono suo fratello Lucas" la voce decisa di mio fratello risuona nel salone di casa sua. Oh no, non deve azzardarsi a-
"Tengo ad Anna quindi se ti azzardi a giocare con lei, te la vedrai con me. Conosco benissimo le voci che girano, rispetto le decisioni di mia sorella ma nessuno mi vieta di farti un occhio nero se le farai male" come non detto, troppo tardi!
"Guarda che-" Mattew mi ferma e incomincia a parlare.
"Non ho nessuna intenzione di quel genere per Anna. Siamo amici, ora" quando lo dice mi guarda attentamente. Mi sento arrossire e fino alla punta delle orecchie. Per fortuna appare lo gnometto Mich che mi salva da questa situazione.
"Pesa tantissimo!" esclama con le guance rosse mentre tira il borsone nero dietro di sé.
"Arrivo Mich" esclama Mattew, andando verso di lui.
"Grazie Matt. Quindi rimani anche cenare da zia? Che bello, fai la maratona con noi!" batte le manine mentre va verso il padre per salutarlo.
"Fai il bravo con la zia, mi raccomando. E grazie per i preparativi" gli fa l'occhiolino e poi gli lascia un grande bacio in fronte.
"Ciao sorellina, grazie per avermi salvato" mi abbraccia.
"Di nulla Lucas, a domani" lo saluto aprendo la porta, facendo uscire lo gnometto.
"Ciao Lucas, buona serata" dice cordialmente il mio collega. Arrivati in macchina, mi siedo dietro con Mich e per tutto il tragitto parliamo della sorpresa di Lucas per l'anniversario di matrimonio con la sua mamma.
"Poi mangiamo la pizza?" chiede mentre stiamo per entrare nel mio appartamento. "Certo, Mich. Sei contento di vedere anche zia Violet? Lei scommetto che sarà felicissima" dico aprendo la porta.
"Si!" saltella dentro casa.
"Se hai qualcosa da fare, stai tranquillo. Per la sua età, sa capire le altre persone Quindi non farti scrupoli a dirmi se sei occupato" dico prendendo il borsone dalle mani di Mattew.
"Nessun impegno. Poi quel bambino mi piace" sorride prima di entrare dentro la tana del lupo.
"Zia! Facciamo la cioccolata?" chiede Mich non appena entro dentro casa. Scuoto la testa, sapendo che se mangia adesso, a cena non ingurgiterà nulla.
"No Mich, tra un'oretta mangiamo e sai benissimo come finirà" alzo le spalle, vedendo il broncio del piccolo.
"Ok..." sussurra andandosi a sedere sul divano. Mattew passa lo sguardo tra me e il piccolo per poi andare a prendere Mich e caricarselo in spalla.
"E se facciamo una buonissima torta da mangiare dopo?" chiede guardandomi, facendo il labbruccio insieme a Mich.
"Cioccolato?" picchietto il dito sul mento e gli reggo il gioco. Mich batte la mani sulla testa di Mattew e ciò mi fa ridere.
"La zia ride di noi!" Mattew alza la testa per parlare con mio nipote.
"Solletico!" decreta il piccolo gnometto mentre sbatte le mani.
"No! Mattew, no!" scappo dai due bambini che vogliono farmi il solletico. Cerco di chiudermi in camera ma Mattew è più veloce di me e mi ferma.
"Solletico Mich!" si toglie Mitchell dalle spalle e, appoggiandolo sul letto, mi inchioda sul materasso.
"Non ci provate! Non facciamo la torta" li ricatto. Mitchell mi guarda di sbieco ma Mattew incomincia a muovere le sue mani sui miei fianchi e allora lo gnometto lo segue. Mi muovo come un'anguilla tra i due bambini.
"V-vi pre-prego!" cerco di dire mentre rido e mi dimeno. Inavvertitamente colpisco con il gomito l'occhio di Mattew, il quale si accascia sull'altro lato del letto.
"Fuori uno!" urla Mich mentre si ferma. Mi giro verso Mattew e noto che l'occhio si sta arrossando e incarico lo gnometto per prendere un pacchetto di qualcosa che si trova nel gelo al posto del ghiaccio che non ho.
"Scusami, fa tanto male?" chiedo mordendomi il labbro, colpevole.
"No, tranquilla" sorride lasciando che passi l'indice attorno all'occhio. Sussulta non appena tocco la parte esterna e mi ferma la mano. Alza gli occhi su di me e noto che i nostri visi sono estremamente vicini. E tra l'altro sono pure a cavalcioni su di lui!
"Zia Zia, tieni!" Mich corre con il sacchetto di spinaci in mano, impaziente di arrivare da noi e vedere come sta Mattew.
"Matt, mettilo bene sulla faccia. Mamma dice che devi metterlo per almeno venti minuti" dice tutt'un fiato. Il diretto interessato sorride e prende la busta di spinaci, non lasciando però il mio fianco destro.
"Grazie campione" esclama con voce bassa. Posa gli occhi nei miei ed io, sentendomi in imbarazzo, distolgo lo sguardo. La sua mano brucia sul mio fianco e i suoi occhi mi trafiggono ulteriormente.
"È arrivata la zia Violet!" la voce della mia amica irrompe nella casa troppo silenziosa. Mich corre fuori dalla mia stanza e va diretto verso Violet, sono sicura che lo strapazzerà di abbracci.
"P-puoi lasciarmi?" balbetto socchiudendo gli occhi.
"Come?" si siede, arrivando a pochi centimetri da me. Trattengo il fiato e serro le labbra. Un sorriso si dipinge sul suo viso perfetto.
"Togli le mani dal mio fianco" dico digrignando i denti. Lo sta facendo apposta! Al posto che lasciarmi andare, butta la busta di spinaci per terra e ribalta le posizioni.
"Ti do così tanto fastidio?" domanda. Ora è totalmente serio. Le sopracciglia sono dritte come le labbra rosse. Gli occhi miele mi scavano fin dentro le ossa e mille brividi si espandono lungo tutto il corpo.
"Non...è passato tanto da quando..." lascio la frase incompleta lasciandogli intendere che non ho relazione con nessuno da tempo. Spalanca leggermente la bocca e poi mi guarda dolcemente. Sta per dire qualcosa ma la voce di Mich ci richiama sull'attenti.
"Ho un nuovo amico, zia Violet. Si chiama Matt" il diretto interessato prende le distanze da me, sedendosi dall'altra parte del letto.
"Matt?" esclama stupita la mia amica appena lo vede.
"Ciao Violet" Mattew alza una mano, per salutarla.
"Ciao Violet, non dovevi andare fuori con Mike?" chiedo mordicchiandomi un labbro. Lei riduce a due fessure gli occhi e poi mi guarda.
"Si Anna, tu invece perché sei in compagnia di questi due?" scompiglia i capelli al piccolo gnomo.
"Piccoli imprevisti" alzo le spalle.
"Bene, mi cambio e poi vi lascio. Ciao gnometto" saluta Mich e poi guarda attentamente me e Mattew.

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora