Capitolo 13

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9 Settembre.

È da circa un'ora che ci troviamo in questa discoteca nei pressi di Los Angeles. Ed è da un'ora che stiamo aspettando l'amico di John.
"È qui" urla al mio orecchio. Ridacchio per la sua euforia e poi sorrido. Dopo aver inviato la posizione a Mattew non gli ho più fatto sapere nulla. Diciamo che non ci siamo lasciati nei migliori dei modi questo pomeriggio.
"Scusate il ritardo" una voce mascolina che fa risvegliare tutti i miei ormoni arriva alle mie spalle. Mi giro di scatto e quello che mi trovo davanti è un ragazzo biondo, labbra carnose e due occhi ghiaccio che guardano proprio nella mia direzione.
"Leon, finalmente!" John gli va incontro e poi lo abbraccia. "Salve ragazze" saluta me e Violet, intenta a guardarsi intorno.
"Ciao, sono Anna" esclamo portandoli la mano. La stringe e nel mentre incatena i suoi occhi nei miei.
"Io sono Violet" si intromette la mia migliore amica.
"Vieni a ballare, bellezza?" Mike la prende per la mano e la trascina in pista senza lasciarla rispondere.
"Io vado a cercare qualche bella ragazza, a dopo" John ci fa l'occhiolino e se ne va anche lui.
"Beh, rimaniamo noi due" esclama appoggiandosi al piccolo tavolino, arrivando quasi all'altezza del mio viso. Indietreggio leggermente e sorrido.
"Hai voglia di parlarmi un po' di te?" chiede cercando di mettermi a mio agio. Annuisco e incomincio a dirgli del film che stiamo girando, delle amicizie e cose varie.
"Come!?" urla non capendo. Senza secondi fini avvicino la mia bocca al suo orecchio, urlando di nuovo. Una brutta spallata fa indietreggiare Leon.
"Amico, stai attento" ribatte indicandomi.
"Oh ma ciao, Anna!" mi saluta sarcasticamente Mattew. Alzo un sopracciglio e lo fulmino con lo sguardo.
"Ciao Donovand, come mai anche tu qui?" chiedo sbattendo un piede per terra.
"Sai, le discoteche esistono per divertirsi" ghigna mettendo le mani in tasca. Spalanco ma bocca e cerco di non dare di matto.
"Caspita giusto! Andiamo a ballare e divertirci anche noi Leon?" porgo la mano a Leon che, un attimo stordito dal mio cambiamento repentino di umore, l'affera. Osservo con sguardo di sfida Mattew e poi decido di provocarlo, ballando.

🎬

"Per ogni volta che hai deciso di strusciarti contro quel ragazzo, non ti toccherò. Sappilo" sussurra provocatorio Matt. Scuoto la testa mentre continuo a passare le mani sul suo petto privo di maglietta.
"Leon mi ha tirato in pista" sospiro contro il suo collo. Il suo profumo entra nelle mie narici, inebriandomi.
"Per quale assurdo motivo mi hai sfidato?" sibila in corrispondenza del mio orecchio. Scuoto il capo, ormai con la testa da un'altra parte.
"Non lo...so" ansimo dimenandomi tra il suo corpo e la parete fredda di camera mia. Il buio e il silenzio ci circondano.
"Ti saresti fatta baciare da lui?" chiede ancora, passando le mani sui miei fianchi, arrivando alle cosce scoperte dal vestito tirato su.
"No" nego assottigliando gli occhi nel momento in cui avvicina le sue labbra alle mie.
"E allora perchè mi hai provocato per tutta la serata? Perchè mi guardavi con quel sorrisetto che tanto odio mentre gli sbattevi il sedere sul c-" gli tappo la bocca, imbarazzata da quello che stava per dire.
"Non dirlo" gonfio il petto cercando di non fargli notare che sono tutta rossa in viso.
"Vai a cambiarti o giuro che non terrò le mani a posto" lascia i miei fianchi affinchè riesca a toccare con i piedi a terra. Ridacchio e mi chiudo dentro al bagno. Indosso una maglietta di Marcus, mi lavo i denti, tolgo il trucco e poi raggiungo Mattew a letto.
"Togliti questa maglietta, sa di Marcus" sbuffa tirandola giocosamente.
"Scordatelo" sbuffo sedendomi sul letto. Gira il volto verso di me e alza un sopracciglio.
"Togliti questa dannata maglietta" mentre lo dice, sale a cavalcioni su di me e tira su la stoffa.
"Mattew! Togliti!" rido dimenandomi. Adoro vederlo geloso.
"Mi toglierò da te solo quando ti toglierai la maglietta del tuo amico" ghigna passando le mani sulla pancia, coperta dalla maglietta. Scuoto la testa e poi rido.
"Non ho nulla sotto" sussurro osservando la sua reazione. Il suo pomo d'Adamo fa su e giù mentre mi guarda.
"Oh" dice solamente, scostandosi da me. Appena lo fa però sento un vuoto. E' la seconda volta che si tira indietro, gli faccio per caso schifo?! Fanculo!
Mi dirigo in bagno e prendo una mia maglietta, tanto per far contento Donovand.
"Buona notte" dico fredda, coricandomi il più lontano possibile da lui.
"Anna, che c'è?" chiede Mattew senza rispettare la distanza che ho imposto.
"Buona. Notte. Donovand" sibilo stringendo ancora di più le coperte.
"Mi dici che cazzo c'è?!" sbraita sedendosi e perforandomi la schiena con lo sguardo.
"Dormi, non ho voglia di parlare" sbuffo chiudendo gli occhi e ricacciando indietro le lacrime.
"Quando ti sarà passata l'incazzatura, sono di la in salotto" dice prima di chiudersi la porta di camera mia alle spalle.
E come sempre finiamo per litigare e facendo così uno dei due sta male...

🎬

Spalanco gli occhi non appena sento un tonfo provenire da fuori camera mia.
"Merda" il borbottio mi fa calmare, sapendo che l'intruso in casa mia non si è fatto alcun male. Mi alzo e vado da lui, ancora arrabbiata.
"Tutto bene?" sussurro apparendo alle sue spalle. E' steso sul pavimento con il braccio sugli occhi e appena mi sente, si alza.
"Non volevo svegliarti" dice con voce roca. Annuisco e distologo lo sguardo dal suo. Dopo vari secondi di silenzio decido di andare in cucina a bermi un goccio d'acqua e ritornare a dormire.
"Vogliamo continuare con il gioco del silenzio?" sbuffa Mattew seguendomi in camera. Mi giro e lo trafiggo con lo sguardo.
"Vattene, Mattew" sibilo. Ho zero voglia di discutere con lui nel pieno della notte mentre la mia migliore amica dorme nella stanza di fronte.
"Non esco da questa stanza finchè non chiariamo. Andava tutto perfettamente fino a ieri sera. Cosa è cambiato, eh?" si avvicina mentre io faccio un passo indietro.
"Ho detto qualcosa che non dovevo fare?" continua a chiedere. Scuoto la testa e stringo i pugni.
"Ho fatto qualcosa che non dovevo?" domanda. Sussulto e lui si ferma.
"È per questo che non mi parli? È perché ti ho fatto qualcosa?" aggrotta le sopracciglia.
"N-non ho voglia di parlare" mi copro il volto con i capelli arruffati dal sonno.
"Che cosa ho fatto? Parlami Anna o non risolveremo mai questa situazione" sussurra prendendomi il viso tra le mani.
"Mi hai rifiutato. Due volte" dico chiudendo gli occhi, lasciando che la lacrima mi righi la guancia.
"Ti hai...Pensi veramente che io non ti desideri!?" chiede con voce stupita. Muovo la testa prima verso l'alto e poi verso il basso, guardandomi le mani strette tra loro.
"Sbagli Anna. Sbagli a pensarlo perché non sai che fatica io stia facendo per contenermi davanti alla tua bellezza, esteriore ed interiore" scuote la testa mentre si avvicina ulteriormente.
"E allora perché ti sei scansato prima?" chiedo con voce flebile. Mi alza il viso e mi fa incontrare i suoi magnifici occhi color miele.
"Togliti dalla testa tutte le cose brutte che stai pensando" si indica la testa.
"Voglio andare piano. Sei la mia prima relazione seria" ridacchio vedendolo come cerca di farmi capire che sono importante.
"Si, ridi pure delle mie confessioni!" mi pizzica i fianchi per poi lasciarmi un bacio sulla fronte. Lo guardo e mi perdo nelle sue pozze di miele.
"Andiamo a letto?" chiede facendoci dondolare sui talloni. Alzo di scatto il viso. Alla vista della sua faccia, però, rido.
"Shh, Violet dorme!" appoggia un dito sulle mie labbra, arrossendo leggermente sulle gote. Alzo un sopracciglio e poi sorrido.
"Andiamo a dormire" borbotta tirandomi verso la camera.
"E tu saresti quello che vorrebbe andarci piano?" ok, c'ho preso gusto a prendermi gioco di lui. Boccheggia, non sapendo che dire, e poi chiude la porta della mia camera.
"Farò finta di non averti sentito" borbotta sedendosi sulle lenzuola color lavanda del mio letto.
Alzo gli occhi al cielo e poi lo affianco.
"Buona notte Matt" sussurro andando tra le sue grandi braccia.
"Notte Anna" mi lascia un bacio sulla fronte e poi mi stringere.

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora