Capitolo 23

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20 Dicembre.

"Vuoi del vino Anna?" chiede papà con una bottiglia di rosso in mano. Deglutisco e poi nego con la testa.
"É il tuo preferito, amore" esclama mamma. Guardo Matt e poi mi alzo dalla sedia. Forse é il momento di vuotare il sacco.

"Ecco...mhm" gioco con il tovagliolo mentre tutti gli occhi si posano su di me. Matt, vedendomi in difficoltà, si alza e mi stringe la mano.
"Volevamo aspettare che arrivasse tutti per darvi una notizia" appena Matt finisce di parlare mia madre guarda papà e gli porge la mano, come se lui le dovesse dare qualcosa.
"È quello che penso?" mamma sorride, seguita ma Marghe.
"Tra poco piccolo Mich, avrai qualcuno con cui giocare" sorrido. Mamma esulta e papà la segue, dandogli poi una banconota da dieci euro.
"Avete veramente scommesso su questo?" spalanco la bocca e li guardo di sbieco.
"Oh piccola, come sempre avevo ragione e glielo dovevo dimostrare" scuoto la testa e poi rido.
"Quindi avrò un amico?" il visino di Mich appare vicino alle mie ginocchia. Mi piego e poi gli accarezzo il viso.
"Si, tra un po'" sorrido. Lui mi stritola tra le piccole braccia e poi corre da suo padre. Non ho il tempo di guardare la sia espressione perché le braccia di Violet mi coprono la visuale.
"Sono così contenta Anna" dice asciugandosi poi una lacrima. Poi è il turno di Marghe e infine di Marcus.
"E io che pensavo vi sposaste" sussurra al mio orecchio mentre mi abbraccia. Sospiro e poi sorrido.
"Un passo alla volta" esclamo lasciandomi il vestito.
"Lucas, tutto ok?" chiede Matt a mio fratello. Distoglie l'attenzione dai bicchieri davanti a lui e poi posa gli occhi su di me. Si alza e giunge davanti a noi.
"Affido a te la mia sorellina e la creatura che avete concepito, trattali con cura" dice. Mi mordo l'interno guancia, cercando di non piangere.
"Lo farò Lucas" esclama Matt con tono convinto. Stringe la mano che gli porge mentre si parlano solo con lo sguardo.
"Direi di passare al dolce e festeggiare allora!" mamma batte le mani, felice.
Sorrido per le buone reazione e poi mi siedi al tavolo.

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"Ho appena messo Mich a letto. Che ne dici se andiamo anche noi a letto?" chiede con tono dolce il mio ragazzo. Mugolo qualcosa prima che mi prenda in braccio, proprio come ha fatto con mio nipote, è mi porta in camera.
"Vedi di tenere le mani a posta Donovand" esclama Lucas seduto sul divano.
"Ho già dato" esclama scherzando. Gli regalo un bellissimo pugno sulla spalla. Matt mi guarda e poi fa il labbruccio.
"Smettila di fare il bambino" borbotto appoggiando la testa sul suo petto ricoperto da una felpa.
"Mai Anna, mai" sussurra stringendomi. Sale le scale e poco dopo si chiude la porta alle spalle.
"Vuoi andare seriamente a dormire?" chiede lasciandomi un bacio sul collo e poi un altro sulle labbra. Mordo il labbro e poi sospiro.
"Mattew, smettila di provocare" incateno il mio sguardo al suo, analizzando ogni sfumatura dei suoi occhi color miele.
"Cosa vai a pensare Anna, volevo solo vedere un film in tua compagnia" si stringe nelle spalle e poi mi lascia sul materasso. Alzo un sopracciglio e poi sospiro.
"Finiró per diventare matta" sussurro sfiorandomi il ventre.
"Visione più fantastica non la potevo avere" esclama Matt sorridendo. Il suo tono di voce é magnifico, basso e felice.
"Dici che Mich l'ha presa bene, no?" chiedo sedendomi sul letto, comoda.
"Lui si, tuo fratello con quello sguardo che mi ha lanciato direi di no" sospira buttandosi sul letto.
"Lucas sin da quando eravamo piccoli mi ha sempre protetto. Pensa che una volta, quando avevo 13 anni,  avevo portato a casa un ragazzo con cui mi stavo frequentando e Lucas ha ben deciso di spaventarlo" ridacchio ricordando il povero Matteo.
"Che ha fatto?" chiede curioso. Posa la testa sulla mano e mi osserva attentamente.
"Eravamo venuti qui per studiare e-" Matt mi interrompe, alzando un sopracciglio con fare circospetto.
"Studiare? Sono sicuro che voleva fare altro" sbuffa. Alzo gli occhi al cielo e poi continuò con il mio racconto.
"Dicevo...eravamo venuti qui per studiare é Lucas ci seguiva ad ogni passo. Andavamo in cucina e lui veniva in cucina con noi, stessa cosa quando siamo venuti qui in camera. Ha pure dato di matto perché volevo chiudere la porta per avere più tranquillità. Non ti dico la faccia del povero ragazzo" mi stendo e poi giro la faccia verso il mio ragazzo.
"Fortunato te che é cresciuto, se no te lo saresti trovato dentro la doccia mentre facevi i tuoi bisogni" esclamo. Matt fa una smorfia e io rido.
"Cazzo, non posso nemmeno pensarci. Ew,é orrenda come cosa!" sussurra schiacciandosi il cuscino in faccia.
Già, è orrendo!

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora