Capitolo 11

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5 Settembre.

"Eddai, balla con la tua amica super preferita!" esclama Violet. Saltella su sé stessa mentre cerca di tirarmi in pista. Scuoto la testa e rido. Marcus giunge alle mie spalle e stringe in un abbraccio me e Violet.
"Balliamo tutti insieme!" ride Violet avvolgendo le braccia attorno al nostro amico che ci guarda dall'alto.
"Mi state schiacciando, amici!" esclamo cercando di uscire dall'abbraccio. Sguscio fuori e a stento riesco a reggermi in piedi, andando però a sbattere contro qualcuno.
"Riesci a reggerti in piedi o vuoi scappare anche da me?" la voce bassa e roca del ragazzo dietro di me mi fa sobbalzare.
"Perché ti trovo ovunque vada?" chiedo cercando di non fargli vedere che la sua presenza scombussola tutto.
"Per caso non vuoi incontrarmi? Dopo solo un mese di riprese ne hai le scatole piene di me?" chiede Mattew spingendo il suo corpo addosso al mio. Trattengo il fiato quando sfiora il mio collo con il naso.
"N-no" mi chiarisco la gola, girandomi per vederlo in volto.
"Ben per me allora" sussurra appoggiando la fronte sulla mia. Arpiona i miei fianchi con le sue grandi mani. Sento il suo alito caldo scontrarsi con le mie labbra mentre il suo odore entra fin dentro le ossa. Chiudo gli occhi e mi eclisso da tutto quello che si trova intorno a noi. Appena Mattew lascia un piccolo bacio all'angolo della bocca, il desiderio di baciarlo riaffiora e lui non aspetta altro. Fa viaggiare le mani tra la mia faccia e il mio corpo, assaporando le mie labbra. Un ringhio viene rilasciato nell'esatto momento in cui vengo spinta verso di lui probabilmente da qualcuno di ubriaco che non riesce a reggersi in piedi.
"Anna..." respira affannato. Apro gli occhi al suono del mio nome è vedo che la fronte è aggrottata e gli occhi sono chiusi.
"Mhm?" borbotto ristabilendo inadeguata distanza tra i nostri corpi.
"Eccoti Matt, ti ho cercato ovunque" una ragazza bionda giunge al fianco di Mattew. Noto che c'è molta confidenza tra i due dato che lei gli ha avvolto il braccio attorno al fianco èe lui non ha obiettato.
"Anna, vieni a ballare e smettila di stare ferma. Divertiti!" la mia amica viene a salvarmi da questa situazione. Devo ricordarmi di ri graziarla.
"Ti prego Anna, aiutami" esclama Marcus, arpionandomi il polso destro e tirandomi da lui. Non ho nemmeno il tempo di guardare per un'ultima volta verso la bionda e il moro che sparisco nella folla.
Alle prime luci dell'alba però ho la fortuna o sfortuna di cogliere i due soggetti l'uno affianco all'altro. Mattew é seduto e tra le sue gambe si trova la ragazza bionda. Lei gioca con i capelli del moro mentre quest'ultimo ogni tanto le lascia un bacio sulla fronte. A questa scena il mio cuore si spezza ancora un po' di più.
La mia cara e ubriachissima amica Violet però fa l'unica cosa che non deve fare ovvero catturare la sua attenzione.
Il volto di Mattew da felice si trasforma in preoccupato. Indietreggio fino a cadere con il sedere sulla sabbia fredda.
"Ci sei Anna?" chiede il mio amico mentre sorregge Violet. Annuisco ancora con la mente sconnessa.
"Tutto ok?" l'unica voce che vorrei non sentore al momento è quella che giunge alle mie orecchie.
"Tutto benissimo" sussurro senza nemmeno guardarlo. Mi alzo e mi allontano da lui.
"E ora che ho fatto?" chiede spazientito. Il sangue ribolle nelle vene e decido di non pormi filtri.
"Dannazione Mattew, che cavolo stiamo facendo? Prima ci baciamo e-e poi ti trovo con quella bellissima ragazza! Non sono io a decidere e dire al mio cuore chi mi deve piacere ma non ce la faccio più" appena mi accorgo di quello che ho detto, mi copro là bocca con le mani. Faccio di tutto per non incontrare i suoi occhi, tant'è che gli do le spalle e decido di scappare.
Recupero il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e scrivo a Marcus che sono al parcheggio.
"Anna, che succede?" il mio amico arriva alle mie spalle. Scuoto la testa e lo aiuto a mettere Violet in macchina. Saliamo e partiamo.
"Ho confessato a Mattew che provo qualcosa per lui" sputo il rospo appena arrivati a casa mia. Si gira di scatto.
"Che hai fatto?" Inter iene la mia amica ubriaca.
"Niente Violet, niente. Andiamo a letto, che ne dici?" chiedo accarezzandole i capelli lisci. Lei annuisce e poco dopo arriviamo in camera sua.
"Marcus rimane con noi, vero?!"chiede Violet con voce impastata. Guardo il mio amico, il quale annuisce.
"Prendo i vestiti, mi cambio e arrivo" sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Anna, mi aiuti? Non riesco a togliermi la spallina" ride Violet. Scuoto la testa e la aiuto ad indossare il pigiama.
"Se c'è qualche problema chiamami immediatamente. So che Marcus starà qui con te ma chiama comunque" le rimbocco le coperte.
"Mi raccomando, chiamami" sussurro appena Marcus rientra in camera di Violet. Mi da la buonanotte e poi esco. Prendo un grande respiro e mi ridesto. Il bussare alla porta mi spaventa, facendomi aumentare i battiti del cuore. Guardo dallo spioncino e vedo che Mattew è aldilà della porta. Non posso aprire, non posso!
"So che sei dietro la porta. Aprimi Anna" la sua voce appare decisa.
"Tutto ok Anna?" Marcus appare dietro di me, con sguardo indagatore.
"Anna, voglio parlarti. Aprimi per l'amor del cielo" sbatte i pugni contro la porta.
"Donovand?" chiede stupito il mio migliore amico.
"E' qui fuori e non so che fare" mi metto le mani nei capelli, sto dando di matto!
"Anna? Chi c'è lì con te?" la voce preoccupata di Mattew fa sorridere Marcus.
"Non ci provare! Marcus, no!" cerco di fermarlo ma, essendo più forte di me, apre la porta e si mette davanti a me.
"E tu saresti?" chiede il mio migliore amico sapendo benissimo che il ragazzo davanti a lui è Mattew Donovand.
"Un amico di Anna. Le devo parlare" esclama con voce bassa, trafiggendomi con gli occhi. Abbasso lo sguardo notando che ha i pugni stretti lungo i fianchi, avvolti da dei jeans chiari.
"Dipende se lei lo vuole fare" dice Marcus. Scuoto la testa e lo fermo.
"E' tutto ok Marcus. Notte" avvolgo le braccia attorno al suo collo e gli lascio un bacio sulla guancia.
"Notte piccola" mi bacia la fronte e, dopo aver guardato attentamente Mattew, se ne va.
"Lui chi è?" indica con il mento Marcus, intento a rifugiarsi nella camera di Violet.
"Lui-lui è un mio amico" balbetto osservandomi i piedi scalzi.
"Devo parlarti, ora" impone. Scuoto la testa e alzo il mento.
"Non abbiamo nulla da dirci" indietreggio fino a sbattere contro lo stipite della porta.
"Non scappi, non questa volta!" afferra la mia mano e mi porta oltre la porta. Appoggio le mani sul petto e respiro il suo profumo.
"Ti ho visto. In spiaggia intendo" lo guardo fissa negli occhi color miele, cercando di trovare un minimo di pentimento.
"Non è successo assolutamente nulla con quella ragazza. Non potrebbe nemmeno. E' mia cugina Cristal" alzo di scatto la testa, sorpresa dalla sua confessione.
"E' la cosa più simile ad una sorella, è arrivata proprio oggi dopo che è stata per due mesi in Inghilterra" mentre mi dice queste cose mi accarezza dolcemente i capelli, tenendomi vicino a lui.
"Ok" sussurro mordendomi il labbro, non sapendo che dire.
"Mi ha spronato lei a venire qui" mi prende il viso tra le mani, avvicinandomi a lui.
"Bhe, grazie Cristal" sussurro cercando di non dare a vedere la mia tranquillità nel sapere che Cristal non è una conquista.
"Ora che abbiamo risolto la situazione, posso baciarti?" faccio finta di pensarci su, ondeggiando la testa da destra asinistra.
"Non lo so...forse dovremmo andarci piano" ridacchio, incrociando le braccia attorno al collo.
"Si, forse" sussurra avvicinando le nostre labbra. Le fa sfiorare tra loro, provoncandomi.
"Smettila" dico avvicinandomi a lui. Rilascia una piccola risata e io mi imprimo nella mente questo momento. I suoi capelli mezzi scompigliati, gli occhi chiusi, un sorriso da urlo e le guance rosse per il caldo serale.
"Che c'è?" chiede guardandomi con quegli occhi color miele.
"Nulla" sorrido appoggiando la testa sul suo petto. Il suo cuore batte a mille facendo a gara con il mio.
"Che ne dici se rimani a dormire?" sussurro staccandomi, prendendo aria.
"Eri forse tu ad aver detto di andarci piano? Non ricordo, sai!?" esclama ironico mentre mi pizzica i fianchi. Metto il broncio e mi allontano.
"Eddai, vieni qui!" ride prendendomi per mano e facendomi scontrare contro il suo petto coperto da una misera maglietta bianca.
"Vattene a dormire a casa tua. Vai" lo spingo giocosamente. Ovviamente però ha più forza lui e finiamo troppo vicini, appiccicati alla porta di casa.
"Sto qui con te, sei più contenta?" chiede posando lo sguardo sull mie labbra. Vuole la guerra? E guerra sia!
"Mhm magari posso chiamare qualche mio amico che mi farà compagnia molto volentieri" dico sorridendo. Mattew aggrotta le sopracciglia e sbuffa.
"Non chiami proprio nessuno" sibila prendendomi per le mani e tirandomi dentro casa. Chiude a chiave la porta e poi, come se fosse casa sua, va con nonchalance in camera mia.
"Sei per caso ge-" con un gesto felino mi copre la bocca con la sua, calda e morbida.
"Non sono un bel niente. Ricordalo Anna" ansima affannato sulle mie labbra. Ancora in trance lo guardo e mi chiedo con quale assurdo autocontrollo io ho potuto vivere al suo fianco per un mese intero senza mai saltargli addosso.
"Mhm...Andiamo a letto?" balbetto non sapendo che fare.
"E ci risiamo. Dobbiamo andarci piano, no?" si burla di me lo stronzo!
"Io non intendevo in quel senso! Insomma dicevo-" e per la seconda volta mi interrompe.
"Andiamo a letto, a dormire" specifica passando il dorso della mano sulla guancia sinistra. Mi mordo il labbro e annuisco, coriandomi sotto le coperte.
"Che stai facendo?!" avvampo vedendo che si sta slacciando la cerniera dei pantaloni.
"Mi svesto, mica dormo così!" si indica. Scuoto la testa e poi la infilo sotto il cuscino.
"Muoviti a cambiarti" borbotto.
Pochi secondi dopo siamo entrambi sotto le coperte, io intenta a non toccare un minimo la sua pelle e lui a rendermi difficile il mio obiettivo.
"Smettila di allontanarti, cadrai a terra se farai un minimo movimento" mi ammonisce Mattew. Riempio le guance di aria e poi mi arrendo, avvicinandomi a lui. Avvolge le braccia attorno alle mie spalle e mi spiaccica il viso sul suo petto.
"Anche meno Matt, anche meno" borbotto sentendomi arrossire.
"Come mi hai chiamato?" sento che sta sorridendo ma non accenno minimamente a guardarlo. Il soprannome mi é scappato, mi é venuto spontaneo chiamarlo così.
"Matt, ti ho chiamato Matt" sussurro creando cerchi sul suo petto.
"Detto da te mi piace, e anche molto" mi pizzica un fianco, facendomi sobbalzare per la sorpresa. Tiro un urlo, spaventando pure me stessa. La risata di Mattew si espande per tutto l'abitacolo e, inaspettatamente, gli tappo la bocca per la paura che i miei amici ci sentano.
Socchiude gli occhi e stringe i miei fianchi.
"Smettila di fare baccano, non voglio che Marcus e Violet si facciano idee sbagliate" esclamo puntandogli il dito contro.
"Se solo entrassero e ti trovassero così, vorrei ben vedere che gli racconteresti" ridacchia indicandomi. In effetti la situazione potrebbe essere equivoca, anzi, lo è. Mi tolgo immediatamente dalle sue gambe e sbuffo, imbarazzata.
"A proposito di Marcus, vi conoscete da tanto?" chiede tentennando all'inizio della frase. Annuisco e sorrido.
"Da quando mi sono traferita qui in America, circa da quando avevo 14 anni" sorrido al ricordo di una me totalmente spaesata e di un Marcus, paladino dell'amicizia.
"Mhm" mugola appoggiando la guancia sul materasso e guardandomi.
"Che c'è?" chiedo sorridendo del suo viso da bambino. Gli occhi miele mi scrutano mentre i muscoli delle braccia sono contratte.
"Nulla, sei felice" esclama. Faccio spallucce e poi parlo.
"Violet e Marcus sono i miei migliori amici e ringrazio il cielo di averli conosciuti. Ho un legame quasi fraterno con loro" confesso stendendomi al suo fianco.
"È bello" annuisce. Accarezza la mia guancia è poi mi sorride.
"È bellissimo" ammetto.
"Già" dico prima di sbadigliare sonoramente.
"Forse è meglio che andiamo a letto, si saranno fatte le due" sussurra chiudendo gli occhi e nascondendo il viso nell'incavo del mio collo. Annuisco anche se non mi può vedere e poi chiudo anche io gli occhi, cadendo in un sonno profondo e immergendomi nel profumo del ragazzo al mio fianco.

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora