Capitolo 12

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-In ginocchio !-

Annuisco e mi inginocchio davanti a Remiel, mi hanno fatto mutare nella mia forma angelica, e il flagello è già pronto dietro la mia schiena per strapparmi le ali, so che anche Alec soffrirà con me e questo mi dispiace da morire.

-Adesso flagello prendi ciò che tu più brami...le sue ali !-

La bestia si scaglia sulla mia schiena, comincia a lacerare la mia pelle strappando le mie piume candide e bianche, il dolore è atroce per questo comincio ad urlare a squarcia gola, ma quando proprio arrivo al culmine di dolore urlo il nome dell'unica persona che in questo momento vorrei al mio fianco.

-"ALEC !"-

ALEXANDER PV

Mentre riprendiamo a respirare normalmente un dolore lancinante alla schiena mi porta ad urlare e cadere per terra.

- Alec !-

"Sente il suo dolore ! Le stanno strappando le ali !"

Sento come se qualcosa mi lacerasse la pelle, ma in realtà non è così, povera Flam, sentirà questo dolore moltiplicato per 100, vorrei esserle vicino e urlo il suo nome nel momento in cui il dolore sembra essere insopportabile come se volessi raggiungerla.

-"FLAAAM !"-

FLAMINIA PV

Mi brucia la gola per quanto urlo, il flagello non si ferma nemmeno un attimo, fino a quando finalmente non finisce, sospiro di sollievo e mi corico per terra in posizione fetale, ma nel frattempo piango a dirotto, per il dolore e per ciò che ho perso.

Elemiah:- sei stata spogliata del tuo diritto angelico, adesso sei libera !

Aprono un portale sotto al mio corpo, vi cado dentro e subito dopo mi ritrovo sul pavimento della mia stanza.
Tento di alzarmi, ma la schiena fa talmente male che un urlo mi scappa involontariamente, alla fine con un po' di sforzo mi alzo e mi metto sul letto, prendo il mio stilo dal comodino e potenzio la mia runa di guarigione.
La porta della camera si apre e rivela le figure dei miei amici e di Isotta.

- Oh mio dio, Flam !-

Il ragazzo corre subito da me, si inginocchia per guardarmi negli occhi e non appena entrano in contatto con i suoi ricomincio a piangere a dirotto.

-Jace, va a chiamare il guaritore, corri !-

-"N-no !"-

-In pasto ai demoni i tuoi no, va a chiamare il guaritore Jace, adesso !-

Lui annuisce e corre via, Isotta si avvicina e si siede accanto a me, guardo Alec negli occhi e stringo la sua mano lasciando cadere ancora una lacrima.

-"M-m-mi dispiace...che t-tu abbia..."-

-Sshh non ti sforzare, non fa niente !-

-Continua a perdere sangue, sta guarendo molto lentamente !-

Jace torna con il guaritore, mi visita e mi medica le ferite alla schiena e dopo aver detto che devo stare a riposo lascia la mia stanza, è stato molto veloce non c'è che dire.
Il telefono dei ragazzi suona, noto subito il suono, devono andare in missione, ci sarà qualche demone che scorrazza libero fra le strade della città e io porto lo sguardo sul biondo.

-"Dovete andare !"-

-Non se ne parla proprio, vado a preparare la squadra e trono !-

Alexander annuisce in risposta al biondo, noto solo ora che Isotta mi accarezza la mano in modo tenero e consolatorio, la guardo negli occhi e faccio un piccolo sorriso forzato, appena lo nota si alza e ferma Jace.

"Vado io, tu resta pure con lei !"

-Perché invece non rimani tu !-

"io...io...vado !"

Lo oltrepassa ed esce dalla mia stanza, Jace scuote la testa prendendo poi il suo posto sul letto accanto a me e mi accarezza i capelli come un fratello maggiore farebbe.
Sotto le loro carezze mi addormento entrando nel mondo dei sogni dove nessun dolore mi tocca.
...
Della luce punta dritta sui miei occhi e mi desta dal sonno, li apro e vedo che sono i raggi del sole che filtrano dalla finestra.
Guardo sulla poltrona e c'è il mio migliore amico che sicuramente non ha voluto lasciare la stanza e me, accanto al letto che legge seduto per terra con la schiena poggiata al comodino c'è Alec, appena si sente osservato alza lo sguardo e mi sorride dolce.

- Ehi, ben svegliata, come ti senti ? ti va di fare una passeggiata ?-

-"No, perora non voglio uscire dalla camera !"-

Molto lentamente mi metto seduta sul materasso, tento di alzarmi e Alexander subito mi aiuta, poi piano piano cammino verso la poltrona accanto all'armadio, prendo la vestaglia poggiata sul suo schienale e la indosso, Jace si sveglia e appena mi vede si alza e viene da me.

-Come ti senti ?-

-"Come se fossi stata depredata della mia stessa identità!"-

Lo sorpasso e vado a sedermi davanti alla finestra osservando il mondo esterno che mi avvolge e che adesso fa tanto paura, come si vive da completo essere mortale, non ho nemmeno un cognome, mi sento estranea a tutto ciò.
Loro si avvicinano a me, si inginocchiano e mi guardano negli occhi.

-Aver perso il tuo diritto angelico non ti rende priva della tua identità !-

-Ti rende solamente libera di vivere la vita che volevi, piena di sentimenti e persone da amare !-

-Tu rimani e sarai sempre la nostra Flaminia senza differenze !-

-"Come posso essere Flaminia se sono sempre e solo stata Soraya !"-

-Scopri allora chi tu sei veramente !-

-Sono sicuro che la tua identità non sarà mutata solo perché hai perso le tue ali, sappiamo che per te erano molto importanti, ma lascia andare il passato !-

Guardo i loro occhi che cercano di convincermi e io mi lascio convincere, so che in fondo hanno ragione, adesso devo conoscere me stessa e lasciarmi indietro il passato.
Qualcuno entra nella stanza, guardo ed è Isotta, che mi guarda fisso negli occhi ignorando completamente chi ci circonda, come se improvvisamente tutto si azzerasse.

-Vi lasciamo un momento da sole !-

Si alzano e li sorpassano uscendo dalla camera e lasciandoci soli, lei si avvicina quasi esitante, io mi riprendo dal mio stato sognante e finalmente spiaccico qualche parola.

-"Sei andata via !"-

"..."

-"Perché lo hai fatto ?"-

"..."

-"Non vuoi parlare ? Bene, allora parlo io perche sono veramente stanca di questa situazione !"-

Mi alzo e mi avvicino a lei guardandola intensamente negli occhi come se volessi fargli sentire il modo in cui mi sento.

-"Sono stanca di litigare e attraversare questi inutili alti e bassi, sono stanca di evitarti perché mi fa male e sono stanca dei tuoi continui cambiamenti di comportamento, sei confusa e nemmeno te ne accorgi, sembri una bambina impaurita che scappa da ciò che gli fa paura e non ti lasci avvicinare nemmeno per sogno, rimani sempre distante e fredda e attacchi le persone pur di sentirti meglio con te stessa..."-

"Io..."

-"No! Prima non hai voluto parlare perciò non lo farai nemmeno adesso, ascolterai ciò che ho da dirti, non sono arrabbiata con te, non posso esserlo, non ci riesco perché mi sto innamorando di te e lo hanno capito tutti al centro...tutti tranne te a quanto pare ! Quindi prenditi del tempo per te, per capire ciò che vuoi fare, ma durante questo periodo non cercarmi perche vedere fuggire il tuo sguardo dal mio, mi fa soffrire più di ogni altra cosa !"-

La sorpasso definitivamente lasciandola scioccata e mi vado a coricare, adesso ha lei in mano tutte le carte, deve decidere cosa vuole veramente.

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora