Capitolo 23

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Oggi sembra una giornata troppo tranquilla, sto finendo di sistemare la mia stanza da letto e ancora non è successa nessuna catastrofe, forse oggi riesco a passare la giornata in sala addestramento a scaricare la rabbia.
Bussano alla porta alzo gli occhi al cielo e lascio andare il cuscino fra le mie mani, cosa stavo dicendo? Giornata tranquilla?

-"Avanti"-

Mi giro mentre la porta si apre e spunta il mio migliore amico con la sua testa piena di capelli biondi.

-"Ehi"-

-Ehi, è tornato Alec Dalla ronda notturna, dice di avere notizie sullo psicopatico dei mutanti-

Scatto su afferro la mia fondina dal comodino e corro fuori tirandomi anche Jace per la maglia, corriamo fino alla sala informazioni, appena vedo il mio parabatai vado subito da lui.

-"Alec tutto bene?"-

-Sta tranquilla parabatai è tutto a posto-

-"Per fortuna, allora dicci le novità"-

Ride del mio entusiasmo per le nuove novità e mi scompiglia i capelli, la calma mi piace tanto ma anche andare per le strade, combattere i demoni e difendere l'umanità.

-ok, ho avuto a che fare con dei mutanti e si trovavano in un cimitero proprio come la prima volta, secondo me è una sua firma, quindi dobbiamo preparare una squadra e andare-

Salto sul posto battendo le mani e attirando gli sguardi di tutti ma me ne frego altamente, sorrido ad Alec ma il mio sguardo viene attirato dalla sorella che si sta unendo al gruppo, la guardo intensamente ma lei ha un espressione fredda e distaccata e non accenna nemmeno al voler scambiare uno sguardo con me.

-Ehi Flami-

Mi giro di scatto verso Alec come se mi fossi appena ripresa da uno stato di trance, scuoto la testa sbattendo le palpebre e gli sorrido.

-"Che stiamo aspettando? Andiamo a prepararci!"-

Volto le spalle senza dare retta a nessuno e vado in armeria, prendo tutte le armi necessarie per combattere i mutanti e mi affretto ad andare all'entrata del centro dove Alec e Jace sono già lì ad aspettarmi.

-Pronta rossa?-

Annuisco con un cenno del capo appena accennato ed usciamo dal centro, andiamo subito al cimitero dove Alec ha affrontato i mutanti.
Ci addentriamo nel centro del cimitero e cominciamo ad ispezionare il luogo attentamente in cerca di tracce ma niente non riusciamo a vedere niente.
Mi fermo e sospiro frustrata, prendo il mio stilo dalla tasca lo guardo e lo rigiro fra le mani mentre i ragazzi si avvicinano.

-Ehi Flami che succede?-

-"È arrivato il momento di inventare una runa! Nel frattempo Alec chiama Magnus e digli che abbiamo bisogno di lui"-

-Va bene-

Afferro il braccio di Jace e porto la punta del mio stilo sulla pelle, chiudo gli occhi e mi lascio andare al mio istinto, comincio a disegnare sulla mia pelle e il bruciore sta ad indicare che sto creando una runa, è un bruciore intenso che non provavo da molto tempo e una lacrima scivola sul mio volto, quando l'istinto mi dice basta alzo lo stilo e lascio andare un sospiro di sollievo ma anche di felicità il mio dono è rimasto, mi scorre nel sangue.
Apro gli occhi e subito sento un sovraccarico sensoriale, mi sento confusa e la testa gira come una trottola, mi aggrappo a Jace per sorreggermi e faccio un respiro profondo raccogliendo concentrazione.
Abbasso lo sguardo sul mio petto dove c'è la ustione della runa sorrido e mi scende una lacrima sulla guancia e guardo Jace con un sorriso di felicità, lui ricambia, mi abbraccia e lascia un bacio sui miei capelli.

-"Avanti disegnatela anche tu serve per avere una vista più accurata, per individuare tracce"-

Lui annuisce prende il suo stilo e si disegna la runa sul braccio, arriva anche Alec e gli mostro la runa da disegnarsi.

-Magnus sta arrivando-

-"Bene"-

Appena finiamo ci avviamo dentro una grande cappella, li seduti ad aspettarci ci sono come minimo dieci mutanti, subito alziamo le armi in posizione di difesa.
All'improvviso sentiamo una risata diabolica e un ragazzo spunta infondo alla stanza, ha uno sguardo da brividi ma nessuno si scompone.

-Siete davvero davvero splendidi ma...vediamo se riuscite a sopravvivere-

Un battito di mani e tutti i mutanti si avventano su di noi ma io mi focalizzo su di lui perché è proprio a lui che voglio arrivare.
Un mutante mi si scaraventa addosso, gli do un calcio dietro le ginocchia, cade a terra metto i pugnali a forbice attorno al suo collo e taglio di netto la testa, guardo dritto lui e faccio un piccolo ghigno.
Taglio la testa a tutti i mutanti che mi vengono addosso, corro da lui che estrae una spada antiquata e cominciamo a combattere, ad un certo punto gli faccio un taglio sul braccio e la spada gli cade di mano, gli do un calcio allo stomaco facendolo arrivare con la schiena contro il muro gli punto entrambe le punte dei miei pugnali proprio sulle carotidi.
Sento un gemito di sforzo dalla voce di Alec, prendo la testa dal Nefilim psicopatico e la sbatto con tutta la forza che possiedo contro una statua di marmo vicino a noi.
Mi volto in un secondo e saltando verso i ragazzi lancio i mie pugnali dritti nelle teste dei due ultimi mutanti, atterro proprio davanti ai ragazzi e sorridendo gli porgo le mani loro le afferrano e si alzano mentre in cappella entra Magnus.

-State tutti bene?-

-"Si Magnus stiamo bene e grazie per essere venuto"-

-Non c'è di che biscottino, dimmi pure cosa ti occorre-

-"Un portale per le celle del centro"-

Annuisce e sorride, schiocca le dita e poi le muove in cerchio nella sua nube dorata di magia, il portale si apre e noi prendiamo il Nefilim e lo attraversiamo tutti spuntando proprio all'interno delle celle del CRN e lego il Nefilim in modo che non possa più muoversi.
Quando mi giro vedo Magnus e Alec messi in un angolo a parlare, porto una mano sul petto sentendo la felicità del mio parabatai e sorrido.
Mi avvicino a Jace e lo guardo sería negli occhi, lui incrocia il mio sguardo e corruccia la fronte.

-Che c'è?-

-"Izzy era strana mi sai dire cosa le succede?"-

-Posso solo dire che la sento molto confusa e...mi dispiace dirtelo ma...penso che ti stia evitando-

Mi si crea un nodo in gola e tento più volte di mandarlo giù fino a quando non ci riesco, annuisco al mio migliore amico e gli faccio un sorriso di gratitudine.
Il Nefilim alle mie spalle si sveglia gli butto un occhio e sorrido, è arrivato il mio momento preferito: l'interrogatorio.

-A proposito vado a vedere come sta, ti lascio al tuo divertimento-

Gli sorrido e lo guardo mentre se ne va insieme ad Alec e Magnus, mi giro verso il Nefilim e lo osservo appoggiandomi al vetro.

-Sei davvero affascinante-

-"Va bene...cominciamo dalle cose semplici...come ti chiami?"-

-Jonathan-

-"Ok e perché hai cominciato a marchiare i terreni?"-

-Sono degli ottimi cani da guardia-

Mi avvicino a lui, arrivo ad un palmo dal suo viso e lo guardo dritto negli occhi, faccio un sorriso sghembo e mi avvicino ancora di più.

-"Lo leggo nei tuoi occhi che c'è qualcos'altro sotto e sta pur certo che ti farò sputare tutta la verità"-

Gli volto le spalle e comincio ad andare verso la porta della cella, non appena arrivata sbatto tre volte e aspetto che la guardia apra.

-"Ci vediamo domani...tanto tu di sicuro non vai da nessuna parte legato come sei"-

La porta si apre ed io esco, salgo al piano di sopra e mentre cammino per i corridoi vedo Magnus e Alec appartati in un angolo sorrido e cambio direzione per non disturbarli, mentre cammino Izzy mi passa accanto e inalo il suo profumo di scatto, ha un profumo magnifico come di fiori selvatici e mille brividi percorrono la mia pelle come se mi avesse toccata.

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora