Capitolo 19

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Questa mattina non mi sento in forma, la schiena guarisce molto lentamente, certo adesso sono rimasti solo le ferite più profonde, ma fanno davvero male.
Esco dalla mia stanza e mi dirigo in mensa, voglio mangiare per distrarmi dal dolore e inoltre fra un po' morirò dalla fame se non mangio subito.
Prendo un piatto e vi metto tutto quello di cui questa mattina ho voglia senza badare agli sguardi scioccato dalla quantità di cibo nel piatto.
Vado al nostro solito tavolo e mi siedo accanto a Jace, appoggio la schiena allo schienale, ma subito dopo sussulto e stringo i denti per il dolore.

- ti fa male la schiena ?-

Non riesco a spiccicare parola perché al tavolo si siede Alec con un sorriso a che parte da un orecchio e finisce all'altro, i suoi occhi brillano di felicità.

- ehi ehi, stai tornando adesso ?-

- proprio così !-

- che cosa avete fatto tutta la notte !-

- niente di sconcio fratello rassegnati ! Abbiamo solo parlato, a lungo e di tutto ciò che ci passava per la testa ! Senza freni, ci siamo semplicemente lasciati andare e immersi nella discussione !

-"Ti sento molto felice !"-

Lui mi guarda e sorride ancora più gioioso, mi piace vederlo così felice.

- perché lo sono, mi sento davvero davvero davvero felice, come non mi sono mai sentito prima d'ora !-

-"Sono contenta per te !"-

Il mio occhio cade su Isotta che guarda il suo piatto a testa china e con la bocca chiusa, sembra abbastanza a pezzi, ma non si lascia avvicinare da nessuno e non parla con nessuno, secondo me non si è nemmeno accorta che Alexander si è appena seduto qui con noi.
Vorrei davvero trovare anche io la felicità che ha trovato Alec, ma per me sembra quasi una cosa impossibile.

- ma tu che cosa hai ?-

-"Io ? Niente, solo dolore alle ferite di nuovo, sembrava essere passato e invece le ferite più profonde sono ancora qui a tormentarmi !"-

Il suo sguardo e il suo sorriso diventano un po' tristi.

- sai a volte non posso fare a meno di sentirmi in colpa !-

-"In colpa per cosa ?"-

Lo guardo, ma improvvisamente sembra non reggere il mio sguardo e abbassa la testa, volto lo sguardo anche su Isotta che tiene gli occhi puntati sul tavolino stando attenta a non incrociarli mai con i miei e infine guardo il mio migliore amico, non mi guarda come se temesse qualcosa, vedo nel suo viso il senso di colpa ma non capisco di cosa derivi.

-"Ehi ragazzi, che succede ?"-

Nessuno parla finché Alexander non prende parola.

- hai perso il tuo diritto angelico per causa nostra !-

Rimango spiazzata da questa affermazione.

-"Cosa ? No ! "-

"ah sì davvero ? Non avresti mai rinunciato al tuo diritto Angelico se noi non fossimo stati in punto di morte, sei stata costretta dall'istinto di non avere tre morti sulla coscienza !"

Nella sua voce c'è un tono di amarezza che mi colpisce dritto al petto, nessuno la contraddice quindi la pensano come lei.
Pensano davvero che sia stato solo un problema di coscienza ?

-"Dopo tutto ciò che..."-

Non riesco nemmeno a finire di parlare perché un nodo sale in gola, mi lazo dal tavolo e corro via dalla mensa.
Mi fermo solo quando arrivo in terrazza, respiro l'aria fresca e mi siedo per terra con la schiena contro il muretto.
Resto immobile con gli occhi chiusi per non so nemmeno io quanto tempo, non li apro nemmeno quando intorno a me avverto la loro presenza.

- sei arrabbiata perché abbiamo preso il discorso ?-

Mi alzo lentamente e li guardo negli uno ad uno.

-"Si sono arrabbiata ! Ma non Per il discorso ! Sono arrabbiata perché credete che io abbia fatto tutto per non avere problemi di coscienza !"-

- non è così ?-

-" Io nemmeno l'avevo la coscienza prima di conoscere voi ! Non avrei mai rinunciato al mio diritto angelico, sarei anche morta pur di non farlo tutto ciò però prima di voi ! Jace pensi che sia diventata tua amica solo per non sentirmi sola ? E tu Alec credi che io sia diventata tua parabatai così solo per divertimento ?"-

Faccio un respiro profondo per riprendere il controllo di me e per calmarmi.

-"Non avete motivo di sentirvi in colpa ! Mi fa male pensare a ciò che ho rinunciato perché ha sempre fatto parte di me, ora però sto cominciando finalmente a conoscere la vera me stessa e quindi non mi pento di niente ! Ho rinunciato al diritto angelico perché stavate per morire e non volevo perdervi perché mi ero già affezionata a voi ma non vi ho mai dato la colpa e non mi sono mai sentita di cio che ho fatto ! Siete le persone a cui tengo più di tutti !"-

Alec con le lacrime agli occhi mi viene ad abbracciare e subito dopo di lui si aggiunge Jace mentre invece Isotta mi guarda come se fosse stata colpita dalle mie parole.

- mi dispiace !-

Mi sussurra queste parole all'orecchio e lo stringo nell'abbraccio ancora  di più.
Quando interrompiamo il contatto ci sediamo per terra e loro mi guardano impazienti.

- non ci hai mai detto cosa comporta la rinuncia del diritto angelico in sostanza !-

-"Bhe, non volevo pensarci, perché ho paura di aver perso il mio talento ! Non so tutte le conseguenze che comporta ma rinunciando al diritto angelico ho rinunciato anche alle mie ali come conferma la mia schiena !"-

- a proposito la faremo controllare più spesso, potrebbe esserci un inizio di infezione con tutti i demoni che affrontiamo !-

Gli sorrido dolce e gli prendo la mano.

-"Tranquillo passerà prima o poi, comunque ho rinunciato anche al mio marchio ovvero i miei occhi scintillanti..."-

Mi blocco dal raccontare perché sento la voce bassa di Isotta sussurrare.

"i tuoi occhi brillano lo stesso !"

Il mio cuore perde un battito e nel mio stomaco sembra risvegliarsi uno zoo che si estingue quando lei mi guarda con aria truce accorgendosi che l'ho sentito, gira i tacchi e va via.
Scuoto la testa per riprendermi e sorrido ai ragazzi riprendendo il discorso senza fare caso alla fitta che sento nel petto.

-"poi al mio nome angelico, non potrò mai più farmi chiamare Soraya o farmi chiamare anche solo angelo !"-

Alexander mette una mano sulla mia e me la accarezza come un fratello maggiore.

- il nome Flaminia ti si addice di più ed è molto più elegante e bello, non fartene un problema !-

- vuoi provare ad inventare una runa per vedere se hai perso il tuo talento ?-

Scuoto la testa per risposta alla domanda di Jace.

-"Ho troppa paura, voglio aspettare ancora un po' ma non voglio mai più sentire che vi sentite in colpa o che pensate che abbia problemi di coscienza chiaro !?"-

Loro acconsentono ridendo e io mi unisco alla loro risata gioiosa, questi ragazzi sono la mia famiglia, fanno parte di me non potrei mai stare senza di loro e non mi pento di aver rinunciato al mio diritto, ho solo bisogno un po' di tempo per conoscermi senza di esso.

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora