Capitolo 37

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Siamo pronti, ormai abbiamo pianificato tutto nei minimi dettagli, siamo armati fino ai denti come si suol dire, siamo appena arrivati nell'appartamento di Magnus perché è qui che apriremo il portale, prendo per mano Isotta e lei si gira a guardarmi è preoccupata e nervosa, lo posso leggere nei suoi occhi, le prendo il volto fra le mani, le sorrido dolcemente e poi poso le mie labbra sulle sue dandole un casto e dolce bacio.
Quando mi stacco dalle sue labbra poso la fronte contro la sua e sospiro guardandola negli occhi e accarezzando le sue guance lentamente con il pollice.

-"Amore andrà tutto bene vedrai e io ti starò accanto in ogni secondo non ti lascerò da sola!"-

"Mi sento meglio adesso"

Annuisco e le poso un bacio sulla fronte, faccio un cenno allo stregone che ricambia e poi si gira cominciando a praticare la sua magia per aprire il portale che ci condurrà nella dimensione parallela, quando il vortice dorato spunta facciamo tutti un sospiro e ci addentriamo in esso tenendoci per mano.
Quando usciamo fuori dal vortice ci troviamo in mezzo alla neve, tendo la mano e lascio che sul palmo cadano dei fiocchi di neve, sorrido per la frescura che mi procurano sulla mano, il cielo è scuro e alle nostre spalle c'è solo un'immensa foresta buia che fa venire i brividi mentre di fronte a noi invece c'è un palazzo in pietra e il suo stile architettonico ricorda quello dei palazzi medievali.
Guardo il castello grigio in tutta la sua grandezza e poi mi giro verso i ragazzi e li guardo uno ad uno.

-"Siete pronti?"-

Loro fanno un profondo respiro e poi annuiscono io ricambio e così ci addentriamo nel castello attraversando l'altissima porta, inizialmente non si apre quindi interviene subito Magnus che passa due dita sulla superfice legnosa della porta e poi le guarda, si allontana un pochettino e fa segno anche a noi di stare indietro, così facciamo e lui si mette all'opera.
Inizialmente la magia che chiude la porta sembra resistere a quella del potente stregone ma alla fine riesce a farla aprire, ci infiltriamo subito senza aspettare e poi la porta si chiude alle nostre spalle.
All'interno del palazzo c'è un buio pesto non riesco a vedere niente così prendo il mio stilo e cerco uno spazio vuoto sulla mia pelle, riesco a trovare solo la spalla e lentamente comincio ad incidere una specie di occhio, una runa per la visione notturna.
Afferro chiunque mi stia affianco per il troppo bruciore e stringo sempre di più fin quando non finisco di incidere la runa sulla mia pelle.

-"Ragazzi ho disegnato una nuova runa per la visione notturna ora vi farò luce usando un'altra runa temporanea ma avete al massimo cinque secondi quindi osservate bene"-

-Va bene parabatai siamo pronti-

Velocemente scrivo una runa della luce sul palmo della mano e lo punto sulla mia spalla, i ragazzi osservano bene la runa e poi la luce si spegne, quando sono pronti mi fanno un cenno e cominciamo a camminare, nella mente ho ben impressa la cartina dell'intero castello e so benissimo dove andare.
Mentre mettevamo a punto il nostro piano siamo stati contattati da un membro del consiglio che è stato esiliato e ora sostituito, lui ci ha detto che il calice di cristallo è nella cripta sotterranea al di sotto della sala riunioni del castello.
Camminiamo piano e stando attenti a non fare troppo rumore, ad ogni angolo Alec ci precede per vedere se ci sono guardie e dietro di noi Jace sta in allerta in caso arrivassero ospiti indesiderati proprio come avevamo stabilito, ce la caviamo senza il minimo problema fino alla sala riunioni che è deserta proprio come il resto del palazzo, ci fermiamo proprio al centro della stanza e mi guardo intorno, è una camera circolare e piena di porte nelle pareti.

-Biscottino quale porta dobbiamo prendere?-

-"Datemi solo un secondo"-

Loro annuiscono alla mia richiesta e Izzy fa un passo avanti per guardarmi meglio, ma quando posa il secondo piede sulla pietra essa si abbassa e sento un rumore come se qualche meccanismo si stesse mettendo in movimento.
In una frazione di secondo guardo il suo piede e poi cerco di capire da dove proviene il rumore quando ad un certo punto si apre nella parete di fronte a lei un buco da cui esce a tutta velocità una freccia, subito mi getto su di lei ma la freccia riesce a ferirmi al fianco solo di striscio.
Lascio perdere la ferita e controllo che la mia ragazza stia bene, l'aiuto ad alzarsi e le poso un bacio sulla fronte poi prendo il mio stilo e potenzio la mia runa guaritrice.

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora