Capitolo 5

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- Flaminia sei sveglia ?-

Non c'è la faccio più, è da almeno un quarto d'ora che Alec fa avanti e indietro nel corridoio, quando arriva qui davanti alla porta della mia stanza bussa e chiede se mi sono già svegliata, ma io anche se sono sveglia non gli rispondo.
Ecco che riprende a camminare, fa un altro giro e torna, ma appena sta per bussare apro la porta altamente stufa di questa situazione e lo guardo impassibile negli occhi.

-"Stavo finendo di prepararmi per l'addestramento !"-

- Oh andiamo ti pr...-

Lo sorpasso senza lasciarlo finire di parlare, mi dirigo senza spiccicare parola verso la sala addestramento, mentre lui mi segue anche in silenzio.
Appena arriviamo prendo un bastone di legno e lui mi segue facendo la stessa cosa.
Ci guardiamo e assentiamo con la testa per fare capire che siamo pronti, cominciamo ad allenarci senza dire una parola, all'interno della stanza si sente solo il rumore dei nostri bastoni che entrano in contatto quando sferriamo i colpi, nessuno dei due emette un fiato fino a quando lui non decide di interrompere il silenzio che c'è fra noi.

-Ti prego, mi hai frainteso...-

-"Oh...ma dai...veramente ?!"-

-Si Flam davvero !-

-"Quindi non intendevi dire che non vuoi essere il mio parabatai ?"-

Mi distraggo solo un attimo abbassando la guardia di conseguenza e lui subito ne approfitta sbattendomi a terra con la schiena, mi guarda dall'alto.

-Esattamente, anzi mi farebbe piacere, ma in tutto ci sono sempre dei pro e dei contro !-

Si abbassa alla mia altezza, mi prende per mano e mi aiuta ad alzarmi, ricominciamo a combattere senza indugiare ancora.

-I parabatai sono anime gemelle fraterne, dopo il rito sono legati per la vita, possono sentire l'uno lo stato d'animo dell'altro, ciò che provano, come si sentono, possono comunicare anche telepaticamente se lo desiderano, possono sapere dove sono, si scambiano un pezzo della loro anima, provano l'uno il dolore dell'altro e...se muore uno, anche un po' dell'altro muore insieme a lui !-

Mi racconta la storia mentre ci attacchiamo e alleniamo, senza mai smettere, ad un certo punto sono di nuovo per terra, non gliela do vinta e lo metto anche io KO colpendo con il bastone il dietro delle sue ginocchia, lo guardo cercando di riprendere fiato.

-"La conosco la storia...ma cosa precisamente dovrebbe spiegare quello che hai detto ?"-

-Sei immortale Flam...sei disposta a soffrire la mancanza del tuo parabatai per l'eternità ? Sei disposta a perdere un pezzo della tua anima e restare con un vuoto nel cuore se dovesse succedergli qualcosa ?-

Mi alzo da terra io... sono scioccata, adesso capisco...lui era in pensiero per me, gli porgo la mano e sorrido gentile e fiera che lui sia così altruista.

-"Si, lo sarei se quella persona fossi tu !"-

Lui la prende, lo tiro su e sorride gioioso ed emozionato dalle mie parole.

-Bene allora, andiamo dagli altri... parabatai !-

Schiudo le labbra scioccata per il modo in cui mi ha chiamata, gli occhi mi si riempiono di lacrime per l'emozione di essere chiamata parabatai per me è davvero una cosa importante, una lacrima sfugge al mio controllo e lui la raccoglie facendomi una carezza sulla guancia.
Sorridiamo e ci abbracciamo, dopodiché andiamo a cambiarci nelle nostre camere, io finisco per prima e lo aspetto nel corridoio, appena finisce esce, mi mette un braccio sulle spalle e cominciamo a cercare Jace e Izzy in giro per il centro.
Alla fine li troviamo, stanno radunando una squadra, ci guardiamo preoccupate e poi ci avviciniamo per capire cosa sta accadendo.

-"Ehi che succede ?"-

-Un altro mutaforma, però non capisco !-

Io divento silenziosa e guardo le immagini, proiettate sul tavolo, delle vittime notando subito che ognuna di esse ha sul petto inciso il famoso simbolo che incute timore a tutti noi angeli sulla terra.
Isotta lo guarda attentamente negli occhi curiosa di sapere il cavillo nascosto

"Cosa non capisci ?"

-Attacca senza logica, a caso senza senso !-

Detto questo Alexander si avvicina al tavolo e controlla tutti i vari casi.

- Questi casi non hanno niente che li accomuna se non per il marchio sul petto di ogni vittima, ma lo stesso non è il modus operandi dei mutaforma questo !-

Cominciano ad esaminare le foto tutti insieme, ma ad un certo punto vedendomi silenziosa Alexander si ferma e poi mi si avvicina, posa una mano sulla mia spalla e io mi volto di scatto a guardarlo.

-Ehi...stai bene... è tutto ok ?-

-"Ehm, si !"-

Si vedrebbe anche a distanza di chilometri che non mi crede, sbuffo sconfitta e decido di fare presente ai miei amici ciò che so.

-"Mentre parlo disegnatevi questa runa !"-

Mostro il mio braccio con la runa nuova impressa e loro eseguono l'ordine cominciando ad inciderla sulla loro pelle ognuno con il proprio stilo.

-"Questi demoni non sono mutaforma, sono demoni neutrali che vengono assoldati per eseguire gli ordini sia per conto del bene che per il male !"-

-Questo però non spiega ciò che stanno facendo !-

-"Le persone che stanno uccidendo non sono comuni mortali, non sono terreni...sono angeli caduti o angeli a cui è stato tolto il diritto angelico, angeli come me, non stanno mirando a caso...qualcuno ci sta dando la caccia !"-

"Chi ? Perché ?" chiede preoccupata Isotta.

-"Questo non lo so, può essere stato chiunque, gli angeli per eliminare chi hanno bandito oppure qualcuno che vuole il nostro sangue !"-

-Tu non esci stasera, rimani in centro !-

-"Scordatelo Alec, potrebbero attaccarvi per avere informazioni, su di voi ce la mia traccia ! Non si discute io sono dei vostri!"-

"Sei terribilmente testarda, verrai con noi, ma staremo vicini in ogni momento chiaro !?"

-"Va bene !"- dico annuendo alla corvina.

Usciamo dal centro e cominciamo a cercare il demone per le strade di New York seguendo le tracce che ha lasciato in giro.
Arriviamo ad un deposito isolato, dove troviamo un cadavere per terra,mentre Izzy si guarda intorno io mi abbasso e passo due dita sulla pelle dell'uomo, quando guardo le dita sono impregnate di una fine polverina dorata.
Noto subito qualcosa dietro ad Izzy, mi alzo e guardo meglio, due demoni escono e ci attaccano, combattiamo e ci scambiamo ogni tanto, però Izzy perde l'equilibrio e cade a terra battendo la schiena e si graffia una mano, la sua frusta si ritira e adesso è indifesa.
Il demone sta per attaccarla, corro da lei e lo uccido, mi giro verso l'altra direzione e mi ritrovo faccia a faccia con il mostro, i ragazzi stanno correndo da noi, ma non fanno in tempo il cacciatore di caduti infilza uno dei suoi artigli sul mio petto e mi marchia scappando subito dopo.
Non gli corro nemmeno dietro, mi giro subito dalla ragazza e attivo la sua runa di guarigione, le sue ferite non sono molto profonde quindi si riprende in pochi secondi e io le sorrido felice che stia bene lei ricambia, ma il suo sguardo si rattrista quando guarda il mio petto.

"Oh mio dio...ti ha marchiata !"

-"Non ci pensare tesoro !"-

"Si invece è stata tutta colpa mia, ho perso l'equilibrio e tu sei ven..."

-"Basta...Izzy tu non hai colpe !"-

-Come farai ora ?- chiede il biondo preoccupato.

-"Non lo so !"-

Il mio parabatai si abbassa davanti a me e controlla il marchio sul mio petto, poi alza lo sguardo e mi guarda anche lui preoccupato.

-Troveremo un modo !-

"Si mio fratello ha ragione, ti giuro che troveremo un modo !"

Guardo la corvina e sorrido, i suoi occhi mi calmano e mi danno speranza, mi rassicurano in un modo che non so nemmeno spiegare, so solo che sono la cosa più bella che io abbia mai visto, ha degli occhi stupendi a prima vista sembrerebbero neri ma in realtà sono di un marrone molto scuro e questo dona ad essi un fascino unico.

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