Capitolo 40

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Le ore e i giorni trascorrono veloci come l'acqua, ormai io e Alec siamo completamente guariti e usciti dall'infermeria, dopo quella riunione fra noi mi sono subito messa a lavorare al nostro piano rivoluzionario per il CSN cercando sempre più informazioni su chi è stato a stretto contatto con tutti loro e che magari sono stati trattati male, esiliati o accusati da loro.
in pratica cerco persone contro di loro che possano dirmi qualcosa di incriminante sul loro conto e che accettino di aiutarmi in questa missione e di testimoniare al cospetto della setta giuridica.
Ne abbiamo trovati alcuni, solo tre fino ad ora ma non perdiamo le speranze, sono due uomini e una donna, gli uomini sono due fratelli che facevano parte della guardia consigliare ma che hanno cominciato a fare domande e quindi il consiglio li ha esiliati e privati delle loro rune in modo che se parlassero nessuno crederebbe a ciò che dicono, la donna invece è una vedova che ha perso il marito durante il recupero dell'ancora infernale, lei sapeva tutto su di lor perché il marito le confidava ogni cosa e una volta morto lui è stata aggredita da alcuni demoni mandati dal consiglio che le hanno sfregiato il volto ma per fortuna si è messa in salvo e ha continuato a scappare dal consiglio con l'aiuto di una strega che si porta sempre dietro per evitare che il consiglio la trovi.
Adesso sono tutti al centro sotto una specie di custodia per proteggerli in caso di attacchi da parte del CSN.
Per quanto riguarda invece lo psicopatico che teniamo rinchiuso nella cella con la camicia di forza e le catene che gli impediscono di muoversi ormai abbiamo deciso che non occorre più tenerlo con noi e dopo aver pensato a lungo la pena giusta per lui abbiamo deciso.
Scendo con l'ascensore nei sotterranei e mi avvicino a Magnus, mi sorride e poi mi giro a guardare Jonathan attraverso il vetro.

-Sei pronta biscottino?-

-"Si occhi di gatto sono pronta per esiliare questo psicopatico nel limbo per tutta l'eternità!"-

-Sei sicura che è quello che vuoi?-

-"Si Magnus sono sicura...è una cosa strana da spiegare...so che è un parassita e nient altro, so anche che è solo un essere malvagio ma un tempo faceva parte di me e non riuscirei ad ucciderlo e anche se volessi non potrei, lui vive finché io vivo quindi questo è l'unico modo per sbarazzarci di lui!"-

-Bene facciamolo allora-

Entro nella cella e lo slego senza dare ascolto ai suoi sproloqui che fa sempre, chiudo la camicia di forza e avvolgo attorno al suo busto una catena molto robusta ed incantata in modo tale che non possa rompersi, poi lo porto fuori e Magnus apre un portale senza uscita, guardo Jonathan e poi gli do un colpo alla testa che lo fa svenire, imprimo su di lui una runa per il sonno eterno e poi Magnus con la magia lo tira verso il portale che lo risucchia.
Senza nemmeno rendermene conto faccio un sospiro di sollievo, finalmente questo capitolo è chiuso, vederlo ogni giorno era diventato una tortura perché ogni volta guardarlo mi ricordava che tutta quella malvagità di livello così elevato una volta faceva parte di me.
Magnus viene da me e passa la mano sul mio braccio come per confortarmi, poso una mano sulla sua e gli sorrido, appena mi riprendo saliamo entrambi al piano di sopra e raggiungiamo gli altri che sono ancora nell'ufficio di Alec, è li che stiamo conducendo le nostre ricerche per stare lontani da occhi indiscreti e anche per cambiare un pochettino aria visto che sembrava ormai che vivevamo nella biblioteca.
Mi vado a sedere su una poltrona e prendo in mano il tablet per continuare a sfogliare gli archivi del consiglio a cui abbiamo avuto accesso illegalmente.
Mentre sfoglio le cartelle sento qualcuno sedersi sul bracciolo della poltrona, alzo lo sguardo per un secondo e vedendo che è Izzy le faccio un dolce sorriso e lei mie prende la mano intrecciando le nostre dita.

"Amore che ne dici di passare qualche ora da sole e stacchiamo un po' la mente?"

-"Ma c'è così tanto da fare"-

"Si lo so ma i ragazzi potranno continuare le ricerche dei testimoni anche senza di noi, solo per qualche ora"

Guardo per un istante i ragazzi e vedo che mi annuiscono come per rassicurarmi che possono farcela per qualche ora senza di me poi volgo lo sguardo sulla mia bellissima ragazza e vedo nei suoi occhi il bisogno di stare un po' da sola insieme a me, poso il tablet e mi alzo mettendomi davanti a lei, le sorrido e annuisco dandole subito dopo un bacio sulle sue morbide labbra.
Interrompo il bacio tornando a guardarla e le faccio una dolce carezza sulla guancia.

-"Va bene amore, andiamo ovunque tu voglia andare e facciamo qualunque cosa tu voglia fare"-

Lei sorride felice e si alza, prende il mio volto fra le sue mani e mi bacia con passione poi mi prende per mano e usciamo dalla stanza, prendiamo le giacche e usciamo dal centro.
Lei avvolge la mia vita con il braccio e io la tengo stretta a me mettendole un braccio sulle spalle, le poso un bacio sulla fronte e cominciamo a fare una passeggiata, giriamo tranquille e godendoci la pace per un bel po' e poi ci fermiamo alla solita panchina.
Mi allontano per qualche secondo e raccolgo un bel fiore viola, torno da lei e lo incastro fra i suoi capelli dietro l'orecchio, lei mi sorride dolcemente e poi si corica sulle mie gambe e mi guarda con i suoi meravigliosi occhi.

"Mi mancava stare un po' da sola con te"

-"Mancava anche a me amore

Fa uno dei suoi magnifici sorrisi e poi si alza sedendosi subito dopo sulle mie gambe, mi fa delle dolci carezze sulla guancia e poi mi bacia delicatamente, comincia inizialmente dandomi dei piccoli baci senza nemmeno darmi il tempo di ricambiare ma poi da inizio ad un bacio ardente a cui non esito nemmeno un secondo a ricambiare.
Il bacio è molto passionale e poi quando stacca le labbra da me si alza e mi prende per mano facendomi alzare a mia volta, intreccio le dita delle nostre mani e cominciamo a passeggiare per le strade ma mentre ci introduciamo in un piccolo vicolo sentiamo degli strani rumori come di lame che entrano in collisione durante un combattimento, ci guardiamo negli occhi e poi sospiriamo frustrate per essere state interrotte.
Impugniamo le nostre armi e corriamo seguendo il rumore, troviamo due nefilim che combattono con violenza e quindi ci intromettiamo combattendo anche noi con loro e tentando allo stesso tempo di metterli fuori gioco e separarli.
Quando vedo meglio uno di loro riconosco il suo volto, l'ho visto nell'archivio del consiglio e l'ho contattato chiedendogli di incontrarci per incastrare il CSN, ho letto che lui era a capo della guardia consigliare e si è rifiutato di eseguire degli ordini che gli erano stati impartiti e così l'hanno condannato ad un'eternità rinchiuso nella Gabbia, ovvero la prigione dei nefilim, lui però in qualche modo è riuscito ad evadere da essa e da quel momento è costantemente in fuga e non resta in una città per lunghi periodi.
Stordisco il suo aggressore che cade per terra e mi volto verso di lui.

-"Sei Tom Wilson vero?"-

-Esattamente e tu devi essere la nefilim che mi ha contattato!-

-"Si sono io e ti ringrazio di essere venuto per aiutarci!"-

-No c'è di che, lo faccio con piacere-

L'aggressore si riprende, ci guarda e poi si alza e comincia a scappare ma Isotta gli afferra una caviglia con la frusta facendolo cadere, prendo la mia goccia passaporta, la schiaccio e ci ritroviamo tutti dentro una cella del centro, noi usciamo lasciando l'aggressore li incatenato.
Io però mi fermo appena usciti e mi rivolgo verso la mia ragazza.

-"Amore ci pensi tu a far sentire il nostro ospite a suo agio?"-

"Si certo"

Le sorrido e poso un bacio sulla sua fronte, poi faccio un cenno con la testa in segno di saluto anche a Tom e rientro nella cella, mi appoggio contro il muro e guardo il prigioniero.

-"Allora...chi sei?"-

-Un nefilim proprio come te-

-"Grazie per la precisazione genio ma questo lo vedo anche da sola, perché hai attaccato Tom?"-

-Mi hanno assoldato per farlo fuori-

-"Ci stai girando intorno...chi ti ha assoldato?"-

-Il consiglio supremo nefilim, hanno detto che lui è una minaccia per loro-

-"Grazie per l'informazione, non metterti troppo comodo, non starai qui per molto tempo!"-

Esco dalla cella e salgo al piano di sopra, vado dai ragazzi e gli riferisco tutto ciò che mi ha detto il nefilim, ci siamo possiamo fare la prossima mossa, abbiamo abbastanza prove per incriminare il consiglio e se il risultato è quello che spero questa storia finirà una volta per tutte.

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