Capitolo 34

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La luce che batte sui miei occhi mi costringe ad aprirli ma quando lo faccio rimango incantata dal volto angelico di Isotta poggiato sul mio petto, ha un'espressione  beata, è bellissima, siamo avvolte in un lenzuolo e ancora nude ed intrecciate.
Vedo una ciocca di capelli che le cade sul volto quindi con la punta delle dita la sposto lievemente e poi faccio una carezza sulla sua morbida guancia cercando di non svegliarla ma capisco che ho fallito quando la vedo strizzare gli occhi e sorridere.

"Mi sento in paradiso"

-"Questo è molto meglio"-

Lei sorride ancora di più e apre gli occhi, alza la testa e mi dà subito un bacio a cui ricambio senza esitare nemmeno un secondo, intreccia le dita di entrambe le nostre mani e poi le blocca al di sopra della mia testa sul cuscino.

-"Amore dovremmo andare a fare colazione"-

"Tranquilla faremo in tempo!"

Mi bacia senza darmi nemmeno il tempo di dire altro, la passione divampa subito in me e così capovolgo la situazione bloccando le sue mani proprio come aveva fatto con me però io lo faccio con una mano soltanto e con l'altra prendo la sua gamba e la porto sul mio fianco, in questo modo le nostre intimità collimano e allora comincio ad ancheggiare strusciandomi contro di lei.
Entrambe cominciamo ad ansimare e gemere, mentre continuo a spingere la bacio ardentemente e in pochi secondi veniamo insieme tremando.
Per qualche minuto restiamo abbracciate sul letto e poi andiamo farci la doccia insieme, ci laviamo dolcemente e con amore, quando abbiamo finito ci asciughiamo e in pochi minuti ci vestiamo ed usciamo dalla stanza dirigendoci di corsa alla caffetteria.
Passiamo a prendere la colazione e poi andiamo a sederci nel nostro solito tavolo con i nostri parabatai e iniziamo a mangiare.
Noto subito che i ragazzi ci guardano con sul volto dei sorrisi maliziosi e così gli faccio ad entrambi l'occhiolino, scoppiamo a ridere tutti insieme e poi riprendiamo a mangiare ad un certo punto Izzy prende una ciliegia e mi imbocca appena finisco di mangiarla la bacio tirandola sulle mie gambe.

-Frenate i bollenti spiriti colombelle-

Ci stacchiamo e sorridiamo guardandoci negli occhi, poi velocemente finisco di mangiare e mi alzo, poso un dolce bacio sulla testa di Isotta che però mi guarda con la fronte corrucciata.

"Amore dove vai?"

-"Da Jonathan, oggi sono fiduciosa, forse mi dirà finalmente tutto!"-

-Parabatai, posso venire con te vorrei chiederti una cosa-

-"Ma certo vieni andiamo"-

Gli faccio cenno di seguirmi e lo sento nervoso mentre ci dirigiamo all'ascensore, entriamo dentro e scendiamo nei sotterranei ma lui ancora non si decide a parlare, prima di entrare nella cella lo fermo e lo guardo negli occhi.

-"Sputa il rospo"-

-Volevo parlarne con mia sorella ma con il suo modo di fare mi avrebbe preso in giro-

-"Alec con me puoi parlare di ogni cosa non ti preoccupare"-

-Bene sai vorrei...con Magnus vorrei...fare il prossimo passo-

Inizialmente non comprendo bene cosa mi sta dicendo ma poi quando ci arrivo sorrido dolcemente al mio parabatai.

-"Qual è il problema, vi amate è una cosa normale voler un rapporto intimo con il proprio compagno!"-

-Si certo, lo so che è una cosa normale ma sai io non ho mai-

-"Oh capisco beh tranquillo è una cosa naturale e spontanea lasciati guidare dal momento e da Magnus e vedrai che andrà tutto liscio"-

Sorride grato e mi abbraccia, quando poi ci stacchiamo entro nella cella di Jonathan che subito alza il volto con un sorriso sinistro sul volto.

-Ma ciao angioletto è da un po' che non mi vieni a trovare-

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora