Capitolo 22

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Tiro furiosamente pugni sul sacco da boxe, la mia mente non vuole lasciar andare l'immagine di me ed Isotta che ci baciamo, non vuole smettere di portare in risalto il sapore della sua bocca e le emozioni forti che ho provato in quel momento magico.
A quei pensieri se è possibile aumento di più la forza che impiego e la velocità che ci metto.
Lei non mi guarda nemmeno più negli occhi e questo mi fa male, mi fa sentire in colpa come se la causa di tutto fossi io.
Mi sento toccare la spalla e scatto girandomi con il braccio a elica, per fortuna Alec ha i riflessi pronti e mi blocca a pochi centimetri dal suo viso.

- ehi sono io !-

-"Scusa, scusa, mi dispiace non volevo è che non ti ho sentito !"-

- Flami stai bene ? Ti vedo scossa !-

-"Si si, sto bene tranquillo, non dare retta a ciò che percepisci, io sto bene, starò bene !"-

- va bene, ma io sono sempre al tuo fianco se vuoi sfogarti !-

-"Lo so corvino... perché eri venuto qui che succede ?"-

Il suo volto di illumina perché improvvisamente si ricorda del motivo che l'aveva spinta a venire a caricarmi.

- oh sì giusto, dobbiamo andare ho fatto una convocazione d'urgenza !-

-"E me lo dici solo ora ?"-

Lui alza le spalle ridendo per il mio tono nervoso, io mi metto a correre verso la sala informazioni mentre levo le fasce dalle mani.
Quando arriviamo mi metto al fianco di Alec che si mette di fronte a tutti, mi sorride dolce e poi torna serio per cominciare a parlare.

- I nostri ricognitori hanno trovato molte persone ferite in queste notti e abbiamo scoperto di un licantropo che sta aggredendo e trasformando numerosi umani per creare un proprio branco indipendente, il nostro compito è trovarlo, farli smettere e salvare le vittime ! Izzy forma le squadre e poi vieni con noi !-

Isotta fa solo un piccolo movimento con la testa per acconsentire alla sua richiesta e poi Jace si volta verso di noi.

- Flam come stai ?-

-"Io non...i nostri ricognitori sono feriti? Hanno ferito qualcuno dei nostri? Stanno tutti bene?"-

- tutto bene tranquilla, ho capito che non vuoi parlarne quindi va pure a prepararti ci vediamo fra poco all'entrata !-

Gli sorrido grata di avermi risparmiato la fatica di parlare di tutta la mia situazione confusa, gli do una pacca sulla spalla e corro verso l'armeria.
Quando vi arrivo il mio sguardo viene subito attirato dall'incantevole presenza di Isotta che si sta anche lei preparando.
Scuoto la testa per riprendermi, prendo una spada e un pugnale dei Serafini e li metto nelle fondine, do un ultimo sguardo alla corvina girata di spalle e poi corro verso l'entrata dove già pronto c'è Alexander.

-Pronta?-

Annuisco al mio parabatai e usciamo tutti dall'istituto dividendoci in piccole squadre per andare di ronda in diverse zone della città.
La nostra squadra è composta come sempre da me, Alec, Jace e Isotta, camminiamo per Brooklyn ispezionando ogni angolo per bene.
Ad un certo punto sentiamo dei rumori assordanti provenire da un vicoletto buio, corriamo subito in quella direzione con le armi già pronte e ci troviamo davanti una feroce aggressione di un lupo ad un uomo ormai privo di conoscenza, Izzy lo blocca con la frusta ma il lupo è troppo forte per lei e con uno strattone si libera e tenta di aggredirla, io prendo un pezzo di trave da terra e mi metto davanti a lei istintivamente, con un colpo sul muso gli faccio sbattere la testa contro il muro e perde conoscenza trasformandosi nella sua forma umana.
Lascio cadere la trave per terra e corro dall'umano sanguinante, metto la mano sulla sua ferita al torace ma è troppo grande e profonda quindi mi levo la giacca e la metto al posto delle mie mani premendo per cercare di fermare l'emorragia.

-Jace, Izzy arrestate il licantropo e portatelo all'istituto, io e Flaminia ci occupiamo di lui-

-Va bene ma state attenti- dice Jace dandogli una pacca sulla spalla

Io guardo l'uomo in pessime condizioni che comincia a respirare affannosamente, si agita riprendendo conoscenza improvvisamente, alzo lo sguardo sul mio parabatai non sapendo cosa fare.

-"Alec ha le convulsioni, serve aiuto, ci serve Magnus"-

-Va bene lo chiamo-

Dopo qualche minuto appare un portale nel vicolo da cui esce Magnus con la sua solita aria stravagante, viene da me e controlla l'umano.

-Ha troppo veleno in circolazione e si sta trasformando contro la sua volontà, dobbiamo portarlo al mio appartamento li ho tutto il necessario per aiutarlo-

Annuisco, Alec mi fa una carezza sulla spalla e mi fa segno di allontanarmi, aiuta Magnus a sollevare il terreno e ci inoltriamo tutti nel portale che ci trasporta nell'appartamento dello stregone.
Mettono l'uomo in preda alle convulsioni sul divano, Magnus  lo immobilizza con la magia e comincia a preparare qualcosa velocemente.

-Biscottino intanto potresti pulirlo da tutto il sangue e tentare di fermare l'emorragia?-

-"Si certo"-

Mi sorride, corro in bagno e prendo una ciotola d'acqua tiepida con un asciugamano e inoltre prendo delle bende pulite per le ferite.
Torno nel salotto, mi inginocchio accanto al divano e delicatamente comincio a pulire il suo petto da tutto il sangue, il suo respiro è affannato e mi guarda sofferente, a guardare il suo volto sembra un uomo gentile, non sembra nemmeno tanto grande, lentamente mi prende la mano e la stringe.

-gr...graz...zie-

-"Ssshh non si affatichi"-

Pulito il sangue gli disinfetto le ferite per bene, ha tutto il petto pieno di lacerazioni.

-"Alec aiutami, tienigli il busto sollevato che glielo fascio"-

Il mio parabatai annuisce e viene subito ad aiutarmi, lo prende delicatamente dalle spalle e lo tiene sollevato mentre io gli fascio l'intero busto, una volta finito gli metto un cuscino sotto la testa e lo corichiamo delicatamente.
Improvvisamente comincia di nuovo ad agitarsi, io tento di tenerlo fermo ma lui è molto forte e comincia ad essere anche molto caldo.

-Magnus...-

-Eccomi-

Porta una piccola ampolla con del líquido luminoso all'interno, lo versa nella sua bocca e istantaneamente l'uomo si calma e i suoi occhi si illuminano di verde, la trasformazione è cessata.
Lui si sveglia e mi guarda sfinito.

-grazie di tutto- mi sussurra.

-"Non c'è di che non si preoccupi"-

-ha bisogno di mangiare per rimettersi in forze, Alec vorresti aiutarmi?-

-certo-

Loro due vanno in cucina e io aiuto l'uomo che si vuole mettere seduto, mi siedo accanto a lui tenendogli compagnia.

-"Mi dispiace per quello che gli è successo"-

-Dammi pure del TU, mi chiamo Lucas-

-"È un piacere Lucas, io sono Flaminia, posso chiederle cosa ci faceva il quel vicolo disperso?"-

-Sono un poliziotto, stavo indagando su degli omicidi avvenuti in quel vicolo-

-"Wow un poliziotto, potremmo lavorare insieme"-

-Che intendi-

-"Noi siamo Nefilim abbiamo il compito di proteggere gli umani dai demoni, quando avrai fra le mani omicidi stani e incomprensibili potresti collaborare con noi"-

-Oh, si certo ma adesso che mi accadrà?-

Lo guardo con dispiacere, gli prendo la mano e sospiro.

-"Adesso sei un nascosto, un licantropo, le tue emozioni sono molto più amplificate e devi imparare a controllare la tua trasformazione"-

Lui annuisce e mi sorride grato, Magnus e Alec tornano con una bella bistecca e lui mangia tranquillo, una volta che ha finito gli controlliamo le ferite ma tutto si è cicatrizzato e quindi adesso è libero di tornare a casa, lo accompagno alla porta e lui mi abbraccia ringraziandomi di avergli salvato la vita.

L'amore Di Un AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora