Niki's Pov
quella giornata era cominciata col piede giusto anche se il tempo stava inesorabilmente scorrendo, segnando gradualmente la fine dell'inverno che tanto amo.
Il problema non era tanto la fine di quest'ultimo, il dover dare addio alla neve ed alle mie amate coperte pesanti nella quale passavo la maggior parte del tempo quando ero in casa, candide e soffici come una nuvola, ma l'arrivo inesorabile della stagione successiva.
Non c'era stagione che odiavo più della primavera.
Non so perché, era da sempre stato così, perché tutto rinasceva ed io ero sempre lì, che invece di nascere morivo ogni anno un po' di più. Sono da sempre stato il tipo di persona più simile all'autunno, in cui tutto assume colori caldi e confortevoli, in cui cominci a vestirti con delle felpe larghe in cui puoi sguazzare quasi.
Quando tutto il mondo comincia ad assopirsi ed il vento freddo ti raffredda il viso facendoti capire che, in realtà, sei ancora vivo e che ti manca il tuo normale calore corporeo.
Quando, mettendoti le cuffiette, puoi goderti in pace le foglie che si staccano morenti dagli alberi, e rifletti sulla stranezza della vita che, così come comincia inaspettatamente, inaspettatamente finisce.
non è strano come alcune volte dichiari di detestare una determinata cosa e, totalmente dal nulla, appare una cosa che ti fa ricredere tutto ciò che hai sempre pensato o detto?
tutte quelle tue convinzioni che portavi in modo quasi fiero con te, che erano delle certezze seppur si trattasse di qualcosa di negativo, sembrano scomparire nell'ombra di un passante, molto più basso di te, forse una quindicina di centimetri, che ti chiede se hai per caso visto volare un fiore. Il tuo sguardo si alza lentamente, osservando il propietario di quell'ombra confusa disegnata sul manto della strada. Guardi prima le sue gambe che hanno una postura timida, poco sopra ci sono le sue mani dalle dita sottili che stringono l'orlo di un maglioncino bianco e candido, dal collo alto che fa risaltare il pallore della sua carnagione. Ed il suo viso, con le guance leggermente arrossate a causa dell'imbarazzo. La sua bocca sembra un bocciolo di una rosa, le sue labbra leggerne socchiuse sembrano aspettare una risposta, così come i suoi occhi che fissano i tuoi. Degli occhi del genere non li vedi ovunque, sono profondi, dalla forma particolare, simili a quelli di una volpe, inoltre leggermente coperti da alcuni ciuffi di capelli rosa che sembrano morbidi quanto lo zucchero filato.
Una volta giunto con lo sguardo sul suo, lo guardi con un'espressione interdetta, non avendo ben capito la sua domanda. Ma quel passante sembra avere fretta, fretta di rincorrere quel dannato fiore che stava cercando.
E non fai in tempo a rispondere che quell'ombra si allontana. E tu sei lì, a domandarti chi fosse, quale fosse la sua storia e perché stesse rincorrendo un fiore in pieno inverno.
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first love/late spring - sunki
Fanfictionl'arrivo della primavera turbava da tempo l'animo inquieto di Niki che, come ogni anno, aveva tenuto mentalmente conto di quanto tempo mancasse a quella stagione da lui sempre odiata. Il suo carattere schivo e quasi freddo lo rinchiudeva in una gabb...