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Sunoo's Pov
quell'anno più che mai aspettavo la primavera più d'ogni altra cosa, la bramavo ardentemente e volevo fosse mia, così da poterla ammirare, da poterla disegnare, da poterla vivere.
cercavo disperatamente un segno, tra tutta quelle neve che si stava ormai sciogliendo, di un qualcosa che mi potesse dare la speranza che quella stagione odiosa stava giungendo al termine. Il freddo mi ha da sempre demoralizzato, buttandomi giù, togliendomi la voglia di uscire dalla mia casa, di interagire con chiunque, perfino con il mio migliore amico Jungwon.
quel giorno ero tornato a scuola dopo innumerevoli settimane che avevo trascorso tra me e me sul mio letto che mi costringevo a rifare in continuazione a causa della mia fissazione con l'ordine. La verità è che quando accadevano quelle fasi, che potevano variare dall'essere momenti a periodi di settimane intere, tutto ciò che volevo era scomparire. Mi ridicevo al non uscire dalla mia camera se non per cose essenziali, mi sedevo a terra, in un angolo della mia stanza perennemente senza alcuna luce. Non aprivo le finestre da mesi, in realtà, la luce del sole o della luna non penetravano in quelle quattro mura da fin troppo tempo, ma per me era sembrato tutto normale, non mi rendevo veramente conto del tempo che passava, dei giorni che scorrevano, giorni che non sarebbero più tornati indietro. Nonostante avessi la fissa per la pulizia, in quei momenti non riuscivo nemmeno a togliere i vestiti che accumulavo su una sedia che sembrava più grande di me.
Tutto il mondo sembrava improvvisamente essermi antipatico, nonostante il mio atteggiamento positivo alla vita. L'ho sempre vista come una sfida, quella di sorridere alle avversità.
Accorgendomi che era ormai quasi Marzo, mi ero costretto ad uscire di casa in cerca di un fiore, me ne sarebbe bastato uno solo per ritornare ad essere felice, sarebbe stato il segnale per la mia rinascita.
Quel giorno, nel tardo pomeriggio, in una passeggiata alla ricerca del mio oggetto del desiderio, trovai un ragazzo seduto su un muretto.
La sua figura era alta e slanciata a differenza mia che ero l'esatto opposto nella mia visione del tempo, in cui mi svalutavo e sminuivo comparandomi sempre agli altri, trovando nel mio corpo qualsiasi difetto, anche il meno visibile, anche parti di me che non erano difetti.
Qualcosa mi spinse ad avvicinarmi a lui e, dopo essermi fatto coraggio, gli chiesi se avesse visto un fiore volare da quelle parti.
Il suo sguardo sembrava bruciare mentre saliva lento arrampicandosi lungo i lineamenti del mio corpo, ed io attendevo fremente una risposta che non arrivò. Aspettai qualche minuto, ma lui sembrava non voler parlare, si limitò a guardarmi le labbra, osservandomi poi attentamente negli occhi. Così, decisi di andarmene senza proferire più alcuna parola, pensando che fossi stato un completo idiota nel fare una cosa simile, solo uno stupido come me poteva porre una domanda simile ad una persona totalmente a caso che era pensierosa per chissà quale motivo.

first love/late spring - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora