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Sunoo's Pov
tutti quei ragazzi sembravano simpatici e sicuri di sé, dentro di me mi dissi che avrei potuto lasciarmi andare tranquillamente, anche se in modo graduale e lento.
guardando ognuno di loro mi resi conto del perché fossero così famosi nella mia scuola, erano di una bellezza unica, inoltre il loro carattere aiutava a creare intorno a loro una cerchia di persone vogliose di conoscerli, seppur soltanto da un lato sentimentale da quel che Jungwon mi aveva raccontato.
ma il mio sguardo sembrava sempre ricadere su Niki che, in mezzo ad un campo di margherite, era un giglio.
al pensiero che la sua figura ed il suo essere attraente mi ricordassero il mio fiore preferito mi fece riflettere.
quando cercavo di non guardarlo, sentivo che lui cominciava a guardare me, finché non mi giravo e me ne accorgeva. Tuttavia, mentre io ero codardo e distoglievo lo sguardo, lui sembrava sfidarmi rimanendo a guardarmi.
La serata procedette tranquilla, riuscii anche a parlare in qualche occasione ed, inaspettatamente, anche a ridere.
c'era qualcosa dentro di me che stava bisbigliando qualcosa che non riuscivo a percepire ancora per bene.
sapevo, ero convinto e sicuro, che ci fosse qualcosa di diverso nell'aria da quando avevo deciso di metter piede fuori casa qualche giorno prima.
La serata volse al termine dopo circa due ore, ed una volta usciti fuori dal locale, Jungwon mi sussurrò che sarebbe andato a casa di Jay, salutandomi con un caldo abbraccio che mi rese tranquillo.
nonostante avesse diciassette anni, sotto alcuni aspetti rimaneva quasi infantile nel senso buono del termine, e vederlo così felice insieme a quel ragazzo dall'apparenza dura e schiva, mi rendeva incredibilmente contento e curioso di sapere sempre più cose del loro rapporto che ancora non aveva una linea, un confine, un punto preciso da cui segnarne l'inizio seppur fosse già iniziata.

L'aria era fredda fuori dal locale e, dopo che ci fummo salutati tutti quanti, io decisi di incamminarmi verso casa mia nonostante fosse molto lontana da quel bar.
amavo camminare di notte, tutto sembrava calmo e placido, le tempeste del giorno causate dalle veloci persone che si agitavano come onde, si calmavano in acque calme e tranquille, in cui potevi vedere al massimo qualche increspatura.
eravamo solo io, la mia musica ed i miei pensieri.
ricominciai a pensare al volto del ragazzo di due anni più grande di me che avevo visto per lungo tempo di profilo.
che strano, vi è mai successo di pensare così intensamente a qualcuno e poi ritrovatelo davanti?
mentre ero nella mia quiete a camminare indisturbato, osservando le insegne accese dei locali ancora aperti, qualcuno picchiettò alla mia spalla, spaventandomi appena.
non mi fidavo del contatto umano, ogni qualvolta qualcuno mi toccasse senza preavviso, saltavo ed avevo scatti in cui il mio cuore perdeva dei battiti che riprendeva di corsa tutti insieme.
così mi girai togliendo una cuffietta, ma quel batticuore non venne causato questa volta dallo spavento, bensì da Niki Nishimura, che ritrovai davanti a me con un piccolo sorriso.

“Ti ho spaventato?”
domandò subito preoccupandosi, togliendo la mano dalla mia spalla mentre io toglievo le cuffiette per riporle nelle mie tasche, senza staccarle dal telefono, spegnendo soltanto la musica.
alla sua domanda scossi la testa per tranquillizzarlo.
“no è che stavo camminando e non mi ero accorto che ci fosse qualcuno dietro di me...a proposito, è successo qualcosa?”
spiegai a mia volta, portando entrambe le mani ai bordi del mio giacchetto, stringendolo appena.
era mia abitudine farlo, specialmente quando avevo ansia e mi trovavo in imbarazzo e non volevo darlo a vedere.
alla mia domanda scosse la testa guardando per qualche secondo per terra e, dopo aver deglutito, tornò con lo sguardo su di me come se avesse appena preso qualche goccia di coraggio da chissà dove.
“in realtà per tornare a casa faccio anch'io questa strada ed ho pensato che potevamo farla insieme, e poi di notte non è saggio camminare da solo”
quella sua prima giustificazione sembrò nascondere altro sotto, un qualcosa che venne poi esplicitato da quel suo velo di preoccupazione che mi fece avvertire una sensazione particolare ma alla quale non sapevo dare un nome e che, ad oggi, rimane ancora senza esso.

first love/late spring - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora