Sunoo's Pov
e dopo quella notte mi sentivo ancora più felice di quanto credevo di poter essere, di quanto credevo di poter meritare.
avevo il suo profumo ancora addosso, le mie gambe sembravano tremare ancora senza il minimo o apparente cenno di voler smettere di farlo.
il sudore dei nostri corpi si era ormai asciugato, ed ero lì, senza alcun vestito addosso, che osservavo il ragazzo accanto a me ancora dormiente. avevamo dormito abbracciati tutta la notte, o almeno, dall'alba in poi.
non sapevo minimamente che ora fosse e ad oggi non capisco ancora bene quanto tempo passai ad osservare il suo sereno volto ancora accarezzato dalle mie mani e da quelle di Morfeo che sembrava proprio tenerlo stretto a sé più di quanto lui stesse facendo con me.
mai avrei pensato di potermi ritrovare nudo accanto ad una persona, mai avrei pensato di potermi mostrare nella mia più fragile forma ad un umano, anche se non era uno qualsiasi.
Quando si svegliò mi sorrise e mi lasciò un tenero bacio sulle labbra, come se non avessimo già peccato quella notte.
il velo di innocenza che ricopriva il mio corpo era stato tolto e lanciato in un angolo della stanza, proprio come il mio pigiama su cui maya stava beatamente dormendo.
cominciammo a coccolarci dolcemente, mentre io odoravo ancora ogni centimetro della sua pelle tiepida. e notai che su di lui c'era anche il mio odore, il mio profumo.
e sorrisi timidamente arrossendo ancora.
quanto strana e contorta era la mia mente per farmi arrossire di fronte ad una cosa così banale, ma farmi essere disinvolto e sicuro di me in ben altre situazioni.
Cominciammo a parlare, dopo non so quanto tempo, e notammo stupiti che era primo pomeriggio, erano all'incirca le tre e mezzo.
sembrava tutto incredibilmente magico, felice, contento, tutto così rosa ed incantevole, scintillante.
tutto così perfetto, tutto così pauroso.“Niki, dopo stanotte non mi abbandonerai vero?”
domandai innocentemente guardando il suo volto, stringendo appena nella mano il suo bicipite sinistro, lo stesso lato del suo corpo su cui ero rannicchiato.
lui mi guardò per qualche secondo, poi alzò lo sguardo verso il soffitto chiudendo poco dopo gli occhi.
attesi una sua risposta lasciando la presa dal suo braccio e proprio in quel momento sorrise.
“non potrei mai farlo”
rispose poi con tono deciso, decisione che invece lasciò me quasi dubbioso.
perché stavo avendo dei dubbi sulle sue parole?
era forse dettato tutto dall'ansia? dalla mia instancabile paura di essere abbandonato?
forse era stata la pausa che aveva preso prima di rispondermi, o forse il fatto che non mi avesse guardato negli occhi, o ancora il fatto che quel tono di voce sembrò sicuro per convincere più sé stesso che me.
a causa di tutti quei dubbi non riuscii a dirgli di dirmelo di nuovo guardandomi negli occhi, non fui capace di chiedergli il perché di quella pausa.
e rimasi inerme nel letto, tormentato da quei dubbi che mi portarono a chiudere gli occhi sperando con tutto me stesso che quelle sue parole fossero vere, che non mi avrebbe abbandonato, che non stava maledettamente mentendo.
“facciamo colazione? mia madre non è a casa tanto”
domandai poi ritornando a godermi quella situazione senza pensare alle conseguenze, seppur non fosse affatto da me comportarmi in quel modo.
“d'accordo, ci sto”
rispose lui sferrando due leggere pacche sul mio fondoschiena, esortandomi ad alzarmi insieme a lui.
io rimasi sdraiato ancora, in realtà, ed ammirai la sua schiena, le sue spalle larghe ed i segni che su di essa avevo lasciato.
decisi quindi di alzarmi per abbracciarlo da dietro, lasciando un dolce bacio sul suo collo caldo che lo fece sorridere, specialmente perché dovetti mettermi in punta di piedi e questo lui lo percepì.
si girò per guardarmi ed io avvertii le gote dipingersi nuovamente di rosso.
osservai come i suoi occhi stessero guardando dei punti precisi che io sapevo a cosa corrispondessero.
si avvicinò poi e mi abbracciò, tenendomi stretto a sé, facendomi sentire una persona orribile per aver dubitato per la sua risposta che io non credetti fosse effettivamente sincera.“Sunoo, il tuo corpo è meraviglioso. Vorrei tanto farti capire quanto tu conti per me, quanto tu sia importante, quanto per me tu abbia rivoluzionato la primavera. Vorrei farti tante domande sul perché hai quei tagli, ieri notte non te l'ho chiesto, e non voglio che tu mi risponda adesso, perché non voglio metterti fretta, ma sappi che io voglio sapere la tua storia”
le sue parole sussurrate insieme a quel piccolo ballo lento simile ad un dondolìo che cominciammo a fare, l'uno attaccato all'altro, mi fecero scoppiare a piangere.
piangevo lacrime mai piante prima, era felicità, pura e semplice felicità, colei che io avevo cercato per tutto quel tempo e che non sapevo ancora gestire se non in quel modo.
dopo qualche minuto passato ancora in quel modo, mi tranquillizzai e decidemmo di scendere in cucina a fare colazione, coperti soltanto dall'intimo ed io dalla sua maglietta.
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first love/late spring - sunki
Fanfictionl'arrivo della primavera turbava da tempo l'animo inquieto di Niki che, come ogni anno, aveva tenuto mentalmente conto di quanto tempo mancasse a quella stagione da lui sempre odiata. Il suo carattere schivo e quasi freddo lo rinchiudeva in una gabb...