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26 Febbraio
Niki's Pov

il tempo continuava a passare ed io ero sempre più convinto che il mio vuoto interiore si stesse facendo sempre più profondo, provocando solchi irreparabili nel mio stato d'animo irrequieto. Ero in casa a studiare letteratura, avevo trascorso già gran parte del mio pomeriggio a studiare tre materie, ero finalmente arrivato all'ultimo esercizio quando, improvvisamente, arrivò una telefonata da parte di Jaeyun e, così, dopo aver lasciato il telefono squillare per qualche secondo solo per il gusto di immaginare il maggiore dannarsi perché non riceveva risposta, decisi di prendere il telefono ed accettare la mia sorte.

J: hallelujah, pensavo fossi morto
N: ci spero sempre, ma purtroppo nemmeno oggi è successo
J: aaah, lo ripeti almeno cinquanta volte al giorno...stasera accantona i tuoi istinti suicidi alla Giovane Werther ed usciamo, non accetto un no come risposta.
N:aish...ma dove mi devi trascinare? è letteralmente mercoledì, in mezzo alla settimana non esce mai nessuno, finiremo per ubriacarci nella solitudine come sempre
J:blablaba, quante lamentele, stasera esce con noi anche Jay ed altri due sue amici, non ho ben capito chi siano, ha detto che sono persone a posto; e poi a te cosa importa di chi c'è o non c'è in giro, l'importante è stare in compagnia a divertirci
N:va bene, tanto quando ti impunti non ti si può dire di no, a che ora ci vediamo?
J: in realtà sto passando a prenderti insieme ad Heesung e Sunghoon esattamente ora, quindi muovi quel culo e preparati velocemente
N:...io stavo stud-

non finii di parlare che il mio amico mi aveva già simpaticamente attaccato il telefono in faccia.
nel corso degli anni avevano affinato una tecnica infallibile per farmi uscire, semplicemente non mi davano modo di controbattere o poter rifiutare, perché erano capaci di presentarsi sotto casa mia e rimanere lì ore, fino al portarmi all'esasperazione che mi portava allo sbottare a ridere costringendomi ad uscire. In realtà stare in loro compagnia mi piaceva, come mi piaceva uscire. Non ero il tipo che rimaneva per troppo tempo in casa, trovavo sempre una scusa buona per fuggire, che fosse per andare a danza o per comprare delle gomme da masticare ad un qualche bar.
In casa mia non c'era mai nessuno, i miei genitori erano sempre indaffarati nei loro affari col lavoro, ed io rimanevo solo con me stesso, ed i momenti in cui loro tornavano, erano i momenti in cui io fuggivo. Si era creato un apparente equilibrio in cui ci incontravamo soltanto per cena, quando capitava, o occasionalmente di mattina.
Decisi dunque di lasciare i libri lì com'erano, dimenticandomi totalmente di quel maledetto esercizio di letteratura, ed andai verso l'armadio, prendendo un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia ed un maglioncino grigio a collo alto.
Una volta finito di vestirmi mi specchiai per qualche secondo, andando poi nel bagno adiacente alla mia camera da letto, dove terminai di prepararmi e sistemai i capelli nella maniera più decente possibile. Notai con piacere che stavano crescendo, e stranamente mi trovavo piacevole quella sera, a differenza di tutte quelle giornate in cui il solo guardare me stesso mi dava ai nervi.
Tornai poi in camera mia per prendere il portafogli, il telefono, i miei anelli che misi subito alle dita, e scesi al piano di sotto, mettendo un paio di scarpe molto simili alle dottor Martens, però da uomo, ed infine il giacchetto.
Uscii finalmente dalla mia abitazione prendendo velocemente le chiavi di casa con cui chiusi la porta poco dopo, avvertendo una piacevole brezza fresca e leggera, in cui l'inverno sembrava sempre più lontano, e questo mi rattristava. I miei amici erano già ad aspettarmi nella macchina del maggiore fra noi, ovvero Heesung.
Io avevo diciotto anni, ero un anno più piccolo rispetto a Jaeyun e Sunghoon, e due anni più piccolo rispetto ad Heesung. Andavamo in classe insieme poiché io ero entrato a scuola un anno prima essendo nato a Gennaio, invece il maggiore fra noi era stato bocciato in primo superiore. Heesung non era il tipo di persona che non si impegnava nello studio o cose simili, in realtà era molto bravo ed aveva un ottima media, il motivo del suo essere indietro di un anno era a causa di alcuni maltrattamenti da parte dei professori nella sua vecchia scuola. Jaeyun e Sunghoon portavano fra loro un solo mese di differenza, che portava il primo ad essere il più grande fra i due inseparabili migliori amici.

“mi state rapendo per portarmi in qualche luogo oscuro?”

domandai ridacchiando mentre salivo in macchina, mettendomi seduto accanto a Sunghoon che era intento nel sistemare il laccio del cappuccio della sua felpa che, a quanto pareva, aveva involontariamente fatto entrare all'interno del tessuto, non riuscendo più a recuperarne un'estremità.
quella mia domanda fece ridere tutti i tre ragazzi che, dopo avermi salutato calorosamente come erano soliti fare, cominciarono a parlottare dei piani per la serata.

“Dobbiamo andare in un bar che si trova praticamente dietro l'università accanto alla nostra scuola” cercò di spiegare Sunghoon, ormai arresosi nel tentativo di estrarre l'estremità di quel dannato laccio.
“credo di aver capito, Jay ci aspetta lì giusto?” chiese poi Heesung che incominciò a guidare con una canzone a basso volume di sottofondo, concentrandosi attentamente sulla strada.
“sì, ha detto che ci sta aspettando fuori insieme ai suoi due amici” rispose ancora il ragazzo affianco a me.
cominciai a domandarmi chi fossero quei due tizi a me ancora sconosciuti, così diedi voce ai miei pensieri in modo del tutto tranquillo, chiedendo più informazioni.
“sapete per caso chi sono quei due?”
“mah...non ho ben capito sinceramente, ma dal tono di voce con cui mi ha parlato di uno dei due ho compreso che c'è qualcosa sotto” spiegò Jake mentre guardava fuori dal finestrino in modo assorto, osservando la strada che scorreva velocemente al di fuori della macchina.
“ovvero?” chiesi allora io curioso di sapere cosa intendesse con la sua ultima frase.
“ha usato un tono di voce pacato rispetto al solito, ed ultimamente sparisce spesso per ore ed ore specialmente il pomeriggio, credo si stia frequentando con questo ragazzo” rispose poi ridacchiando contento.
io annuii in segno di aver compreso, cominciando a riflettere su chi potesse essere.

first love/late spring - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora