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Niki's Pov
di certo non mi aspettavo che lo avrei visto davanti a me, in quel momento, in quel posto, con quelle persone.
la mia mente non riusciva a processare quale collegamento potessero avere con Jay, o almeno, all'inizio mi domandai se quello fosse il ragazzo con la quale c'era probabilmente qualcosa.
mi domandai il perché di tutta quella curiosità, in fondo, non conoscevo nulla di lui, se non la sua bellezza.
la sua pelle non aveva la minima imperfezione, e quel suo essere così pallido faceva risaltare ancora di più il colore delle sue labbra.
cominciai a diventare nervoso improvvisamente, non che fosse una cosa rara, ma era raro che accadesse se conoscevo qualcuno di nuovo.
quando sentii il suo nome, esso si impresse nella mia mente come un marchio a fuoco, promisi a me stesso che non lo avrei dimenticato per qualche strana ragione.
non ero solito al conoscere persone nuove, ma più di tutto non ero solito incuriosirmi.
Nella mia opaca e torbida solitudine credevo di essere felice, non sapendo neppure cosa fosse la felicità.
vivevo solo per esistere, tutto sembrava meccanico e sempre uguale, ogni giorno mi svegliavo alla stessa ora, con un oblio di silenzio che mi risucchiava le viscere e l'anima tutta.
il grigiore del cielo mi faceva sentire a mio agio, così come le giornate piovose. Riflettevano il mio stato d'animo, la mia natura.
non mi interessava di chi mi era intorno quando mi ritrovavo fra tutte quelle persone che, parallelamente a me, vivevano una vita totalmente diversa dalla mia.
non mi rendevo conto dello scorrere del tempo, tutto sembrava un blocco uniforme ed insormontabile che, pian piano, si sgretolava senza che neppure me ne rendessi conto.
Ma di quel ragazzo, per qualche assurdo motivo, mi interessava conoscerne la personalità.
per la prima volta cominciai ad immaginare come potesse essere la vita di qualcuno oltre a me ed i miei amici.
Dopo qualche momento speso ad aspettare che Jay e Jaeyun finissero le loro sigarette chiacchierando fra noi, entrammo e ci sedemmo ad un tavolo.
io ero seduto tra Heesung e Sunghoon che, accanto a sé, aveva Jaeyun come al solito del resto. Davanti a me sedevano invece Jay ed i due ragazzi.
Cominciammo a parlare del più e del meno e gettai qualche fugace occhiata al ragazzo dai capelli color caramella proprio come le sue gote, che avevano assunto quel colore data la sua timidezza. notai che non aveva ancora proferito parola, se non qualche piccola risposta breve e qualche cenno col capo, parlando solo per ordinare una coca-cola con ghiaccio, mentre io avevo optato per una birra come quasi tutto il resto dei ragazzi a quel tavolo.

“allora, raccontateci qualcosa di voi, e come conoscete Jay ad esempio” propose subito Heesung, rivolgendosi a Jungwon, seduto accanto al maggiore dai capelli biondi che, sentendo la seconda frase, deglutì appena bevendo un sorso di birra, cercando di rimanere tranquillo.
quel comportamento parve vago specialmente perché non era solito essere una persona riservata, anzi, solitamente raccontava le sue esperienze di vita, dalle più belle alle più catastrofiche, spesso facendo ridere a crepapelle tutti, specialmente perché aveva vissuto molti di quei momenti con Jaeyun. Nel raccontare storie erano un duo formidabile e questo lo sapevamo entrambi.
tuttavia il non averci parlato di quel Jungwon, parve abbastanza strano a tutti noi.

“io sono Jungwon, ho diciassette anni e frequento il liceo di scienze umane...Jay l'ho conosciuto in un supermercato in realtà” spiegò ridacchiando alla fine della frase, provocando una risata divertita nel resto delle persone al tavolo, ricevendo sguardi curiosi ed assetati di sapere ancora di più.
Quel ragazzo era solare, aveva degli occhi accesi ed un sorriso contagioso, lui e Jay sembravano uno l'opposto dell'altro, ma forse avevano più cose in comune di quanto si potesse immaginare.
“stavo cercando dei noodles ed in quel reparto ho notato Jungwon che tentava di prendere un pacchetto fin troppo alto per lui, così ho trattenuto una risata e mi sono avvicinato a lui, prendendo ciò che gli serviva. Da lì abbiamo cominciato a parlare”
finì di spiegare il biondo con un sorriso che sembrava essere così spontaneo da non poter mandarlo via.

“e tu invece?” decisi di domandare io a quel punto dopo aver bevuto un profondo sorso di birra.
spesso i nostri sguardi si erano scontrati durante la loro spiegazione, ed ogni volta che accadeva sembrava sorpreso, portando lo sguardo altrove, fingendo di interessarsi agli arredi interni del locale.
quando posi quella domanda Sunoo mi guardò dritto negli occhi e, dopo essersi schiarito la voce, si decise a parlare.
“io ho sedici anni, io e Jungwon siamo in classe insieme, siamo migliori amici da quando andavamo alle medie” rispose con un tono di voce più deciso di quanto aspettassi, prendendomi quasi alla sprovvista.
la sua postura con le spalle leggermente strette e chiuse in sé descrivevano decisamente una personalità introversa, invece il suo tono di voce diceva tutt'altro.
“sei il più piccolo quindi...deduco che sarai quello schiavizzato” intervenne Jake con quella battuta che a noi altri sembrò squallida anche se lievemente divertente, mente causò una risata nel minore.
Era la prima volta che lo vedevo ridere, il suo sorriso rese il suo viso illuminato. Il gesto della sua mano che quasi automaticamente arrivò a coprirsi la bocca sembrò estremamente cute e dolce. Non avevo mai pensato cotali cose di qualcuno, e non sapevo il perché, ma la sua risata provocò un sorriso sul mio volto.

first love/late spring - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora