𝑫𝒐𝒗𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐

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Castiel pov:
<< Svegliatevi Castiel dobbiamo fare quel colpo, quindi alzati invece di dormire>> mi disse un ragazzo, io aprì gli occhi e lo fulminai male, odiavo la gente che mi parlava presto la mattina, per me erano bestie di satana.
Mi alzai con molta fatica, fuori faceva freddo, l'inverno si stava facendo sentire e io non avevo ancora rubato un cappotto, guanti e cappello, mi dovevo sbrigare se non volevo congelare per il freddo << Allora ti muovi Castiel, abbiamo i minuti contati per questo colpo>> mi disse un altro ragazzo prendendo un martello, avevamo deciso di derubare la persona più potete del mondo, la signora April De La Rose, avevamo studiato questo colpo per 2 mesi, il piano era semplice, dovevamo entrare dentro la sua azienda dato che oggi era aperto al pubblico, quindi ci saranno molte distrazioni e noi questo lo sfrutteremo per entrare dentro l'ascensore e arrivare fino al centesimo piano, la dimora della signorina De La Rose, ovviamente non entreremo a caso, alle due lei terrà un discorso e il suo ufficio sarà libero, l'unica pecca erano le guardie, quindi uno di noi avrebbe fatto l'esca, il tempo di scendere giù dalle scale di fretta ci saranno voluti 20 minuti ma le guardie sicuramente avrebbero avvertito tutti e l'ascensore per salire al centesimo pino ci avrebbe messo 7 minuti tra scendere e salire, quindi avremmo avuto esattamente circa 5 minuti per rubare il più possibile. Eravamo un gruppo di 5 ragazzi, ci vestimmo tutti con la miglior roba e ci avviammo verso il grattacielo, c'era un sacco di gente, tra influencer, manager e neo-laureati di Business, tutti pronti ad ascoltare i discorsi della signorina, noi invece eravamo fissi sul nostro piano.
Entrammo dentro l'edificio in modo naturale, guardammo alcuni poster, mangiammo un po' di stuzzichini senza strafogare, perché si sa la vita di strada è abbastanza complicata e non sempre si mangia quando si vuole, dopo qualche ora notammo che erano quasi le due, tre di noi presero l'ascensore mentre gli altri due stavano al piano di terra per controllare la situazione, appena arrivammo al centesimo piano corremmo dietro ad un angolo per nasconderci e vedemmo la signora uscire dal suo studio << okay ragazzi ci siamo, è da una vita che programmiamo questo colpo, non voglio cazzate, cercate di prendere più roba possibile>> disse il capo della nostra banda, io e lui non andavamo molto d'accordo, avevamo due modi diversi di vedere le cose e poi credevo che lui prendesse sempre un po' di più della sua parte, ma non potevo lamentarmi perché grazie a lui che ho imparato l'arte del rubare, mi ha accolto quando ero per strada da poche ore, i miei genitori mi avevano cacciato perché avevo deciso di non andare all'università e poi perché avevano scoperto che nella mia vecchia scuola spacciavo.
In ogni caso appena la signora se ne andò, il ragazzo accanto a me si avvicinò cautamente verso la guardia << ehi ragazzo credo che sei nel posto sbagliato. La conferenza è al piano 24>> disse il tipo << oh mi scusi, senta avrebbe 50€ da cambiarmi almeno, poi giuro che me ne vado>> la guardia annuì fece per tirare fuori il portafoglio e il mio compare le lo rubo e corse via per le scale, come avevamo previsto la guardia lo insegui insultandolo, io e il capo della nostra banda corremmo dentro l'ufficio e prendemmo tutto quello che pensavamo fosse di valore << prendi il più possibile abbiamo solo 3 minuti ancora>> io cercai di prendere il più possibile quando vidi una collana con inciso un diamante, lo presi e me lo misi in tasca, di sicuro il prezzo era di qualche milione e venduto all'asta saliva << CORRI>> mi disse una voce, io corsi e notai 4 guardie uscire dall'ascensore, noi ci dirigemmo giù per le scale saltando 4-5 gradini ogni volta, ma di certo non potevamo scappare dall'entrata così decidemmo di andare fino all'ultimo piano il Garage è per nostra fortuna ci arrivammo << Castiel dammi la roba, ci separiamo, io vado a sinistra e tu a destra, mi copri, tanto sei bravo a scappare>> io lo guardai male, tentennando un po' per poi dargli la mia sacca con la roba ma non gli diedi la collana, così tanto per essere sicuro, appena uscì dal garage corsi verso una direzione a caso e vidi che quelli mi stavano inseguendo, per fortuna ero bravo a fare parkur quindi sali sui tetti facendo acrobazie.
Appena li vidi lontano decisi di riposarmi non avevo più fiato, sicuramente ero almeno un'ora e mezza di distanza da dove ero partito, mi sentivo il cuore accelerare dovevo riposare, sarei ritornato in tarda serata, controllai per un'ultima volta di averli seminati e dopo aver controllato camminai lungo vicolo con molta calma, morivo di freddo, dopo avrei rubato un cappotto pensai nella mia testa e mentre camminavo mi senti arrivare un ciaffone che mi fece cadere per terra facendomi perdere i sensi.

𝑺𝒊 𝑴𝒆𝒈𝒆𝒓𝒂 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora