Castiel pov:
Le ultime settimane le ho passate prevalentemente in stanza della Megera e potevo far ben poco se non giocare al solitario per conto mio, Zafira e Ben stavano poco con me dato che dovevano sempre lavorare o sennò passavano il loro tempo nella stanza dei sottomessi adulti, lasciandomi solo e il mio passatempo erano diventate le carte, non avevo ancora il permesso di muovermi per la casa come mi pareva e in più lei mi legava sempre al letto.
Qualche minuto più tardi la porta si aprì, era Diana, si avvicinò lentamente e mi tolse il guinzaglio ma non il collare << vieni con me, tranquillo me l'ha ordinato la Megera>> lo disse con un tono privo di emozioni e si incamminò verso la porta, io la segui dietro con testa bassa << dove mi porti?>> chiesi, ma non ricevetti nessuna risposta, anzi aumentò il passo, quella ragazza era strana, mi portò fino alla stanza dei sottomessi Adulti e appena entrai vidi che c'erano Ben e Zafira che vennero incontro a me << ma guarda un po' chi si vede, sei dei nostri oggi vedo>> disse Zafira, non feci in tempo a rispondere che il ragazzo con il sopracciglio prese parola << prima mi fai un pompino e se mi soddisfi abbastanza ti lascio andare, sennò me lo rifai>> scossi la mia testa leggermente, cosa avevo appena sentito, Zafira sbuffò e si girò verso il ragazzo << Max non te lo può fare Ben, ieri mi hai distrutta>> il ragazzo non se ne curò delle sue parole e davanti a tutti si tolse il suo membro allargando le gambe, per quanto fui sorpreso la cosa che mi sorprendeva ancor di più era come tutti non mossero un singolo muscolo, era come se tutto questo fosse normale, ma lo stesso distolsi lo sguardo non avevo voglia di assistere a una scena nel genere.
<< Quindi lui sarebbe il nuovo arrivato, sei carino lo sai>> venne davanti a me un ragazzo abbastanza alto, capelli ricci e un'andatura da lottatore di Sumo, manco fosse poi così grosso e forse era poco più grande di me<< Giù le mani Dexer lui non si tocca........almeno per ora, quindi tieni le tue mani e il tuo amichetto lontano da lui>> borbottò Diana, il ragazzo mi fissò ancora per poi mettere un dito sul mio mento in modo che lo guardassi << peccato, saresti stato una buona putrella>> all'ultima parola che senti mi sali una rabbia interna e lo assali buttandolo per terra, tirandogli alcuni pugni forti, ma chi cazzo si credeva di essere questo e parlarmi in questo modo << Castiel, lascialo stare ora>> disse Diana allottandomi da lui, mentre un altro ragazzo, tatuato, alto e con i capelli corti, prese Dexer e lo spinse contro il muro << QUELLA TESTA DI CAZZO MI HA ASSALITO MERDA>> urlò il ragazzo << se mi dai della puttanella mi pare il minimo, NON SONO FROCIO COME TE>> ricevetti uno schiaffo forte da Diana e con la forza mi spinse in una stanza << tu muoviti e ti assicuro che ti farò un sacco male>> disse per poi sbattere la porta e andarsene.Diana pov:
Questa non ci voleva, ma Dexer non può mai tenere la bocca chiusa? Ora mi tocca gestire un casino a modo mio << LASCIAMI STARE VALERIAN, VOGLIO FARLO FUORI>> urlò ancora, al che io mi misi davanti a lui e lo fissai a lungo severamente, Dexer si calmo alla vista del mio sguardo e si mise a fissarmi pure lui << Dammi la tua cintura>> lui fece una piccola risata << stai scherzando? Dai Diana sai benissimo che non è colpa mia>> non dissi nulla e tesi la mano aspettando che mi disse la sua cintura al che Dexer si rassegnò e lentamente si sgancio la sua cintura e me la diede, per poi abbassarsi i pantaloni e le mutande e stendersi sul divano, odiavo fare queste cose, ma il signorino aveva sbagliato gli avevo avvertiti tutti che con Castiel era meglio non fare le nostre solite battutine e come sempre qualcuno non fa mai le cose come le voglio io << saranno cinquanta colpi>> dissi ma non ricevetti nessuna risposta, aspettai che ci fosse silenzio è l'unica cosa che si poteva udire dovevano essere i respiri e quando fu così diedi il primo colpo, Dexer si trattenne da tirare un urlo e batte la mano sul divano un paio di volte "esagerato" pensai, manco fossi andata così forte, aspettai chi si calmasse di nuovo e diedi il prossimo colpo e un altro e un altro ancora e continuai con un ritmo lento ma colpi forte, al trentacinquesimo colpo abbasso il suo orgoglio e iniziò a singhiozzare come un bambino << basta, ho capito non lo faccio più>> urlò << Valerian, Alexia tenetemelo fermo grazie>> non avevo sbatti di fare la guerra con lui. Valerian gli blocco le gambe mentre Alexia le mani e quando lo bloccarono per bene continuai con i colpi, colpivo sempre lo stesso punto e infatti si poteva notare benissimo le strisce che si stavano creando << gli ultimi dieci colpi saranno veloci e forti, ci siamo capiti?>> lui annuì ma gli diedi un altro colpo << Si Diana, ci siamo capiti>> posai la cintura sul suo culo e aspettai un po', l'attesa è una di quelle cose che metteva più ansia ad uno che veniva punito, la Megera amava farmelo sempre.
Passarono ben dieci minuti e senza avvisare o dire nulla diedi gli ultimi dieci colpi a Dexer che urlò in preda al panico, al termine della mia punizione lui ansimava come se l'avessi punito per venti minuti di fila senza mai fermarmi, quel ragazzo era drammatico << Dexer vai a pulire il bagnino, poi la stanza e si è la tua punizione>> dissi per poi avviarmi verso la stanza di Castiel.
Appena entrai vidi lui seduto sul mio letto che stava giocando con i miei braccialetti, appena mi vide li misi subito apposto e venne verso di me << è colpa sua, ha iniziato lui e >> li feci segno di zittirsi, era meglio se non peggiorasse la situazione.
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Spazio autore:
Buonasera a tutti, ecco il capitolo, spero che vi piaccia, sopratutto molti di voi mi hanno chiesto quando aggiorno, purtroppo non ho dei giorni che aggiorno, però normalmente aggiorno tra i 3-5 giorni e se avete voglia di parlare o consigliarmi qualcosa, mi potete tranquillamente scrivere anche nella chat privata.
E nulla commentate e mettete le stelline
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𝑺𝒊 𝑴𝒆𝒈𝒆𝒓𝒂
RandomCastiel è un ragazzo che ha 15 anni è stato buttato fuori di casa perché i suoi genitori hanno scoperto che spacciava. Un giorno decide con altri ragazzi di rubare dentro l'ufficio della donna più potente al mondo, ma ahimè il colpo andrà a finire...