Megera ( April) pov:
<< sveglia piccoletto, non puoi dormire tutto il giorno è ora di uscire>> dissi ma quello dormiva ancora, al che gli diedi qualche pizzicotto per svegliarlo quando vidi i suoi occhietti svegliarsi, sorrisi felice, ero incantata dai suoi occhi e dai quei capelli riccioli d'oro, era talmente bello che non me la sentivo ancora di trattarlo come gli altri o di fargli fare le cose che fanno gli altri, non tutte solo in parte, quindi per ora era meglio trattarlo più come un little che come un sottomesso.
Lo tolsi dalla gabbia e li misi il corsetto, stava così bene, dovevo comprarne altri di colori diversi il nero stava venendo quasi a noia << Megera non respiro, non lo stringa per favore>> mi chiese, io lo guardai e scossi la testa, tra qualche settimana si sarebbe abituato, poco dopo lo misi sul letto e presi dal cassetto il suo biberon e le lo misi in bocca, dalla sua faccia potevo notare che non fosse per niente contento anzi sembrava schifato << osa sputarmelo addosso e il tuo culo lo risente>> al che alla mia minaccia si sforzò a berlo, quando ebbi finito guardai l'orario, avevo ancora due ore all'appuntamento, presi il computer e mi misi sul letto a lavorare mentre Castiel invece notai che si stava stirando tutto.
Qualche minuto più tardi senti la porta aprirsi erano Zafira e Ben, loro salirono sul letto per poi avvicinarsi a me << possiamo uscire? Abbiamo finito tutto Megera, per favore?>> posai il computer e li guardai per poi annuire << ma viene con voi anche Castiel ed è compito vostro tenerlo d'occhio>> dissi alzandomi dal letto e feci cenno a tutti e tre di seguirmi, mentre mi seguivano notai con la cosa dell'occhio che Castiel stava cercando di allentarsi il corsetto mi bloccai e lo guardai, lui capi subito << non respiro cazzo, se non vuoi vedermi morto ti consiglio di alleggerirlo>> lo disse con un tono di minaccia, lo presi da un orecchio e lo misi contro il muro, dandogli dieci sculaccioni forti per poi tirargli i capelli verso di me << sai cosa mi dà più fastidio? Quando un sottomesso mi parla in tono di sfida e si rivolge a me in modo scurrile, poi stai tranquillo che se volessi farti fuori userei altri metodi>> ridacchiai tirandogli altre sculacciate, vidi dal suo viso che cercava di trattenersi le lacrime ma tra me che gli tiravo i capelli e le sculacciate era alquanto difficile per lui << per favore basta, le chiedo scusa>> mi disse, al che mi fermai mentre lui si toccava il culo con le lacrime che gli scendevano << dai su ora basta piangere è finito tutto>> li dissi asciugandogli le lacrime, al che dopo mi segui senza problemi.
Li portai sul giardino del retro della casa perché davanti non mi fidavo << bene, fate i bravi e non rompete nulla, verrà Diana o forse qualcun altro a riprendervi a dopo>> dissi per poi andarmeneCastiel pov:
Per quanto mi facesse male il culo finalmente ero libero, non avevo il collare e questo mi permetteva di scappare, ma dovevo capire ancora come, il muro era troppo alto per essere scavalcato e in più dovevo creare un diversivo per togliermi dalle palle Zafira e Ben, perché sicuramente l'avrebbero detto alla Megera.
<< Castiel giochi con noi a palla? Passaggi normali>> mi chiese Zafira, io annuì, almeno avevo il tempo di pensare alla mia fuga, è vero che avevo detto che l'avrei rimandata, ma questo non significa che se dovessi trovare l'opportunità non la colga, giocammo silenziosamente per qualche minuto quando Zafira aprì bocca << Ho sentito ieri parlare la Megera ci sarà una festa tra una settimana a casa nostra>> lo disse con un tono poco contento, non capii il perché << merda, speriamo solo che dobbiamo servire>> disse Ben passando la palla a Zafira << speriamo veramente>> borbottò Zafira passandola a me << non sembrate contenti di questa cosa come mai?>> gli chiesi facendo qualche palleggio con il piede per conto mio << beh devi sapere che quando si parla di feste, vengono tutti gli amici e non della Megera e il 99% delle volte, ci dobbiamo offrire a loro...sessualmente, ovviamente i sottomessi adulti non hanno scampo in quello, la prendono in tutti i sensi nel culo per noi il discorso cambia, o facciamo un piccolo servizietto a loro o serviamo e basta e io spero nell'ultima>> disse Zafira, rimasi alquanto sorpreso non mi sarei fatto toccare da nessuno << tu stai tranquillo che di sicuro la Megera non ti farà fare un cazzo, sei il gioiellino di turno, in più sei arrivato da poco>> disse Ben, feci per risponderli quando lui tirò la palla troppo forte che andò in mezzo ai cespugli << Tranquilli vado a prenderla io ragazzi>> dissi andando tra i cespugli.
Mi buttai dentro i cespugli e cercai la palla, dovevo ammettere che mi stavo facendo male ma nulla di che, finalmente trovai la palla e la presi quando notai una fessura del muro e davanti a me una strada, era la mia occasione per scappare, ma rimasi fermò a fissarla, c'erano tante di quelle cose che volevo scoprire ma preferivo scappare e andarmene via il più lontano possibile, così uscì da quella fessura e corsi più lontano possibile, senza una meta precisa.
Qualche ora più tardi, mi ritrovai in un paesino che non avevo mai visto, era carino, i negozi erano aperti ancora e io morivo di freddo, con quel corsetto rendeva il tutto ancora più freddo, così andai in uno di quei negozi a basso costo e rubai una maglietta a maniche lunghe, mi misi in un angolo mi tolsi il corsetto e misi la maglia, che bello finalmente respiravo, ora però dovevo trovarmi qualcosa da mangiare ma questo per me non era un problema, rubai il portafoglio a qualcuno e per fortuna aveva 200€ in contati, andai in un ristorante cinese e mi ordinai del riso con del pollo e mi misi a mangiarlo su degli scalini per casa.
Si fece buono e dovevo trovare un posto per dormire così decisi di andare in un b&b, venne verso di me un signore vestito tutto elegante e mi guardò << cosa cerchi, ragazzo>> mi chiese, io deglutì e gli dissi che volevo una stanza, lui andò dietro il bancone e ogni tanto guardava me e il computer, per poi farmi un sorriso << si abbiamo una stanza, sono 70€, dormi solo per una notte vero>> io annui, lui prese le chiavi e fece cenno di seguirmi, ero sorpreso che non mi avesse chiesto i documenti ma meglio così ero stanco morto, apri la porta e notai che la stanza era assai piccola e aveva al posto del letto un materasso, mi girai verso di lui << mi aspettavo un letto signore>> dissi, lui fece un sorriso << per un sottomesso è il massimo che possiamo dare>> non feci in tempo a realizzare cosa avesse detto che mi mise un panno che mi copri naso e bocca e caddi per terra e prima di perdere i sensi senti dire << chiama la signorina April De La Rose, ci darà un sacco di soldi>>
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Spazio autore:
Salve scusatemi per questa attesa ma ho avuto da fare e nulla spero che vi piaccia il capitolo.
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𝑺𝒊 𝑴𝒆𝒈𝒆𝒓𝒂
AcakCastiel è un ragazzo che ha 15 anni è stato buttato fuori di casa perché i suoi genitori hanno scoperto che spacciava. Un giorno decide con altri ragazzi di rubare dentro l'ufficio della donna più potente al mondo, ma ahimè il colpo andrà a finire...