Megera ( April) pov:
<< grazie mille per il vostro lavoro, avrete la vostra ricompensa>> dissi per poi buttare giù il telefono, sospirai, avevo abbassato la guardia solo un secondo e lui se l'è svignata, ma me l'avrebbe pagata assai cara questa sua piccola fuga.
Mandai un messaggio a Leo e Lenny di venire con me e entrai dentro la stanza degli altri sottomessi e svegliai Diana, se avesse potuto mi avrebbe mandato a fanculo ma sapeva che sarebbe stato peggio per lei << l'hanno trovato, accendi la macchina>> lei si alzò e comincio a camminare verso il garage come uno zombie si vedeva che l'avevo svegliata da poco, presi il collare e la corda e mi avviai verso la macchina dove Lenny e Leo mi stavano aspettando.
Il viaggio durò mezz'ora, appena arrivammo al B&B vidi il padrone che era fuori con un'altra persona che teneva il ragazzo in braccio << finalmente è arrivata a con lei i soldi>> uscì dalla macchina e guardai il tipo, feci cenno a Diana di prendere la valigetta con i soldi, lei la prese e la diede al signore che iniziò a contarli << Sa, perché non me lo vende il ragazzo? È così carino>> alzai un sopracciglio alla sua richiesta e scossi la testa << mi spiace non è in vendita, ora me lo dia>> li dissi avvicinandomi a lui, il suo scagnozzo me lo diede mentre il suo padrone non faceva altro che fissarlo, lo misi in macchina dentro la gabbia, lo accarezzai per qualche secondo per poi chiudere il cofano e tornare in macchina.
Appena arrivammo a casa ordinai a Lenny e Leo di portarlo in camera, Diana uscì dalla macchina << non potevamo aspettare la mattina Megera, almeno dormivo di più>> sbuffai alla sua richiesta, io prima di diventare ricca mi alzavo alle 3 di notte e lavoravo fino alle 10 della sera e dormivo poche ore << invece di lamentarti, potresti pulirmi la macchina dato che è sporca>> ribattei, lei alle mie parole fece una smorfia, si vedeva che non aveva per niente voglia << io volevo dormire però>> borbottò lei, certe volte si comportava come una bambina << facciamo così, se pulisci la macchina avrai la giornata libera va bene?>> alle mie parole sorrise e annuì velocemente << ah le volevo dire che il carico d'armi è arrivato a destinazione>> disse, finalmente una bella notizia.Castiel pov:
Ormai avere il mal di testa era diventato quasi normale per me, piano piano cominciai a riprendere la circolazione del mio corpo, provai ad alzarmi ma sbattei contro qualcosa di duro, mi guardai attorno e riconobbi subito dov'ero, ero fottuto letteralmente, però mi chiedevo come fossi arrivato qua.
Qualche minuto più tardi senti la porta aprirsi e un rumore di tacco venire verso di me, era la Megera, aveva uno sguardo serio e incazzato << io con te non posso mai abbassare la guardia eh>> disse aprendo la gabbia, io cercai di farmi piccolo in un angolo ma con scarsi risultati, mi mise sul letto e mi legò ad esso e vidi che dal cassetto prese un Paddle piccolo di legno, deglutì << pensavi di scappare a me? Per fortuna ho tanti amici, quindi anche se non hai ancora il gps so sempre dove sei...in qualche modo>> disse, deglutì nel mentre lei mi mise a pancia in giù e le gambe a 90 << ora cerca di non muoverti>> mi disse dandomi il primo colpo con il Paddle, diedi un urlo e inarcai la schiena ma la Megera mi ributto di nuovo sul letto e subito dopo mi arrivarono altri colpi per natica, mi strinsi al letto più che potevo e siccome non riuscivo più a resistere mi rigirai al che la Megera mi sbottono i pantaloni e mi abbassò pure le mutande, prese il membro e lo alzò dando cinque colpi sulle mie palle << girati un'altra volta e giuro che te le rompo>> disse rigirandomi e iniziò a colpirmi, più forte di prima, cercavo di trattenermi ma era inutile, dopo qualche secondo abbassai il mio orgoglio e scoppiai a piangere come un bambino, ma la Megera era come se avesse dei tappi all'orecchio.
I colpi durarono per almeno mezz'ora, ormai avevo finito le lacrime e la voce era come se non esistesse più, ormai avevo perso le mie forze, guardai la Megera che riposò il Paddle e mi prese in braccio e mi portò da un'altra stanza, appena apri la stanza venne una vampata di fredda << te ne stai in questa stanza per tutta la giornata, ti vengo a prendere domani, magari ti darà una bella rinfrescata sul tuo comportamento>> disse appoggiandomi per terra, mi feci piccolo come una chioccola per riscaldarmi.Diana pov:
La Megera entrò nella sua stanza mentre io ero sul suo letto ad aspettarla, lei appena mi notò si tolse i gioielli << hai già fatto quello che ti ho detto? Pensavo fossi a letto>> mi disse, io non le dissi nulla, lei si tolse i vestiti e venne verso di me gattonando, venne sopra di me baciandomi << che pensi di fare con Castiel ora?>> le chiesi incuriosita, mi accarezzò la guancia e mi diede qualche bacio sulla fronte << per ora devo educarlo, questa volta ho avuto fortuna che qualcuno lo ha riconosciuto, quindi come ho già detto, ti occuperai tu insieme a Max e Alexia di quella cosa>> feci una smorfia, avrei preferito passare il mio tempo a casa piuttosto che occuparmi che il traffico di Armi svolga a buon punto, ma se non l'avessi fatto la Megera avrebbe perso tutti i suoi soldi dato che la sua ricchezza dipende da quello << e in più voglio trattarlo un po' come da Little non come quelli del ddlg ma un misto è troppo bello e tenero, non voglio che qualcuno lo tocchi in modo esagerato, hai capito?>> aggiunse, io annuì alle sue parole per poi rigirarmi e salire sopra di lei, mi tolsi la mia maglietta e iniziai a baciarle il collo finché la cosa non diventò sempre più sensuale.
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Spazio autore:
Ecco a voi un altro capitolo, giuro che ci sarà una scena tra la Megera e Diana ma per ora volevo concentrarmi su altro.
E nulla spero che vi piaccia commentate e mettete like.
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𝑺𝒊 𝑴𝒆𝒈𝒆𝒓𝒂
RandomCastiel è un ragazzo che ha 15 anni è stato buttato fuori di casa perché i suoi genitori hanno scoperto che spacciava. Un giorno decide con altri ragazzi di rubare dentro l'ufficio della donna più potente al mondo, ma ahimè il colpo andrà a finire...