Capitolo 4

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<<Come ha detto?>> domando incredula.

<<Hai sentito bene>> ribatte lui.

<<Non credo>> lo punzecchio io.

<<Non lo ripeterò un'altra volta>> continua lui.

<<D'accordo, accetto le sue scuse>> si avvicina a me e mi sorpassa aprendomi la portiera e facendomi cenno di entrare. Gli sorrido a malapena ed entro in auto. Lui chiude lo sportello e sale al posto del guidatore. Quest'auto è mozzafiato. Deve costare un mucchio di soldi!

<<L'indirizzo è->>

<<6136 S Drexel Ave>> come fa a conoscere il mio indirizzo di casa...

<<Come lo sa?>> domando incredula.

<<Il curriculum>> ah già è vero.

<<Che memoria!>> esclamo guardandolo per qualche secondo. Quanto è bello! È così affascinante, il suo profilo è a dir poco perfetto! Non riesco a smettere di fissarlo. Non è che mi piace, ovviamente. Ma oggettivamente parlando è un uomo stupendo.

<<Ho visto che Emma si è affezionata molto a lei>> dice con lo sguardo fisso sulla strada.

<<Si, è una bambina adorabile, mi ha conquistata>> rispondo sorridendo al pensiero del suo abbraccio questa mattina.

<<È l'effetto Emma>> rido seguita da un sorriso dell'uomo affianco a me. E posso dire che dovrebbe farlo molto più spesso.

<<Lo sa che non fa altro che parlare di lei? Prova una forte stima nei suoi confronti>> rivelo io girandomi dalla sua parte.

<<Non credo di meritarmela, vorrei darle molto di più, vorrei passare molto più tempo insieme a lei, ma a causa del mio lavoro non posso occuparmene come dovrei>> conclude con tono malinconico. Ci deve soffrire davvero tanto.

<<Mi dispiace davvero tanto>> sussurro io abbassando lo sguardo.

<<Non è colpa sua, ho deciso io di continuare a dirigere una multinazionale dopo l'arrivo di mia figlia, voglio che abbia il futuro brillante che merita>>

<<Sono sicura che gliene sarà riconoscente>> l'auto si ferma davanti al mio palazzo. Mi giro verso di lui ed incrocio il suo sguardo <<grazie mille>> gli dico prima di aprire la porta. Lui fa un cenno con la testa e aspetta che io apra il portone. Lui abbassa il finestrino e mi guarda.

<<Allora a domattina>> dice lui.

<<A domani>> ribatto io.

Wow. Che serata!

* * *

Questa mattina non l'ho incontrato a casa per fortuna, ho preparato velocemente Emma e siamo uscite per dirigerci a scuola.

Dopo ben sette ore di università e due carote come pasto ho finalmente terminato il mio orario in questo posto. Ora mi tocca solo aspettare Alan e andare a prendere la piccola a scuola. In pochi minuti sono già in auto diretta alla Chicago Preschool Academy, una delle scuola d'infanzia più prestigiose dello stato federale. Ovviamente sempre il meglio per la piccola Foster.

<<Signorina Young, il signor Foster mi ha detto di informarla che questa sera porterà sua figlia e lei a cena fuori insieme a dei suoi clienti, Brandon ed Alice Clayton, insieme a loro figlio Martin. Alla Foster Enterprises troverà il suo cambio e quello della signorina Foster>> oh, una cena. E chissà in quale ristorante di lusso in cui mi sentirò a disagio ci porterà. Tutto ciò è estremante imbarazzante.

Mr Boss and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora