È da oramai quaranta minuti che mi trovo, insieme ad Emma, nell'anticamera dell'ufficio della preside. La piccola si trova in braccio a me e stiamo parlando di come si costruiscono le case. È normale alla sua età voler sapere queste cose, ma mi fa tuttavia ridere. Al contrario, provo pena per quella donna tenuta da quasi un'ora fra le grinfie del mio capo. Non augurerei a nessuno il suo sguardo glaciale e la sua voce tuonante. Ho ormai perso il conto di tutte le minacce fatte alla scuola e alla direttrice stessa. Da quello che sono riuscita a sentire da dietro la porta, saranno convocati i genitori della bambina, e le maestre presteranno maggiore attenzione alle dinamiche in classe.<<Dopo il muro si costruisce il tetto, e dopo si mettono le finestre e le porte>> la mia spiegazione viene interrotta dall'apertura della porta. Io ed Emma ci alziamo dalla poltrona e aspettiamo i saluti.
<<Allora Emma, ci vediamo domani, d'accordo tesoro?>> lei annuisce alla preside nascondendosi dietro le mie gambe.
<<Emma non vede l'ora di tornare qui, vero amore?>> mi rivolgo a lei abbassandomi e facendola rispondere. La accarezzo e lei mette le sue manine intorno al mio collo. La riprendo in braccio e risponde alla domanda.
<<Ti>>
<<Signora Foster, per qualsiasi problema sa dove trovarmi, a qualsiasi ora del giorno>> "signora Foster"? Cosa significherebbe?
<<Io non->>
<<Mia moglie, sarà lieta di recarsi da lei in caso di necessità>> ma cosa sta dicendo? Mi prende per la vita e io rimango immobile sotto la sua presa. Ci congediamo con una stretta di mano e lasciamo la stanza.
<<Perché lo ha detto?>> gli domando una volta usciti dall'istituto.
<<Se sanno che appartieni a me, ti tratteranno con timore e rispetto>>
<<Appartenere a lei?>> nemmeno per idea. Io sono mia e di nessun altro.
<<Mia moglie apparterebbe a me>> sorride lui beffardo.
<<Poverina>> ridacchio io.
<<Scusa?>>
<<Ci vorrebbe pazienza a stare con un uomo come lei...>>
<<Ha un sottile senso dell'umorismo Young>>
<<Me lo dicono in molti>> mette la bambina sul seggiolino e mi apre la porta per salire. Lo ringrazio e si mette al volante anche lui. Dato che sono già le 12, e io ho saltato lezione all'università, il signor Foster propone di andare a mangiare in un ristorante fuori città. Perché no?
<<Non si tratterà di uno di quei ristoranti stellati con piatti a base di asparagi e gamberi?>>
<<Ha qualcosa di meglio?>> domanda lui sistemandosi i capelli con la mano sinistra.
<<Decisamente si. Lasci che la porti a mangiare la pizza più buona di Chicago!>>
<<In verità oggi dovrei mangiare sole proteine>> ha anche organizzo i suoi pasti? Si può essere più maniacali?!
<<Beh... potrebbe fare uno strappo alla regola>> mi giro dietro domandando ad Emma cosa preferisce fra la pizza e i broccoli. Ovviamente io so che li odia. Proprio come me.
<<Tiii pizza. Io no boio boccoi>> brava la mia piccola! Degna della sua tata.
<<E pizza sia. Mi dia l'indirizzo>> e così faccio quanto richiesto. Lo guardo felice della nostra vittoria, e posso dire che anche lui sta sorridendo.
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Mr Boss and I
RomanceLa brillante e giovane Victoria Young è una ragazza determinata e coraggiosa, indipendente e pronta a laurearsi in medicina alla University of Chicago. Troverà un lavoro part-time come babysitter per uno degli uomini più ricchi della East Coast. And...