Capitolo 54

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Cosa diavolo ci fanno Lenore ed Andrew chiusi a chiave dentro il suo studio? Lui mi fissa pietrificato da dietro la scrivania, lei mi fa passare e chiude la porta alle mie spalle. Mi guarda dall'alto verso il basso con fare superiore. La oltrepasso e mi avvicino ad Andrew. Sono entrambi vestiti e del tutto composti, ma questo non mi tranquillizza affatto.

<<Cosa sta succedendo Andrew? Perché la tua guardia mi impediva di entrare?>> rimango a braccia conserte tremante. Lui guarda Lenore che avanza verso noi due.

<<Avanti Andrew, diglielo>> dirmi cosa? I respiri si affannano e gli occhi si fanno lucidi. Mi faccio forza e stringo le palpebre per non mostrare la mia debolezza.

<<Victoria andiamo a casa>> mi prende delicatamente il braccio ma io mi scanso con prepotenza.

<<Dirmi cosa, Andrew?>> scandisco con fermezza le parole liberandomi dalla sua presa. Lui sembra cadere in preda al panico. Cosa mi sta nascondendo?

<<Ne parliamo insieme a casa, da soli>> pronunciando "soli" posa lo sguardo sulla ex.

<<Se non lo fai tu lo faccio io>> si intromette lei sfidandolo con lo sguardo.

<<Lenore stanne fuori>> ringhia lui.

<<Di cosa si tratta?>> mi riferisco implorante a lei. La vipera prende una cartellina dalla borsa e me la porge.

<<Lenore! Stanne fuori ho detto! Vattene!>> ma prima che possa aggiungere altro afferro la cartellina beige in cartoncino e la apro. Due piccole immagini, uguali a quelle che stringevo io un'ora fa. È incinta. Leggo il referto che conferma le fotografie del feto. Chiudo la cartella che non tarda a riprendersi. Rimango imbambolata incapace di capire quello che sta succedendo intorno a me. Dev'essere uno scherzo, un brutto sogno... Questa non può essere la realtà.

<<Il padre è lui. Sono venuta semplicemente a comunicarglielo>> questo è decisamente uno scherzo, una barzelletta forse. Uno strano gioco del destino. Non è possibile che l'esatto giorno in cui scopro di essere incinta, vengo a sapere che Andrew aspetta un figlio dalla sua ex.
Le lacrime iniziano a scendere senza pietà.

<<Andrew come hai potuto?! Come? Cazzo!>> urlo spintonandolo con tutta la mia forza. Forza che piano piano sta lasciando il mio corpo.

<<Victoria io non ricordo niente di quella notte. Credimi, ti prego>> mi supplica lui cercando di attutire i miei colpi.

<<Cosa non ricordi esattamente? Il momento in cui hai iniziato a spogliarmi? O quando ti sei svegliato nel mio letto, rendendoti conto di aver perso la festa di laurea della tua ragazza?>> lo guardo, lui non dice niente. Quella volta... quell'impegno. Era lei. Scuoto la testa perché non ci credo, non voglio crederci.

<<Tu quella notte eri con lei. L'impegno, l'ora tarda... Non mi hai parlato una settimana, offeso per Thomas, e tu eri con lei!>> cerco di normalizzare i miei respiri ma non riesco. Ora collego tutto... quello sguardo la mattina dopo, quel suo strano comportamento <<Mi fai schifo!>> grido.

<<Ero con lei ma non ho alcun ricordo di averla toccata! Lei stava male e>> cerca di giustificarsi con la voce tremante.

<<Ma per favore Andrew>> lo interrompe Lenore.

<<Taci Lenore! Sto dicendo la verità!>>

<<tu vieni a parlare di verità? Sei un bugiardo Andrew! Non ti voglio più ascoltare>> dico tirandogli un'altro spintone <<Tu eri con lei in uno dei giorni più importanti della mia vita. C'erano tutti ma non tu! Tu, che scopavi con quella di cui non dovevo preoccuparmi!>> continuo a gridare fuori di me. Lui ha gli occhi lucidi. Ma questa volta non mi fa pena, l'unico sentimento che provo per lui è ribrezzo.

Mr Boss and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora