Capitolo 15

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Il suono della sveglia mi fa, ahimè, alzare dal letto. Per fortuna Emma ha dormito tutta la notte, la febbre è perfino scesa. Decido di lasciarla dormire dato che è sabato.
Senza far rumore esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle. Mi volto e vengo abbagliata dal mio capo davanti ai fornelli, intento a preparare del caffè, il tutto in boxer. È la seconda volta che lo vedo a petto nudo. Eccetto le foto al mare presenti su internet. Mi ricorda la mia coscienza. Beh si, è vero, ma in mia difesa posso dire che sono uscite per caso, ho fatto qualche ricerca sul suo lavoro e niente più.

<<Vuoi una foto?>> mi risveglia dai miei pensieri -poco casti- l'uomo davanti a me. È impossibile non soffermarsi sul suo... No Victoria, non azzardarti a pensarlo. Quello no! Devo purificarmi la coscienza.

<<Non lo... cioè, non la stavo mica guardano>> ma come possono uscirmi certe frasi? Stavo davvero per dire "non lo stavo guardando"? Voglio sotterrarmi.

<<Si certo, come no>> mi beffeggia lui. Difficile pensare che stessi contemplando i miei fornelli in acciaio inossidabile?

<<Invece di credersi chi sa chi, perché non si mette qualcosa addosso?>>

<<Vuoi dirmi che non ti piace quello che vedi?>> si avvicina, pericolosamente, a me <<Se vuoi ti mostro anche il resto>> ha appena alluso a quella cosa?! Ma il vero problema è: perché mi sto eccitando e non sono ripugnata da quanto sentito? Ma non mi poteva capitare un capo di sessant'anni, con la pancetta e senza capelli?

<<La smetta signore>> ribadisco.

<<Lo so che ti piaccio. Smettila di negarlo>> controbatte lui.

<<Non è il mio tipo>> ahahaha, si certo!

<<Cosa non ti piace di me? Sentiamo...>> cosa non mi piace di lui? Beh, innanzi tutto è troppo alto per me - ma per favore! Che cavolo di giustificazione è mai questa! - Sh! Non mi interrompere. Poi, proseguendo, non mi piacciono le sue braccia, sono troppo grandi. Basta Victoria! Non ci credi nemmeno tu a queste cavolate! E poi... meglio che mi taccia.

<<Vede signor Foster, io voglio una storia seria, e so che tipo di uomo è lei>> ecco l'ho detto. Non si aspettava una risposta del genere, ma è la verità. Alla fine non ho detto mi piaccia o cose simili. Mi piace? No. Solo un fisicamente. Ma cosa ho appena detto? Sono così confusa! Ho solo negato quello a cui ha sempre illuso, si è così.

<<Tu hai davvero pensato che noi due potessi avere una storia?>> come? Non ho detto propriamente questo <<Io e te potremmo avere solo una grande scopata insieme>> rimango zitta a quelle parole. Avevo ragione su di lui. Ma come osa soltanto rivolgersi con questo gergo verso di me?

<<Mi scusi? Si metta bene in quella testa vuota che si ritrova, che io e lei non potremmo ma finire in uno stesso letto. Mai e poi mai>>

<<Hai ragione...>>

<<Cosa?>> mi ha dato ragione?

<<Tu non sei il mio tipo. Io non esco con ragazze come te...>>

<<"Come me" come?>> io adesso se si azzarda a dire quello che sto pensando lo strangolo <<Lei sta insinuando che non sono abbastanza rilevante in questa società per lei?>> lui annuisce incerto.

<<Non ti offendere, ma io sono abituato a stare con modelle, giornaliste, attrici e presentatrici televisive, non con ragazze comuni come te. La differenza sociale... è abissale. Non sapresti comportarti. Non reggeresti una vita come la mia. Ci ho soltanto provato, come faccio con qualsiasi ragazza che incontro>> la verità? Mi ha ferita. Non lo pensavo un uomo del genere, pensavo fosse montato, ma superficiale e crudele no, perché si, è stato crudele con me in questo momento.
Si è preso gioco di me, ci ha provato come avrebbe fatto con chiunque dotato di apparato riproduttore femminile, e aggiungerei, una faccia da ebete come la mia. Per non parlare delle mie stupide ed errate emozioni quando lo vedo.

Mr Boss and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora