Capitolo 8

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<<E quindi vuoi dire che il professor Richards ti ha chiesto di accompagnarlo alla serata di beneficienza di venerdì? Non ti sembra un po'... come dire, insolito?>> annuisco in accordo con la domanda del mio amico Pat, in effetti lo è, ma non riesco proprio a capire il perché abbia scelto me e perché si comporti in questo modo.

<<Ma poi scusa, non può farsi accompagnare dalla moglie o dalle figlie? Sono anch'esse medici se non sbaglio>> continua Melinda.

<<Io ci vado e inseguito cercherò di avere un atteggiamento più distaccato nei suoi confronti>> concludo io. Ci incamminiamo per i lunghi corridoi della Chicago University quando mi imbatto in una parete con una moltitudine di foto di ex studenti risalenti perfino a cinquant'anni fa, e tra queste c'è la foto del mio sexy capo. Un Andrew Foster che sorride fiero all'obbiettivo della fotocamera. Non aveva la barba ispida che ha ora, pare davvero più giovane, di almeno sei o otto anni massimo. Ma comunque tremendamente bello.

<<Perché ti sei fermata?>> mi domanda la mia amica.

<<C'è la foto del mio capo attaccata a questo muro>> indico con un dito l'immagine con la targhetta dorata del suo nome.

<<Quella bomba sexy di Andrew Foster è il tuo capo? Si come no, e io lavoro per Bred Pitt>> io la guardo divertita.

<<Faccio da babysitter a sua figlia, Emma>> prendo il telefono e le faccio vedere una foto di me e sua figlia al parco. Lei si trova in braccio e io le faccio cenno di salutare il padre che ci stava scattando la foto.

<<Non è vero>> dice fissando incredula la foto.

<<Ti dico che è vero, era quello il colloquio che avevo fatto settimane fa>> la faccia della mia amica mi fissa scettica per poi tirare un urlo di euforia. Inutile dire che tutto il corridoio si è voltato verso di noi, che imbarazzo.

<<Ssssh>> la riprende Pat.

<<Devi raccontarmi tutto, ogni minimo dettaglio amica mia>> mi prende sotto braccio e ci fa incamminare avanti. Non so il perché di tutto questo entusiasmo.

<<Si ma ora dobbiamo andare a lezione>> la liquido io.

<<Stasera vengo a casa tua e mi racconti tutto>> i suoi occhi sono diventati una palla di eccitazione.

<<Meli...>> dico spazientita e divertita allo stesso tempo <<sono a dormire a casa sua questa sera>> altro urlo rompi timpani.

<<Sai già cosa metterti? Hai biancheria in pizzo? Se vuoi te la pre->>

<<Ma cosa stai dicendo! Sei impazzita? Non andrò mica a letto con lui!>> esclamo imbarazzata, solo l'idea di me ed il mio capo a letto insieme mi fa diventare rossa come un pomodoro, cerco di scacciare qualsiasi fantasia creatasi nella mia testa e guardo la mia amica in faccia.

<<Devo stare con la figlia questa notte, lui non sarà a casa>> preciso infine.

<<Io ci andrei a letto con lui>> se ne esce fuori Melinda. È ossessionata.

<<Ma se non lo conosci nemmeno...>> parla Pat.

<<Non ho bisogno di conoscerlo, non lo sapete che è famoso per le sue innumerevoli scappatelle con decine e decine di ragazze diverse, in poche parole è uno da una botta e via. Una modella fotografata in bikini con lui ha ammesso che è un uomo molto ben dotato>> ci rimango un po' male alle sue parole, ma alla fine cosa mi potevo aspettare da un'uomo come lui... con il suo charme è capace di far cadere qualsiasi donna ai suoi piedi, e sicuramente la madre di Emma era una di quelle. Chissà perché avevo pensato... non importa. Ma perché continuo a rimanerci male? Basta, ci rinuncio.

Mr Boss and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora