Non è andata a finire bene questa mattina. Lui non ha risposto alla mia domanda e io me ne sono andata con la speranza che mi corresse dietro. Questo chiaramente non è successo. Andrew Foster non rincorre le ragazze. Diciamo che ho passato il mio pomeriggio in un ristorante sgangherato di Chinatown. Mi sono ingozzata di ravioli ai gamberi e involtini primavera, per non parlare della zuppa di noodles. Sono una discarica, ho rimesso tutto. Per lo stesso problema avuto in montagna, ed altre decine di volte nella mia vita. Cibo ed emozioni negative non vanno d'accordo. Ora sono stanchissima, ho bisogno di sedermi e riposarmi. Peccato Emma non me lo permetta. Chiaramente sono pagata dal mio capo per lavorare, non per dormire o perdere tempo. Dopotutto due ore e vado a casa. Adesso sto giocando con il pongo nel pavimento della camera della piccola. Stiamo facendo della cacchette fucsia, verdi e azzurre. Molto fantasiose. Ma almeno posso stare seduta, senza giramenti di testa. Voi vi starete chiedendo: "apri il frigo e mangia qualcosa?" Ma non è così semplice come può sembrare. Mangiare ora vorrebbe dire vomitare tutto subito dopo. Oramai è fisiologico. Perché il malessere interiore mi fa venire il voltastomaco. È una cosa che non riesco ad evitare. E fidatevi, ho provato a curarlo da sola, ma non ci sono riuscita. Non sono nemmeno mai riuscita ad andare da una psicologa. Questo perché non riesco a parlare di quello che mi è successo. Non l'ho mai detto a nessuno, né la mia famiglia, nè Thomas, che era una delle persone più importanti per me. Ed è meglio così. Dietro c'è qualcosa di molto più oscuro e segreto, che nessuno dovrà mai sapere. Se solo tutta la verità venisse a galla sarebbe un disastro. Non può accadere.
Fortunatamente o sfortunatamente Andrew arriva a casa. La prima perché così me ne posso andare a casa, a riposare; la seconda perché in questo modo dovrò affrontarlo, e per quanto dentro me abbia voglia, non ho la forza di reggere una discussione con lui.
Non ha voluto sentire ragione, per questo anche oggi mi accompagnerà lui a casa. Non ha detto molto di più. Ora ci troviamo nella camera di Emma, uno accanto a l'altro. Io alzo le coperte fino al collo della piccola e le do un bacino sulla guancia. Andrew mi guarda imbambolato, poi mi prende la mano accarezzandola con il pollice. Questo gesto non è da lui, ma lo amo pazzamente. È dolce e mi fa sciogliere. Io gli stringo la mano e insieme diamo la buonanotte ad Emma. Ci alziamo e lui mi accompagna fuori dalla stanza con la mano dietro la schiena. Non faccio in tempo a scendere un gradino che la sua mano mi attira a sè. Io sono arrabbiata, non dovrei buttarmi in questo modo fra le sue braccia. Lui mi accarezza la guancia senza proferire parola.<<Ti vedo molto stanca>> io riposo gli occhi per un istante godendomi il suo tocco caldo sulla mia pelle. Sono esausta.
<<È così>> lui si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte. È così delicato. Vorrei sorridere come una stupida, ma il mio orgoglio me lo impedisce.
<<Sei pallida... Hai mangiato?>> io mi stacco istintivamente da lui e mi giro per dirigermi al piano inferiore. Lui chiaramente non demorde. <<Victoria>>
<<Si Andrew, ho mangiato, sto bene>> prendo la borsa e pigio il pulsante dell'ascensore <<Voglio solo andare a casa, sono davvero molto stanca>> lui si infila il cappotto e poi mi aiuta a mettere il mio. Non lo avrei mai detto, ma Andrew sa essere molto galante e premuroso. Lo è anche ora che lo sto trattando con sufficienza e freddezza. La macchina ci aspetta davanti al portone del grattacielo. Matt scende dal posto dei guidatori e lascia le chiavi al suo capo, che prima di salire mi apre la porta dalla parta opposta. Lo ringrazio con un flebile "grazie" e dopo sale in auto. In strada non dice molto, anche perché l'ultima volta che l'ha fatto sono fuggita da lui. Per un istante trovo il coraggio di voltarmi e ammirare il suo viso corrucciato, concentrato sulla strada. Non mi accorgo di essere ferma al semaforo e lui si volta sorridendomi. Sono stata una vera stronza con lui. Per tutta la sera. Questo suo lato dolce non lo avevo mai visto. Conoscevo solo la sua faccia seria e calcolatrice. Questa sua sfaccettatura mi fa sciogliere ancora di più.
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Mr Boss and I
RomanceLa brillante e giovane Victoria Young è una ragazza determinata e coraggiosa, indipendente e pronta a laurearsi in medicina alla University of Chicago. Troverà un lavoro part-time come babysitter per uno degli uomini più ricchi della East Coast. And...