<<Ehi, perché quella faccia?>> dai Victoria, inventati una scusa, fai qualcosa! Non rimanere zitta con quella espressione da pesce lesso che ti ritrovi.<<Perché sono arrabbiata con lei, non se lo dimentichi!>> detto questo mi alzo e ritorno in cucina. Questo basta per far cessare ogni domanda. Faccio un respiro profondo e dimentico quanto riaffiorato nella mia mente.
Dopo aver mangiato mi sono messa sul divano insieme ad Emma a vedere la televisione. Il signor Foster si trova invece sul tavolo col computer a lavorare, dato che non sa fare altro se non fare sesso con decine di ragazze diverse e deludere le persone.
Mi giro a guardarlo e lui si gira a sua volta, io istintivamente mi volto verso lo schermo della TV. Speriamo solo non se ne sia accorto. Si certo, come no.
Va avanti così per un'altra ora finché non chiude il computer per avvicinarsi a noi. Si abbassa all'altezza di sua figlia addormentata e le fa una carezza, poi passa lo sguardo su di me sorridendomi.<<Credo sia ora di andare>> dice continuando a coccolare Emma.
<<Ad Emma le si è abbassata la temperatura, per qualsiasi cosa io sono qui, lo sa>>
<<Grazie Victoria>> io mi alzo dal divano e lo guardo.
<<Le vado a prendere la borsa>> ritorno con la sacca e lo ritrovo in piedi davanti alla porta con la bambina aggrappata al collo di suo padre e la testa appoggiata al suo petto. C'è anche il suo autista. Gli porgo la borsa e lui la prende uscendo inseguito dalla porta. Io mi avvicino alla guancia arrossata della piccola e la bacio delicatamente <<ci vediamo domani piccola>> l'accarezzo e lei farfuglia qualcosa stringendosi ancora di più al collo del papà <<Ci vediamo lunedì allora>> mi rivolgo all'uomo davanti a me.
<<A lunedì>> e così si gira per salire sopra la sua BMW nera blindata.
Puoi anche smettere di guardarli adesso, entra in casa. In effetti la parte della mia mente con un pizzico di dignità ha ragione.
* * *
Un'altra settimana di lavoro è passata. Il mio capo in questi sei giorni è stato l'uomo più stressante e snervante della terra. Sembra che tutta la sua frustrazione la rigetti su di me. Ma finalmente è arrivata la mia serata libera, ovvero, sabato. Ciò vuol dire una cosa: l'appuntamento col bel Felipe Castillo. Melinda è venuta a mangiare qua dato che andremo al pub insieme dopo. Dopo un pomeriggio immerso nello studio abbiamo bisogno di sballarci un po', e per sballarci un po' intendo rimanere sulla sedia con un bicchiere di malibù tutta la sera. Ci saranno anche Pat, sua cugina Alicia, ed Every e Kendall che frequentano insieme a noi la biblioteca, seguendo a differenza nostra i corsi del terzo anno. Ma io incontrerò Felipe chiaramente.
<<Cosa ne dici di questo?>> le mostro un abito bianco in pizzo.
<<Vuoi fare la verginella puritana Tori?>> mi prende in giro lei. Io la guardo storta. Però ha ragione, non è da discoteca questo abito <<Non stai andando a fare la prima comunione. Hai un sedere di bronzo! Perché dopo tutte quelle ore in palestra non lo vuoi mostrare?!>> rido alle sue parole. È vero ho un corpo molto allenato, ma non mi piace mostrarmi, mi mette in imbarazzo e a disagio essere soggetto di discorsi e battutine da parte degli uomini.
<<Questi jeans?>> domando mostrandogli il pantalone attaccato alla gruccia. L'ho sempre amato, sono comodissimi, e stanno bene con tutto.
<<Oddio>> lo guarda schifata <<fammi fare a me>> mi scansa e inizia a frugare nel mio armadio.
<<Non troverai nulla di esaltante>> non sono molto provvista di abiti da sera.
<<Oh oh... e questo da dove arriva?>> quel vestito no... questo abito ha una lunga storia. Lo comprai un pomeriggio dopo essere stata friendzonata dal ragazzo che mi piaceva, due anni fa. Ero talmente arrabbiata che mi ripromisi che si sarebbe pentito di avermi rifiutata, e così è stato, la sera che lo misi venne nuovamente da me e mi disse che se volevo sarebbe stato disposto ad uscire con me. Io risposi di no e ballai tutta la sera con ragazzi diversi. Comportamento molto maturo devo ammettere. Avevo da scaricare la mia rabbia repressa.
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Mr Boss and I
Roman d'amourLa brillante e giovane Victoria Young è una ragazza determinata e coraggiosa, indipendente e pronta a laurearsi in medicina alla University of Chicago. Troverà un lavoro part-time come babysitter per uno degli uomini più ricchi della East Coast. And...