Andrew's povSe assisto a un'altra di queste presentazioni, se così si possono chiamare, potrei letteralmente impazzire. Chiudo il laptop di fronte a me osservando nuovamente l'ora. 14:32, fra esattamente 43 minuti devo essere in quella dannata clinica. È da giorni che non chiudo occhio in attesa dell'ennesima ecografia insieme a Lenore. Nonostante non avrei mai voluto fosse lei a diventare la madre del mio secondogenito, non posso mancare a momenti tanto importanti come visite ginecologiche o quel dannato baby shower che sta organizzando da non so quante settimane. Non ho potuto esserci per Emma, ma mi sono ripromesso che ci sarò per questo bambino che delle nostre diatribe personali non ne può nulla, seppure non possa sopportare la vista di Lenore nemmeno da lontano. Non ho idea di come gestire quello che sta per accadere, so solo una cosa, non sono felice. Vorrei esserlo per godermi questi momenti mai vissuti con mia figlia, ma non riesco a smettere di pensare che tutto quello che riguarda questa gravidanza vorrei affrontarlo al fianco di Victoria, la donna che amo.
Tre mesi senza sue notizie, senza sentire la sua voce, e senza perdersi nei suoi occhi cielo. Tre mesi di ininterrotte ricerche per trovarla, sembra scomparsa nel nulla. La clinica dove lavorava ha comunicato che ha lasciato il posto il giorno dopo quella mattina, perdendo sue notizie. Come ha potuto lasciare la specializzazione dei suoi sogni, per cosa poi? La cosa più assurda è che il suo nome non appare in alcun ambulatorio del Texas, vicino ai suoi genitori, o tanto meno di Chicago o New York. La sua famiglia non risponde alle mie chiamate, ma come biasimarli... Anche io odierei l'uomo che riducesse in questo stato mia figlia.A distanza di tutti questi mesi, continuo a non avere alcun ricordo di quella notte. La mia mente è come annebbiata. Vorrei con assoluta certezza sapere di non averla nemmeno sfiorata, perché so che, razionalmente, non l'avrei mai fatto a Victoria. Tuttavia, non posso esserne sicuro. Provo a ricostruire quei momenti, ma nella mia mente affiorano solo frammenti confusi, brevi istanti che non riesco a distinguere con chiarezza. Non so se si tratti di ricordi reali, flashback distorti o semplici immaginazioni manipolate dalla realtà opprimente che sto vivendo. Questa incertezza mi tormenta giorno e notte. Non c'è minuto in cui mi maledico per non essere tornato a casa con lei quel pomeriggio. La delusione nei suoi occhi è come un pugno al cuore, che mi ferisce ogni istante che penso a quello che ho perso. Avrei dovuto lasciar morire Lenore? Dovevo ignorare quei messaggi disperati, quelle chiamate? Sarebbe stato meglio vivere con la sua morte sulla coscienza?
Le mie paranoie vengono interrotte dalla fine della riunione. Do le ultime direttive per quanto riguarda la campagna di giovedì prossimo ed esco dalla sala. Veronica mi aspetta con la giacca fra le mani che mi affretto a indossare per uscire da questo posto.
Venire qui è diventato un inferno, un incubo che mi costringe a rivivere, istante dopo istante, il giorno più devastante della mia vita. Lavorare nello studio è ormai quasi impossibile: la sua voce, rotta dal pianto, continua a riecheggiare nella mia mente, insieme a quelle parole che non mi lasciano riposo. Il suo volto, intriso di delusione. "Sei stato la rovina della mia esistenza." Un nodo in gola mi soffoca, e fatico a restare composto di fronte a tutte queste persone che mi guardano con una sorta di ammirazione mista a timore. Quella venerazione, che per tanto tempo mi ha alimentato, ora mi consuma dall'interno. L'orgoglio che una volta provavo per me stesso è svanito, sostituito da un disgusto crescente, un odio profondo per ciò che sono diventato e per quello che ho fatto. Ogni giorno, questo peso diventa sempre più opprimente.L'auto mi porta alla clinica migliore della città, dove ad aspettarmi dovrebbe già esserci Lenore insieme a sua madre.
Alla reception mi comunicano che entrambe si trovano già all'interno dello studio, in mia attesa. Rimango qualche istante fuori la porta, in attesa di trovare il coraggio di affrontare la successiva ora in sua compagnia.<<Non devi sbagliare>> è la voce di Marie. Incuriosito, rimango dietro al muro per sentire la loro conversazione. La porta è socchiusa, riesco a sentire tutto con chiarezza.
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Mr Boss and I
RomanceLa brillante e giovane Victoria Young è una ragazza determinata e coraggiosa, indipendente e pronta a laurearsi in medicina alla University of Chicago. Troverà un lavoro part-time come babysitter per uno degli uomini più ricchi della East Coast. And...