1. 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨

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Come si fa a lasciar piangere una bambina cosi ?! Devono essere proprio dei genitori di merda <<Piccola che succede ? Dove sono mamma e papà ?>> mi avvicino alla piccola cercando di tranquillizzarla mentre lei mi squadra <<Papà dice di non palare con li sconosciuti>> le sorrido <<Papà ha pienamente ragione, mi chiamo Elisa e tu ?>> sorride anche lei <<Mi chiamo Chiara, ho quatto anni>> le asciugo le lacrimuccie intenerita <<Va bene Chiara, con chi eri qui ?>> chiedo <<Con papà>> risponde lei <<Chiara!>> un ragazzo moro ci viene incontro furioso...O mio dio, é lui ! <<Dove eri !? Ti ho cercato ovunque, non allontanarti mai piú !>> la tira a sé bruscamente facendole mollare la presa sulla mia mano <<Ora andiamo!>> che maniere ! Non lo lascerò certo andare via così, per lo meno un grazie lo merito, famoso o no può anche prestare attenzione a chi lo circonda <<Ma ce la fai ?? È tua figlia !>> si volta facendo scontrare i nostri sguardi, il silenzio vige per qualche istante <<É mia figlia so io cosa fare con lei tu non metterti in mezzo>> si volta con l'intenzione di andarsene interrotto invece dalla bambina che mi corre incontro mollando la presa del padre <<Vieni ache tu con noi ti pego>> mi tira la mano con le lacrime agli occhi <<Chiara ! Cosa stai facendo ?! Vieni qui>> mi abbasso accarezzandole il viso <<Amore non posso, devi tornare a casa dalla tua mamma>> sconsolata si appresta ad informarmi <<Non ho una mamma>> mi si spezza il cuore, suo padre si zittisce di colpo al pronunciare di quelle parole <<Su Chiara vieni, lascia stare la ragazza...>> senza esitare la piccola mi abbraccia <<Ma i-io volio che venga a casa co noi, ti pego>> guardo il padre non sapendo cosa fare, non posso andare a casa di uno "sconosciuto" tra l'altro senza il suo permesso <<Va bene ?>> chiede in imbarazzo <<Emm si, certo>> rispondo non molto entusiasta <<Siiii>> esclama la bimba stringendomi a sé. <<L'ho trovata è tutto apposto>> dice il moro a due ragazzi, non posso credere di averli incontrati così per caso, mi fissano entrambi, poi uno di loro va incontro a Chiara, il rosso <<Meno male, principessa ci hai fatto prendere paura>> le accarezza il viso <<Cusa zio Sfera>> un nome al quanto buffo se non fosse che sono ormai mesi che lo sento ovunque <<E lei ?>> domanda l'altro ragazzo indicandomi <<Era con Chiara, penso la stesse aiutando a cercarmi>> annuisco <<Grazie mille, mi chiamo Gionata ma chiamami Sfera>> sorrido <<Piacere Elisa>> dico <<Io invece sono Elia ma chiamami Dref>> fingo di essere sorpresa <<Strani soprannomi>> ridono entrambi <<E non hai sentito quello di Luca>> dice il rosso indicando il moro che risponde <<Capo Plaza>> accenno ad un sorriso imbarazzata <<Sono i loro nomi da apper>> guardo la piccola confusa non avendo capito, mentre i ragazzi ridono inteneriti dalla scena <<Amore, si dice rapper>> la corregge il padre <<Cusa>> le rivolge una carezza <<Si é fatto tardi é meglio se andiamo ora>> si congeda Luca <<Va bene Fra>> lo saluta uno Drefgold avviandosi <<Ci si becca, ciao Elisa, mi raccomando fai la brava tu>> scompiglia i capelli alla piccola prima di andare. <<Scusa il disordine >> dice il moro prima di entrare, fingo di non farci caso ma il disordine é evidente come le bottiglie di birra sparse qua e là sul pavimento <<Vieni Isa, ti mosto la mia camera>> la bimba mi trascina in camera sua entusiasta e nonostante non stia nella pelle di sapere come sia fatta la casa di Capo Plaza mi sento un po' invadente. La prima cosa che si nota nella stanza é una montagna di peluche che le ricoprono il letto dev'essere molto premuroso con sua figlia, ogni dettaglio di questa camera é rifinito perfettamente oltre all'immancabile sovra quantità di foto che lì ritraggono insieme. <<Emm ha preso sonno...>> dico entrando nella stanza, alza gli occhi dal telefono per un istante <<Grazie, puoi anche andare ora>> ora però inizia davvero a risultarmi stronzo <<Scusa ma non sono la babysitter trattaci qualcun'altra così, se l'educazione non te l'hanno insegnata ti ricordo che si dice grazie quando qualcuno ti aiuta a ritrovare tua figlia dato che nemmeno a tenerla d'occhio riesci e poi te l'addormenta pure>> si alza visibilmente irritato e saccentemente risponde <<Ce l'avrebbe fatta benissimo da sola, torna a casa non voglio avere dei genitori contro perché la mocciosa fa tardi>> mi assale la rabbia <<Ma fai sul serio ? Sono anni che vivo da sola ed é proprio perché ho avuto due genitori di merda che mi dispiace tua figlia abbia un padre come te !>> afferro il telefono e mi dirigo verso l'uscita <<Aspetta !>> riesce a fermarmi <<Tu non hai nemmeno idea di chi io sia cosa ne sai di che padre sono ? Rimani a mangiare qualcosa così mi sdebito e non devo sentirmi dare altre lezioni di vita>> senza altro da aggiungere si reca in cucina lasciandomi li impalata. <<Carbonara?>> annuisco e prendo posto a tavola <<Raccontami qualcosa su di te visto che ci tieni tanto>> non siamo partiti con il piede giusto <<Abito qui da quando sono piccola>> dico la prima cosa che mi viene in mente <<Quanti anni hai ?>> chiede <<Diciotto>> rispondo facendolo sorridere <<Ventiquattro>> asserisce notando che lo guardo confusa dalla sua reazione <<E la mamma di Chiara ? Non vorrei creare fraintendimenti>> dico prima che inizi a mettere giù i piatti <<L'ha abbandonata in ospedale il giorno dopo la nascita, tranquilla non tornerà da un momento all'altro, se ne frega altamente sia di sua figlia che di me>> spiega diretto con un filo di malinconia <<Mi dispiace Luca...>> mi viene fuori spontaneo <<Non chiamarmi Luca, chiamami Plaza>> mi dice accennando ad un sorriso. <<Andiamo non ci credo>> non riesco a trattenere le risate <<No te lo giuro, è andata così Sfera non si reggeva più in piedi>> una vocina interrompe il buffo racconto <<Posso tare qui ache io ?>> é Chiara <<Non è un po' tardi ?>> le fa notare il padre <<Solo un pochino ?>> cerco di aiutarla facendo gli occhi dolci a Luca <<Va bene ma solo un paio di minuti poi torni a nanna>> la bimba mi sorride salendo in braccio <<Chiara si chiede prima>> la rimprovera <<Scusa Aria>> l'atmosfera è un po' pesante, non capisco perchè sia così puntiglioso, in fondo è solo una bambina <<Tranquilla tesoro, puoi salire in braccio mio quando vuoi>> il moro mi guarda storto, l'ho involontariamente contradetto <<Dobbiamo ancora parlare comunque>> ricorda <<Di cosa ?>> chiede la piccola, ho intuito l'argomento <<Non ti devi allontanare mai piú da me chiaro ?>> l'ammonisce <<Volevo solo giocare...Tu non tai mai con me>> nettamente infastidito la guarda male <<Ma cosa dici? Sono sempre con te, se non quando lavoro>> cerca di giustificarsi <<Non é vero>> ribatte la piccola <<Mah, io...Chiara basta scuse quello che hai fatto é gravissimo non deve mai piú ripetersi, se non ti avesse trovato Elisa ma qualcun altro con delle cattive intenzioni non ti avrei rivisto piú e saresti rimasta da sola per sempre, é questo che vuoi ? Rimanere sola per sempre ?!>> sta esagerando non farà che spaventarla <<Luca basta...>> tento di fermarlo inutilmente, la piccola scoppia a piangere stringendosi a me <<Sei un coglione !>> sbotto portandola nella sua stanza <<Amore non piangere cosi>> cerco di tranquillazzarla <<É vero quello che ha detto papà? Che...Che potevo restare da sola pe sempe ?>> le accarezzo il visino <<No piccola, ma potevi farti male o come ha detto papà trovare delle brutte persone e non avrebbe potuto proteggerti, non voleva spaventarti ha solo preso molta paura prima, sei la cosa piú bella che ha, ti vuole tanto bene e per questo ti vuole sempre vicino>> sorride <<Domani gli chiederò cusa>> dice <<Brava piccola, ora cerca di dormire che é tardi>> mi volto per andare verso la porta e trovo Luca appoggiatoci, mi sorride recandosi di là. <<Grazie...É la prima volta che mi dice che la lascio sola, non fraintendere le sto sempre vicino...Ma spesso devo portarla dietro a lavoro e quando esco con i miei amici...Non sempre le concedo tutta la mia attenzione>> annuisco <<Luca so che fai il massimo per lei, vedo che le vuoi bene, é solamente piccola non riesce a capire che il tempo lo devi dividere in cento cose, non serve giustificarsi, domani ne parlerete con calma e sono sicura che capirà...Ora peró devo andare...>> dico cercando di non dilungarmi troppo <<Rimani...a Chiara farebbe piacere, a me farebbe piacere...>> dice sincero <<Sempre se ti va>> chiede titubante <<Va bene, avviso la mia migliore amica allora>> sorride illuminandosi si nota la felicità trasparire dai suoi occhi...

𝐀𝐥𝐨𝐧𝐞 // 𝐂𝐚𝐩𝐨 𝐏𝐥𝐚𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora