52. 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐚

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"Che é successo ?" chiedo agitata mentre Luca mi affianca confuso "Giocando con Gio Tommaso é caduto e si é fatto un taglietto sul labbro inferiore" dice tutto d'un fiato sapendo bene come reagirò "Cosa ?? Non avrei dovuto lasciarlo a casa, é tanto grande ?" chiedo iniziando già a provare i sensi di colpa "É solo un po' gonfio, vuoi che veda se posso dargli qualcosa per alleviare il dolore ?" mi agito ancor più "Cosa vuol dire ? É così grave ?" mi scaldo sentendo il suo tono vacillante "Ai chica no, ha preso soltanto una bella botta" non mi tranquillizza per nulla "Arrivo" dico soltanto buttando giù la chiamata <<Che c'è ? È successo qualcosa ?>> chiede Luca tranquillo mentre si era avvicinato per parlare con la madre <<Ci vediamo in un altro momento devo tornare a casa subito, rimani pure qui>> mi limito a dire alla svelta agitata <<Hey respira, vuoi che ti accompagni ? Cos'è successo ?>> inizia a preoccuparsi davvero <<É caduto a Gio e si é tagliato il labbro Ang ha detto che ha preso una botta forte...>> inizio a balbettare preoccupata <<Tommaso ?>> annuisco <<Calma, calma, Ang saprà sicuramente cosa fare non spaventarti inutilmente ora ti ci accompagno io>> dice tentando di tranquillizzarmi <<Ma papà !>> insiste Chiara <<É più importante questo Chiara...>> la piccola mi spinge iniziando a piangere <<Ti odio !>> mi grida contro ferendomi <<Chiara !>> la allontana Luca incazzato <<Resta qui ha bisogno di te>> dico comprensiva tentando di ignorare lo sguardo triste di Luca <<Almeno fammi restare mentre arriva il taxi>> annuisco. Una volta soli scoppio a piangere <<Baby vieni qui>> mi abbraccia <<Non essere così in ansia prima o poi sarebbe dovuto cadere no ?>> scuoto la testa <<Sono una madre orribile avrei dovuto essere lì, portarlo con noi ed invece l'ho lasciato a casa...Che madre di merda>> mi metto le mani fra i capelli <<No Elisa sei tutto il contrario, poteva succedere in qualsiasi momento é soltanto stato un caso vedrai che si sarà soltanto spaventato>> mi culla fra le sue braccia <<Non c'è nulla che tu gli faccia mancare sta benissimo, vorrà soltanto stare fra le braccia della mamma che ci fanno stare così bene>> dice inconsciamente stringendomi a sé immettendo la testa nell'incavo del mio collo, sento di mancargli tanto <<Posso tornare a casa ?>> sussulta <<Vuoi ?>> annuisco <<Se non é un problema...>> mi bacia improvvisamente radiante di gioia <<Si, si che puoi, quando vuoi, anche subito>> annuisco sorridendogli <<Parlerò con Ang e poi ti scriverò okay ? Magari chiamami tu quando hai finito di mangiare...>> si volta verso casa dei suoi quasi dispiaciuto di dover restare <<Va bene>> suona il tassista <<Ci vediamo dopo allora>> lo saluto <<Hey>> mi volto l'ultima volta <<Sai che ti amo non é vero ?>> mi fa arrossire <<Anche io Luca>>. <<Dov'é ??>> chiedo vedendo Ang <<Qui>> indica il mio bambino assorto in un sonno tranquillo <<Piccolo mio>> lo prendo in braccio osservando il labbro inferiore gonfio e le lacrime tornano a farmi visita <<Non piangere chica sta bene, non é colpa tua>> mi consola lei capendomi <<Come ha fatto a cadergli ?>> chiedo <<Era convinto non si girasse sul fasciatoio ed invece é bastato un attimo per girarsi a prendere le salviette e...>> noto che Gio si é volatilizzato <<Ci é rimasto malissimo, ha preso più paura di te stava per avere un attacco di panico...>> spiega Ang <<Dov'è ?>> chiedo <<In terrazza>> dice <<Posso parlargli ?>> annuisce accondiscendente. <<Gio>> lo chiamo arrivandogli di schiena, noto che asciuga le lacrime rapidamente e si volta fingendo un finto viso tranquillo <<Non piangere non é stata colpa tua>> la maschera cede riprendendo il viso triste che aveva prima marcato dalle lacrime <<S-scusa>> mi abbraccia forte cogliendomi alla sprovvista, é tanto che non ci abbracciamo più o anche solo parliamo come prima <<Poteva succedere a chiunque tranquillo>> gli accarezzo la nuca <<M-ma s-stava ridendo e-e un attimo d-dopo era in lacrime>> solo ora realizzo quanto più brutto deve essere stato sentirsi colpevole in prima persona di far male ad una creaturina così piccola <<Gio non importa so che é stato solo un incidente non te ne farò una colpa anzi, sei il migliore zio che possa avere non succede niente sarebbe caduto comunque prima o poi, é la prima cosa di cui ti avvisano>> cerco di tirarlo su con scarsi risultati <<E se succedesse anche con Gabriel ? Non voglio rischiare di fargli male, che padre di merda, non sono nemmeno riuscito a tenere d'occhio il mio nipotino e ti ho anche rovinato la giornata con Luca...Scusami Elisa>> singhiozza tornando ad abbracciarmi...

𝐀𝐥𝐨𝐧𝐞 // 𝐂𝐚𝐩𝐨 𝐏𝐥𝐚𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora