44. 𝐋𝐢𝐭𝐢𝐠𝐢𝐨

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<<Piccola che ci fai sveglia ? Sono le cinque del mattino>> entra in cucina Luca interrompendo i miei pensieri <<Scusa amore>> dico finendo di rispondere a Davide <<A chi scrivi a quest'ora ?>> mi leva il telefono dalle mani geloso <<Ancora a quello ? Mi spieghi come dovrei stare tranquillo se poi ti comporti così ?>> chiede nervoso <<Ti ho forse detto di non leggere ?? Luca davvero non ti capisco ti fai pare per niente e per la centesima volta non puoi lasciare Tommaso solo>> dico avviandomi per la nostra stanza <<Gl'ho messo il cuscino accanto e dall'altro lato c'è Chiara>> mi ferma prendendomi per il polso <<Ogni volta che dico a sul tuo Davide mi attacchi>> dice <<Come tu quando entra in un discorso Cassandra no ? Però quello che ci sta ancora pensando sei tu, io con Davide ho chiuso ed entrambi ci siamo rifatti una vita tu quando inizierai a pensare a me come la tua ragazza e non una sostituzione ?>> senza accorgersene mi stringe il polso violentemente tirandomi verso di sé <<Sei solo una troia ! Ho fatto un figlio con te se te lo fossi dimenticata, poche ore fa ti ho chiesto di sposarmi, sei buona solo a trovare in me un colpevole a tutti i tuoi problemi>> mi lascia sbuffando per la rabbia accumulata <<Non é vero...>> mi interrompe in principio <<No ?! Sai ogni cosa mi preoccupi o io voglia fare, io di te invece cosa so ? Mi tieni lontano da tutto come se sapendo le cose le complicassi sono stanco di litigare per cazzate>> ribatte <<Non posso dirtele...Non ce la faccio ho bisogno di parlarne con Davide prima>> sferra un pugno contro il muro <<Dovresti sposare lui invece di me sai, anzi avresti dovuto fare Tommaso assieme a lui non di certo con uno che non reputi al tuo livello>> mi si avvicina incazzato <<Ma come cazzo ti permetti ?! Se sono ancora qui é perché ti amo razza di bastardo, non hai idea di quante volte avrei potuto andarmene e non l'ho fatto !>> mi spinge addosso al muro <<E allora vattene ! Se sono così sbagliato e ti tocca sopportarmi sparisci, avrei dovuto lasciarti quando ai abortito>> gli tiro uno schiaffo scoppiando a piangere <<Sei una merda !>> grido lasciando la stanza, prendo lo zaino di Tommaso e lo riempio con tutte le sue cose <<Cosa stai facendo ?!>> mi ferma prendendomi entrambi i polsi <<Me ne vado Luca é finita>> singhiozzo <<Non hai idea di come sia stata senza quel bambino e ora mi dici che avresti dovuto lasciarmi ? Tommaso lo porto via con me tu non meriti di essere il padre>> ricambia lo schiaffo ferito <<Ti odio>> biascica piangendo <<Ovunque tu lo porterai verrò a vederlo>> e con ciò lascia la stanza. <<Grazie Ang, grazie Gio>> li abbraccio in lacrime <<Su non piangere bebecita vedrai che si sistemerà tutto >> dice Gio <<Non ringraziarci é come casa tua qui nin̾a, anzi se ti serve qualcosa per Tommaso non esitare a prendere dalle cose di Gabriel>> la ringrazio ancora una volta <<Ora prova a dormire io avrò da fare per un po'>> mi dice Sfera abbastanza irritato <<Che devi fare ?>> gli chiede Ang <<Parlare con Luca>> dice lasciando rapidamente la stanza <<Non voglio che litighi anche con lui>> cerco di andargli dietro ma Ang mi ferma <<Elisa, Gio sa come prendere Luca sta tranquilla>>. <<Gionata !>> grida Ang non appena va ad aprirgli la porta, corro all'istante vedendolo pieno di lividi <<Vieni dentro a farti medicare>> lo tirona in ansia Ang <<Non ci sono solo io>> dice volgendo lo sguardo alla porta davanti alla quale compare Luca quasi nelle stesse condizioni, non appena i nostri sguardi s'incontrano un brivido mi percorre il corpo <<Venite entrambi !>> ribatte furiosa Ang portandoli in cucina <<Si può sapere che diavolo avete fatto ?!>> chiede nervosa <<Aia amore brucia>> lo fulmina <<Ti sembra il modo di tornare ?!>> sono certa gli farà una bella ramanzina <<Allora ? Cosa avete fatto ?!>> entrambi si guardano <<Abbiamo litigato>> dice Luca <<E lo hai ridotto così ??>> mi metto in mezzo io <<Bebe non é così>> troppo tardi lascio la stanza furiosa tornando a dare il latte a Tommaso rimasto nella culla per qualche istante, anche Gabriel si sveglia cercando Ang <<Shh piccolino ora arriva mamma>> lo sollevo cullandolo accanto a Tommaso e pian piano si tranquillizza <<Ci sai fare con i bambini>> dice sullo stipite della porta <<Che cosa vuoi ?>> ringhio <<É stato Gio a darmi il primo pugno non l'ho picchiato per fargli male>> dice avvicinandosi <<Posso ?>> chiede osservando Tommaso come se non lo vedesse da anni <<Si>> rispondo titubante lasciando che lo prenda <<Ai...>> cerca di trattenere le smorfie di dolore <<Aspetta>> lo riprendo poggiandolo nella culla <<Prima devi farti medicare>> dico preoccupata, lo nota <<Va da Ang>> dico poi per tenere il distacco <<Io voglio te>> dice avvicinandosi <<No Luca...>> mi chiude la bocca baciandomi sta volta non ha bevuto <<Non avrei dovuto dire ciò che ho detto>> sussurra sentendo arrivare Ang <<Amor !>> esclama la mamma del mio nipotino <<Grazie Elisa>> lo prende cullandolo <<Se vuoi puoi sistemare Luca ho finito con Gio>> il moro mi guarda speranzoso <<Dai un occhio a Tommy ?>> annuisce <<Certo piccola andate su>>...

𝐀𝐥𝐨𝐧𝐞 // 𝐂𝐚𝐩𝐨 𝐏𝐥𝐚𝐳𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora