Corro a prendere il mio telefono, il tempo disponibile per utilizzarlo è appena cominciato e mi affretto per poter chiamare Matteo.
Sono le sei del pomeriggio, quindi la puntata è finita già da un paio d’ore.
Prego mentalmente che non faccia scenate, che non si arrabbi, che non mi gridi in faccia tutte le cose cattive che mi dice quando è troppo nervoso.
Un brivido percorre la mia schiena a quel pensiero: Matteo è un ragazzo fantastico, ma non quando si arrabbia. Quando succede, spesso, dice cose di cui si pente qualche ora dopo, cose che mi spezzano il cuore in due.
Gliel’ho sempre detto, gli ho sempre ripetuto quanto mi facesse male, quanto mi ferisse e lui mi ha sempre risposto che non lo pensava davvero, che non era lucido, che non sapeva controllarsi quando si trattava di me.
Sospiro e smetto di pensarci solo quando mi accorgo delle infinità di chiamate perse da parte sua, seguite da altrettanti messaggi.Amore
“Sta per iniziare la puntata, non vedo l’ora di vederti!”
“Sei stata bravissima amore mio”
“Ma che cazzo è sta storia, Lidya?”
“Mi stai prendendo per il culo?”
“Accendi questo cazzo di telefono, Lidya, ti giuro che spacco tutto.”
“Stai con lui, eh? Per questo non mi rispondi, vaffanculo Lidya.”
“Chiamami perché ti giuro che faccio un casino. Vengo fino a lì e gli spacco la faccia.”
“Poi dici sempre che non devo incazzarmi. Cristo, sei tu che mi fai incazzare, lo capisci?”
“Mi fai diventare matto, Lidya. Io faccio una cazzata, te lo dico.”Il mio cuore perde un battito mentre scorro tutti i messaggi che mi ha inviato Matteo.
Sapevo si sarebbe incazzato, lo sapevo.
Mi passo una mano tra i capelli mentre provo a chiamarlo, ma non mi risponde.“Dai, Matteo” dico, tra me e me.
Il telefono continua a squillare, ma dall’altro lato non c’è alcuna risposta.
“Stai bene?”
Alzo lo sguardo e noto Luigi poggiato allo stipite della porta della mia camera che mi osserva con fare preoccupato.
“No” rispondo, ma appena mi rendo conto che il mio ragazzo ha risposto al telefono, gli mimo un ‘aspetta’ con le labbra.
“Matt…”
“Che cazzo vuoi?”
“Ti prego, non urlare. Fammi spiegare almeno.”Sono costretta a mettere il vivavoce perché inizio a sentire la sua voce ovattata.
Telefono del cazzo.“Ma che cazzo vuoi spiegare, Lidya? Che cazzo vuoi spiegare, che sei una troia di merda?”
Strizzo gli occhi e mi sento sprofondare.
Guardo Luigi che mi osserva dispiaciuto mentre ascolta la nostra telefonata, così chiudo la porta, sperando che nessun altro possa ascoltare anche solo un’altra parola.“Matt, calmati, per favore.”
“Calmarmi? Io ancora non lo so come sto qua e non lì a spaccarvi la faccia!” urla.
“Mattè, ma stai parlando come se fosse successo qualcosa tra di noi, ti rendi conto che era un filmato per far ridere?” dico, ormai sull’orlo del pianto. Ma non voglio, non voglio dargli sempre questa soddisfazione.
“No, no” ride nervosamente. “Nel filmato è stato mandato solo un terzo di quello che è realmente successo lì dentro!”
“Matteo, te lo giuro che non è successo niente, per favore calmati.”
“Io non mi calmo proprio per un cazzo, sei una troia di merda ed io dovevo immaginarlo cosa avresti combinato lì dentro.”Adesso basta, sono stufa di sentirmi dire sempre le stesse cose quando litigo con lui.
Non me lo merito.“Ma allora perché cazzo stai con me? Perché mi hai spinta ad entrare in questa scuola se poi devi dirmi ‘ste cose, eh? Perché Matt?”
“Perché pensavo che tu andassi lì per ballare, non per trovarti qualcuno da scopare nel tempo libero.”
“Ma che hai nel cervello? Perché mi tratti così?” dico, sedendomi per terra con la schiena poggiata al muro.
“È così che meriti di essere trattata perché è così che tratti me” dice, prima di attaccarmi il telefono in faccia.
“Matt?”
Silenzio.
“Matt?” provo ancora, ma quando mi rendo conto che ha attaccato, sbuffo.
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Ammirare tutto - Alex Wyse
RomanceÈ stato forse quando ha raccolto da terra i mille pezzi di me che ho capito davvero cosa fosse l'amore: l'esatto contrario di quello che avevo assimilato durante tutta la mia vita, durante gli ultimi tre anni, facendomi del male. Capirsi, accettarsi...