3. Raggio di sole.

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"Ansia?" mi domanda Luigi vedendo le mie mani tremare pericolosamente mentre tento di posizionare il microfono correttamente.
"No, affatto, sto solo morendo" dico, gettando la testa all'indietro in preda all'esasperazione.
"È normale, tranquilla. Ancora tremo io ogni volta che devo esibirmi."

Ed era vero.
Lo vedevo in tv, vedevo la sua mano tremare ogni volta che un primo piano venisse mandato in onda.

I miei pensieri vengono però fermati da un cameramen che ci invita ad occupare i nostri posti per l'inizio della puntata.
Prendo un respiro profondo e mi incammino.
La vista di quello studio pieno di gente mi elettrizza di nuovo, come la prima volta.
Sorrido al pensiero della settimana scorsa, ancora incredula.

La puntata prosegue con una gara di cover da parte dei cantanti a cui presto particolare attenzione.
Se c'è una cosa che amo alla follia è ascoltare canzoni che conosco cantate da qualcun altro, per poterne percepire le emozioni, sempre totalmente diverse da quelle che percepisco ascoltando il pezzo originale.

"Facciamo scendere i palloncini" annuncia Maria.

Sorrido, divertita. Questo era uno dei miei momenti preferiti quando guardavo la puntata da casa.
Ma il sorriso sul mio volto sparisce in un istante quando mi rendo conto che tra i vari nomi, c'è anche il mio.

"Quale scoppiamo per primo?" chiede la conduttrice, rivolgendo uno sguardo al pubblico.
"Iniziamo con LDA" continua, facendo scendere il cantante di Rudy Zerbi al centro dello studio.

"Lo buco io?" chiede ridendo.
"Sì" risponde Maria.

Una volta che il suono fastidioso cessa, un bigliettino cade sul pavimento e Luca, prontamente, lo raccoglie.

"Sogno di cantare con te una canzone di tuo padre da quando sei entrato in questa scuola."

Il pubblico scoppia in un grido assordante che sembra non voler smettere più.

"Chi pensi possa aver scritto questo biglietto?" chiede la conduttrice guardando Luca.
"Maria, onesto? Non ne ho la più pallida idea" dice, poggiando la mano destra sotto il mento, come a voler pensare.

Mattia mi da una gomitata e mi guarda divertito.

"Sei stata tu?" sussurra.
"Sì, ma non dirglielo."

Ma quando il pubblico scoppia a ridere, mi rendo conto che i microfoni sono accesi e che si è sentito tutto.

"Oh porca miseria, cioè io-" provo a giustificarmi, ma nessuno sembra voler smettere di ridere.

Nascondo il viso sul banco sperando di potermi nascondere per sempre.

"Oh Lì potevi dirmelo eh, mo ne prepariamo uno insieme in casetta non ti preoccupare" mi dice Luca, mentre ritorna al suo posto.

Sono letteralmente la regina delle figure di merda. Assurdo.

"Scendi tu, và" dice Maria, prendendo il palloncino con sopra il mio nome.

"Se non fossi fidanzata, già saresti mia."

Spalanco gli occhi incredula.
Chi avrebbe mai potuto scrivere un messaggio simile? A me, poi?

"Hai idea di chi possa essere stato?"
"No, ma non mi interessa sinceramente" mi stringo nelle spalle, guardando i miei compagni.

"Questa l'ho già sentita" dice Luigi, facendo ridere qualcuno.

Il mio sguardo ricade su Alex che mi rivolge un mezzo sorriso divertito. Mi ritorna in mente la puntata in cui lui aveva risposto in questo modo. Non ci avevo pensato.

Ammirare tutto - Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora