Un invito

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Mi allontanai da lui e andai verso Han, volevo parlargli seriamente...

Mi avviai verso al tavolo dei ragazzi per essere più precisi verso Han, arrivata verso di lui lo guardai, sembrava evitarmi, decisi di avvicinarmi a lui.

«Han» lo richiamai.

«eccoti finalmente» si alzò.

«ho bisogno di parlati»  lo vidi accennare un mezzo sorriso.

Io e Han andammo verso uno sgabuzzino che al momento non sembrava occupato da nessuno per poter parlare da soli senza essere disturbati.

«parla pure» mi incitò.

«c'è stata un'altra cosa tra me e lui» iniziai torturandomi le dita

«dio che hai combinato Miyano?» lo vidi sospirare.

«beh sabato sera Hyunjin mi ha invitata in discoteca» giocai con la gamba.

«fatto sta che stavano ballando e si era ubriacato un po' troppo, allora essendo la più sobria l'ho accompagnato a casa sua» sentì gli occhi di Han sgranarsi

«e?» mi incitò a continuare.

«beh allora vedendo che non stava bene lui mi propose un favore» ero chiaramente ansiosa di un parere di Han.

«che favore?» mi sollevò il mento, il suo sguardo serio colpiva il mio imbarazzato e ansioso.

«beh di restare a dormire con lui e questo ho fatto» sgranò gli occhi.

«COSA?» spalancò gli occhi togliendo la mano dalla tempia.

«poi è successo qualcos'altro» abbassai la testa.

«non sarà mica quello che sto pensando?» si accigliò osservandomi.

«si ha iniziato a provocarmi e ho finito di cedere al suo controllo» alzai lo sguardo, i suoi occhi potevano benissimo uscire dal loro posto.

«cazzo Miyano» sospirò alzando gli occhi al cielo.

«però» catturai la sua attenzione, mi fece cenno di proseguire.

«non so e non capisco» mi torriai le mani, vidi Han avvicinarsi afferrandomi per le spalle, mettendomi all'altezza del suo sguardo.

«Miyano ti piace Hyunjin vero?» era così serio, i suoi occhi erano fissi nei miei.

«non lo so» sussurrai abbadando lo sguardo.

«Miyano datti tempo» il suo tonno si addolcì.

*fuori dal cancello di scuola*

«Miyano non fare cazzate» mi raccomodò, annuì.

«non ti chiederò che cazzate hai fatto» sorrise ridacchiando il moro.

«meglio» lo salutai, andai verso la strada.

«salta su» mi lanciò il casco.

«mi accompagni a casa, giusto?» afferrai il casco mettendolo, lui annuì.

«dopotutto è un passaggio gratis» feci spallucce e saltai sù.

Nel mentre salivo sulla sua moto, udì delle voci parlare di me e Hyunjin. Non mi importava molto dei loro pregiudizi, avevo ben altro da fare.

«pronta?» domandò, mettendo a moto, annuì stringendomi ad egli.

Il viaggio fu veloce e tranquillo, rimase fedele e mi accompagno fino all'entrata di casa mia.

«non c'è bisogno che mi accompagni fino alla porta di casa» parlai nel mentre cercano le chiavi nella tasca dello zaino.

«c'è né bisogno» sopirai apprendo la porta.

«Sono a casa» dissi come al mio solito.

«ciao tesoro, ti stavo aspettando» mi abbracciò, si staccò osservando la figura dietro di me di Hyunjin.

«buongiorno signora Kim» si chinò.

«buongiorno a te caro» sorrise inquadrandolo.

«puoi anche andare» lo spintonai.

«che maleducata, non fare caso a lei. Piuttosto Miyano, come mai non hai mai inviato questo bel bravo ragazzo?» sorrise toccandogli le spalle, si voltò verso di me .

«bravo ragazzo?» ridacchiai a bassa voce, ricevetti un occhiataccia da parte di Hyunjin, capì che mi sentì.

«mi farebbe molto piacere» sorrise a mia madre, alzò lo sguardo verso di me che lo minaccia con lo sguardo, rise soddisfatto.

«ragazzo ti va di cenare con noi oggi alle 19:00?» domandò mia madre, sgranai gli occhi.

«no no non se ne parla» rifiutai la sua proposta.

«se non disturbo, accetto volentieri» sorrise a mia madre, rise guardandomi.

Mia madre se n'è andò in cucina e io decisi di parlare un attimo con Hyunjin.

«dovevi rifiutare» gli diedi un colpetto al petto.

«l'ho fatto apposta» formò un sorriso pieno di fierezza nei suoi confronti.

«Hwang Hyunjin io ti odio» lo vidi ridere avvicinandosi.

«ora vado che devo prepararmi per la cena di stasera» sorrise malizioso, sbuffai chiudendo la porta.

*all'ora di pranzo*

Indossai qualcosa di semplice dei semplici leggings e una felpa, scesi giù e vidi la tavola piena di pietanze dal bimbipan agli jeongwa.

«tutta sta cena perché c'è Hyunjin» osservai la tavola.

«ci ho messo tempo a preparare tutto spero che gli piaccia» posò l'ultimo piatto alla tavolo.

«la cucina della mamma è la migliore» fece la sua entrata mio padre, di soffiato rubò qualcosa sulla tavola.

«ciao papà» lo abbracciai.

«quindi oggi viene da noi un ragazzo della tua scuola» passò da papà goloso a geloso.

«tranquillo non c'è niente tra di noi» posai le posate interino alla tavola.

«vedrai vedrai» osservò la tavola mia madre, sbuffai alzando gli occhi al cielo dirigendomi verso la porta.

Il campanello suonò, corsi aprendo la porta. Rivelando la figura di Hyunjin elegante, indossava un dolce vita nera con sopra un blazer caffè abbinati da dei pantaloni scuri.

«non mettermi nei guai» lo avvisai, lui annuì.

«no aspetta volevo darti altri avvisi» entrò sorpassandomi.

«troppo tardi» si voltò facendomi l'occhiolino.

«buona sera ragazzo» lo accolse mia madre con un sorriso smagliante.

«sono il padre di Miyano» allungò la sua mano verso Hyunjin.

«molto piacere io sono Hwang Hyunjin» ricambiò a stretta di mano con un inchino.

«si cena?» domandai avendo fame.

«accomodati pure» gli sorrise mia madre indicandogli la tavola.

«grazie» fece un inchino per poi sedersi, iniziamo tutti e quattro a mangiare.

Spero solamente che questa cena vada verso il giusto verso...

Passion | HYUNJIN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora