Futura Di Salvo.

5.Una Giornata Al Mare.

Ho passato un'altra notte chiusa qui dentro e mi manca moltissimo mio padre e anche vivere con Paola. Vederla all'IPM non aiuta perché ogni mattina mi passa davanti e non mi saluta. Non credo lo faccia per dispetto, lo fa solamente perché non vuole che si sappia che io la conosco.

"We,we bamboline in piedi! Oggi c'è una sorpresa per voi." Maddalena come al solito passa tra le nostre celle e ci sveglia.

Mi alzo dal letto e la raggiungo per saperne di più.

"Che sorpresa, Maddalè?" le chiedo.

"Deve essere il giro in barca che ci ha promesso Beppe." mi spiega una ragazza. -"Comunque piacere io sono Nadia." mi porge la mano e io faccio lo stesso.

"Futura,piacere." le sorrido per cortesia.

"Allora,la prima domanda che si fa qua dentro è ovvia...Che hai combinato?"mi chiede.

"Difficile da credere, ma niente. Tu?"

"Prostituzione minorile."

"Sei stata obbligata?"

"No, mi piacciono solo i soldi facili." ride.

Alla nostra chiacchierata si avvicina Martina.

"Futura dove ci portano?" mi chiede Martina.

"Sta tranquilla, ci fanno fare prima colazione e poi ci portano da Beppe." interviene Nadia.

Mi è bastato un attimo per capire che tipo è. Molto estroversa e sensuale ma probabilmente nasconde molte cose.

Dopo aver mangiato, Beppe ci ha portato in cortile e ci ha fatto salire su un piccolo pulmino. Non è un giro aperto a tutti. Per salirci devi esserti comportato bene o semplicemente essere un nuovo arrivato.

Mi siedo dietro lontano da tutti, ma giustamente Martina e Nadia vedendo un viso familiare si siedono accanto a me. C'è anche Ciro e appena mi vede mi sorride. Pensavo che si sedesse anche lui vicino a me, ma invece ha preferito stare con un suo compagno.

Devo parlare subito con Paola se voglio ritornare alla mia vita di prima ma uscire e andare a vedere il mare era ciò che mi mancava. Almeno mi avrebbe fatto sentire libera.

Appena siamo arrivati al porto, Beppe ci ha fatto salire sulla barca e ci ha lasciato alcune raccomandazioni da seguire.

Mi sdraio da un lato della barca e Martina mi raggiunge. Dopo un po' vedo arrivare anche Ciro che inizia ovviamente a fare il sarcastico.

"Te la sei portata la crema solare? Oggi il sole scotta." ride.

Rido alla battuta e noto che anche Martina lo fa. Ma comunque non gli rispondo per non continuare la conversazione, però lui sembra che non voglia mollare.

"Io dopo mi faccio il bagno, te lo vuoi fare pure tu?" mi chiede.

Non sembra una brutta idea, ma non sono sicura che ce lo avrebbero concesso.

"Non credo che ce lo permetterà." indico Beppe.

"Ma che te ne frega dai... nella vita devi essere libero di fare quello che vuoi!" mi risponde in napoletano con una certa aria di fierezza.

"Non credo che il termine libero sia adatto nel nostro caso, ti ricordi dove siamo finiti?" ridacchio.

"Forse hai ragione." si avvicina di qualche centimetro in più e i nostri sguardi si incontrano.

Si è creata una certa tensione ma devo ricordarmi di non cedere ai suoi giochetti. Distolgo lo sguardo come se nulla fosse e guardo il mare.

Martina se ne va e ci lascia soli. Si siede dall'altra parte della barca, dove già si trova Nadia.

"Ei, biondina! La tua amichetta ti ha lasciata da sola?" le chiede Nadia, lanciando un'occhiatina dalla nostra parte.

"No, sto cercando di parlarle ma non sembra il momento..." le risponde con un filo di voce, come se fosse triste o angosciata.

"Avete litigato?"

Martina annuisce lentamente e poi abbassa lo sguardo.

"C'entra forse il motivo per cui voi due siete qui?" le domanda.

Martina rialza subito lo sguardo e annuisce di nuovo.

"È tutta colpa mia ma non riesco a dire la verità."

"Che intendi?"

"Il mio fidanzato ha coinvolto me in un omicidio che ha fatto il fratello. Mi ha chiesto di nascondere la pistola ma la polizia ci ha beccato."

"E in tutto ciò che c'entra Futura?"

"Lei era lì che con me. Ora lei vorrebbe confessare, ma io non voglio tradire la fiducia del mio ragazzo."

"È davvero una situazione di merda."

"Lo so, mi serve del tempo per pensare ma Futura non lo vuole capire."

"Lei sa come ti senti? Se glielo dici che vuoi del tempo per pensare lei capirà."

"No, non gliel'ho detto. Dovrei parlarle."

Nadia sorride e annuisce, probabilmente per far sorridere anche Martina poiché la vede triste e ha ben funzionato! Nadia ha una risata contagiosa.

Sentendole parlare in lontananza capisco che forse ho sbagliato a non sentire cosa avesse da dirmi. Lei ha cercato di farlo e non l'ho mai ascoltata. Dopo rimedierò perché lei ha disperatamente bisogno della sua migliore amica.

"Futura." Ciro mi chiama e io mi volto.

Lui sorride e abbassa lo sguardo. Perciò aggrotto le sopracciglia confusa.

"Cosa c'è mi prendi in giro?" gli chiedo ma non arrabbiata.

"No è che sono arrossito." rialza lo sguardo e mi sorride di nuovo.

"Beh sarà il sole." scherzo ed entrambi scoppiamo a ridere.

"Ha senso dato che sei bella come il sole."

Ci guardiamo di nuovo negli occhi ma anche questa volta mi controllo. Lo spintono scherzosamente e rido.

"Sei pessimo con le tue tecniche di rimorchio, dovrò insegnarti qualcosa."

Mi alzo e vado dall'altra parte della barca, da Martina e Nadia.

"Martina,possiamo parlare?" le chiedo calma.

Martina guarda Nadia confusa e lei le annuisce, perciò si alza e aspetta che io dica qualcosa.

"Ho sentito per caso cosa hai detto a Nadia e ti chiedo scusa. Non ti ho lasciato parlare quando invece avresti dovuto."

"Non voglio dover scegliere tra il mio ragazzo è la mia migliore amica, per questo mi serve tempo per gestire la situazione senza che nessuno venga ferito."

"Va bene, ma quando hai bisogno di qualcosa io sono qui." le dico da vera amica con un tono sincero.

Siamo sul punto di abbracciarci, ma Nadia interrompe il momento.

"Scusate ragazze, potete spostarvi? Mi fate ombra."

Tutte e tre scoppiamo a ridere. Nonostante lei stesse chiaramente scherzando ci spostiamo leggermente da lei così da poter finalmente abbracciare Martina.

Dentro l'IPM le cose stanno lentamente cambiando. Nessuno sa dove ci ritroveremo alla fine della nostra pena. Tutti i detenuti hanno paura del futuro, altri invece pensano che lo hanno distrutto. Io penso che ho ancora molto da scoprire e da vivere.

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07|01|22
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