73.Nuova Me.

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Cinque mesi dopo, 23 aprile.
Mi sono abituata al mio nuovo stile di vita dopo cinque mesi che sto qua, ma all'inizio è stato difficile. Tutto intorno a me era nuovo e sentivo che stavo davvero ricominciando la mia vita daccapo. Iniziando scuola in Veneto ho rincontrato Michele, quel ragazzo con cui parlai in discoteca e abbiamo stretto amicizia.
I primi mesi non ho fatto altro che pensare alla mia amata Napoli, a tutte le care persone che ho lasciato lì e al loro modo di vivere. Inizialmente mi mancava perché le persone qui in Veneto sono decisamente diverse da quelle di cui sono abituata a Napoli, alla fine però mi sono adattata e penso anche di essere maturata. Non ho più i miei capelli ricci, ho deciso di farmeli lisci e li ho anche tagliati facendo una frangetta.

A breve compirò diciotto anni e ho deciso di ritornare a Napoli per il mio compleanno, perché voglio passarlo con la mia famiglia e con la mia migliore amica. Di Ciro non me ne importa più: mi ha fatto passare le pene dell'inferno, infatti abbiamo litigato e adesso non si fa sentire più. Mi ha fatto soffrire tanto e stare lontano da lui mi ha fatto capire che non lo amo più. È immaturo, infedele e anche un po' stronzo. Mi sono illusa e ho pensato che lasciarci fosse la scelta giusta per dargli spazio e farlo stare bene, ma in realtà è solo peggiorato e ho capito che uno così non lo voglio. Non l'ho neanche letta la sua poesia, non ci tengo proprio; infatti l'ho stracciata in mille pezzi e l'ho buttata. Adesso non sono fidanzata con nessuno, voglio solo del tempo per pensare a me stessa.

Prendiamo il treno per ritornare a Napoli, poi nel pomeriggio arriviamo. Passo per prima da Paola.

"Futura?" spalanca gli occhi sorpresa. Sapeva del mio ritorno ma non di questo giorno.

"Ciao, tesoro! Ma che hai combinato ai capelli?" chiede e me li tocca.

"Ho voluto fare un cambio, come sto?"

"Stai benissimo!" mi abbraccia.

Saluta poi mio padre. Rimaniamo da lei per un caffè e anche per parlare. Dopo qualche oretta passiamo da zio Filippo e zia Nad. Loro sapevano del nostro arrivo oggi.
È stato bello rivederli e soprattutto vedere quanto è cresciuta la piccola Bea.

Poi finalmente passo dalla mia migliore amica. Ho atteso questo momento da molto tempo, ho così tante cose da dirle.

"Ammor mij!" dico con entusiasmo, appena apre la porta.

Subito mi abbraccia, guarda il mio nuovo taglio di capelli, lascia un complimento e poi mi fa entrare dentro.

Ci precipitiamo in camera sua e subito inizia a parlarmi.

"Ho così tante cose da raccontarti!"

"Anche io!" le dico.

"Prima io, mi sto sentendo con un ragazzo." mi dice con un sorriso smagliante.

"Pensavo che Nadia ti..." non finisco di parlare che interviene.

"Sì, mi piacciono le ragazze ma anche i ragazzi continuano a piacermi."

"E come si chiama?"

"Vincenzo, è più grande di noi di tre anni e ha un negozio di abbigliamento maschile."

"Almeno lui è un bravo ragazzo, immagino."

"Sì! Molto gentile e buono, forse è la volta buona." accenna un sorrisino.

"Mi fa piacere."

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