Non voglio sparire all'improvviso senza lasciare tracce, non voglio far preoccupare nessuno perché se lo sto facendo è per il bene di tutti. Dovrò prepararmi mentalmente e stare ancora per un po' da mio padre. Ritorno a casa mia. La casa in cui abito con mio padre da pochi mesi. La casa che lascerò per scappare da quella di Ciro perché mi fa sentire più al sicuro in questo momento.
Apro la porta di casa con un po' di nervosismo e agitazione. So che mio padre per il momento non tornerà a casa prima che si faccia sera, quindi ho l'opportunità di prepararmi psicologicamente al nostro incontro. L'incontro con quel mostro che ha ucciso mia madre.
Vado in camera mia ma senza un motivo preciso. Devo passare il tempo e adattarmi come se fosse un giorno come gli altri. Non come quando ti svegli e scopri che tuo padre è un assassino.
Passano le ore. Cala la sera e di mio padre ancora nessuna traccia. Un po' mi dà sollievo e un po' mi preoccupa. Non so se dovrei preoccuparmi, è pur sempre mio padre. Quando cominciavo a non pensarci più sento mio padre aprire la porta di casa.
Vado da lui e lo accolgo normalmente.
"Ciao vita mia. Mi sei mancata. Come stai?" mi saluta con un sorriso stampato sul volto.
Gli rispondo fredda il più meno possibile, mentre cerco di capire come sia possibile che la parte del buon padre gli riesca bene.
"Ciao. Sto bene."
"Sembri turbata. Qualcosa non va? Vogliamo parlarne?"
Scuoto la testa per dire di no e poi ritorno in camera mia. Sento la necessità di chiuderla a chiave e così faccio. Adesso lui è sotto la doccia, dopo una giornata di lavoro. Non sono più sicura di che tipo di lavoro si occupi o se perlomeno lavori. Probabilmente è coinvolto in affari loschi.
Mi viene da piangere al solo pensiero di passare un'ultima settimana con lui. Sette giorni con un assassino in casa. L'assassino di mia madre. In questo momento vorrei stare tra le braccia di Ciro e abbandonarmi a lui. Il modo in cui mi fa sentire quando sto con lui o per la maggior parte del tempo quando penso a lui, è come quando sono su una nuvola. La nuvola più in alto del cielo che quasi mi fa toccare le stelle con un solo dito. Non sento alcun peso dentro di me, se non il battito del mio cuore che accelera quando lo vedo, o se ci baciamo.
Non ho mai optato nell'andare a casa di mia nonna a vivere per evitare di stare con mio padre. So che lei mi ha detto la verità ed è molto sola, ma questo non è necessario per farmi andare da lei. Rimane comunque una criminale e non voglio avere niente a che fare con gente del genere.
Improvvisamente sento bussare alla porta e comincio a sudare. È sicuramente mio padre. Sospiro profondamente e poi mi alzo lentamente per andare ad aprire. Comincio a tremare quando sono sul punto di aprire.
"Cosa ci facevi con la porta chiusa a chiave?" mi chiede calmo.
"Perché non posso?"
"Sì, puoi. Se vuoi avere un po' di privacy non ci sono problemi. Ma non voglio che tu ti chiuda dentro."
"Come mai?"
"Mi faresti preoccupare."
"Ok allora non lo farò più."
Annuisce, rivolge la sua attenzione alle mie mani che tremano poi è sul punto di andare via. Si ferma poi guarda di nuovo le mie mani.
"Ma tu stai tremando."
"No, non è niente. Davvero."
Non mi risponde e se ne va via. Non lo so cosa mi è preso, io non sono mai andata nel panico in questo modo. Ma pensare che tra un momento all'altro possa uccidermi mi terrorizza.
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Futura Di Salvo.
Fiksi PenggemarQuando il passato ritorna, niente è mai come sembra. Il presente è tutta una bugia e il futuro è incerto, probabilmente senza una via d'uscita e niente da sperare. Questa è la vita di Futura, che passo dopo passo impara a conoscere la sua vera stori...