Il funerale di mia nonna è passato e la mia famiglia è ritornata in Veneto. Io no. Ma non per stare con Ciro, ossia anche quello, ma sto ancora a Napoli per lavoro e una volta terminato ritornerò anche io in Veneto.
Oggi mi hanno chiesto di interrogare l'assassino che ha ucciso non solo mia nonna, ma altre persone camorriste."Ciao Di Salvo." mi dice appena mi vede entrare.
Sotto ai miei occhi continua a non sembrare un assassino persino da come parla. Ma è lui.
"Tutto mi sarei aspettata ma non questo. Perché l'hai fatto?" sono tesa.
"Siediti e parliamo. Sta tranquilla che non ti faccio niente, sono ammanettato." fa l'ironico giocando con la mia ansia.
"Perché l'hai fatto?" ripeto ma questa volta con più tono.
"Mi ricordo che ero solo un ragazzino quando la camorra mi portò via tutta la mia famiglia. Ero orfano, stavo in una comunità e nessuno mi voleva nella propria famiglia."
"Questo non giustifica niente, non ti dà il diritto di andare ad uccidere delle persone!"
"Sì, ma loro l'hanno fatto e sono ancora in libertà. Tutto questo è un'ingiustizia. Se non mi davo io una mossa..."
Lo fermo e gli parlo sopra.
"Non è così che si risolvono le cose! Tu sei uno psicopatico."
"Sì, forse lo sono." ritorna serio.
"È stato tutto programmato nei minimi dettagli, persino il mio trasferimento... volevi uccidere anche me!"
"Ti ho sottovalutato però, perché sei troppo astuta e non pensavo ci saresti mai arrivata. Il piano prevedeva anche di uccidere Ciro e suo padre ma tu mi hai scoperto subito."
"Non è stato difficile scoprirlo, l'ho capito subito dopo che mi hai detto quella frase in latino. Che tra l'altro, perché lasciavi bigliettini scritti in latino?"
"Li rendeva più interessanti, okay che sono psicopatico ma posso essere anche simpatico." ridacchia.
Cerco di mantenere la calma ma non riesco. Quest'uomo è malato e ha rigettato tutta la sua rabbia uccidendo persone.
"Che c'è Di Salvo? Ti fa rabbia che io abbia ucciso la tua nonnina? Ti dispiace?"
"Non chiamarmi così."
"E per quale motivo?"
"È inutile, con me il trucchetto di farmi domande personali che mi fanno star male così da farmi impazzire non funziona. Te lo ripeto, tu sei uno psicopatico e marcirai qui dentro fino alla tua morte." batto con le mani sul tavolo mantenendo il contatto visivo con aria seria, poi esco da quella stanza.
Quell'uomo stava seriamente cominciando a farmi perdere la pazienza ma per fortuna ho saputo gestire la cosa.
Raggiungo Ciro e intanto l'assassino viene rimandato in cella. Ora che l'ho interrogato sento di essermi messa l'anima in pace ma continuo a pensare alle sue parole.
"Com'è andata?" mi chiede.
"Bene, finalmente il caso è risolto. Il mio lavoro qui è finito."
"E questo cosa vuol dire?" mi chiede aggrottando le sopracciglia.
"Vieni, andiamo a parlare fuori."
Raggiungiamo l'uscita e continuiamo la nostra conversazione. Quello che starò per dire determinerà il nostro futuro.
"Ciro io l'ho sempre detto che una volta terminato il lavoro a Napoli io me ne sarei andata."
"Ma?"
Sorrido.
![](https://img.wattpad.com/cover/296309631-288-k61326.jpg)
STAI LEGGENDO
Futura Di Salvo.
FanfictionQuando il passato ritorna, niente è mai come sembra. Il presente è tutta una bugia e il futuro è incerto, probabilmente senza una via d'uscita e niente da sperare. Questa è la vita di Futura, che passo dopo passo impara a conoscere la sua vera stori...