27.Il Valore Della Famiglia.

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Tra un po' il mese di giugno finisce. Il mio rapporto con papà sta migliorando e leghiamo ogni giorno sempre di più. Qualche giorno fa mi ha portato a mangiare un altro gelato a Mergellina e con noi sono venuti anche Filippo e Naditza. Era davvero una bellissima giornata ma per tutto il tempo mi sono sentita perseguitata da qualcuno. Non ho detto niente a mio padre perché pensavo fosse solo una mia impressione. Questa cosa mi ha fatto pensare molto. E se papà si fosse cacciato nei guai di nuovo? O almeno se è davvero cambiato, sono persone del suo passato che vogliono riprendere rapporti con lui? Tutte queste domande, paranoie quasi, mi spingono a pensarci sempre di più, ed è normale quando non sai effettivamente la vita di tuo padre.

"Oggi vado da Paola all'IPM. Pranzerò insieme a lei." avviso mio padre, prima che vada a lavorare.

"Va bene, sta attenta. Qualsiasi cosa chiamami. Io vado, ciao vita mia."

"Ciao papà!" ci salutiamo e poi lui esce di casa.

Corro a prepararmi e poi vado da Paola. Una parte di me voleva rivedere Ciro. Dopo quella sera in discoteca non l'ho più rivisto e da un lato vado all'IPM solo per vederlo e sperare di parlarci.

Entrata all'IPM mi sono guardata intorno al cortile, specialmente intorno al campetto per vederlo ma non c'era. Ho lasciato stare e sono andata da Paola. Se vedi la porta chiusa, bussa. Probabilmente sarò molto occupata. - Questo è quello che mi ha scritto in chat e difatti la porta era chiusa.

Ho bussato, ho sentito dirmi di poter entrare e così è stato. Ciro era lì e siccome il mio bussare ha rivolto l'attenzione verso la porta lui mi ha vista. È rimasto sorpreso e mi ha sorriso. Ho ricambiato il sorriso ma poi ho realizzato subito che lui mi avesse vista nell'ufficio della direttrice e sicuramente voleva saperne il motivo.

"Ciao Paola, come stai?" mi avvicino a lei.

"Ciao, sto bene grazie."

"Ciao Futura..." mi volto verso Ciro. -"Ciao Ciro. Cosa ci fai qui?" gli chiedo.

"La direttrice voleva vedermi. Immagino anche a te." ci indica confuso.

"Sì, in effetti è vero. L'ho fatta venire qui perché voglio che vi faccia da tutor nei lavori futuri."

La guardo sorpresa, ignara di tutto.

"Ma è stata anche lei una detenuta. Può farlo?"

"Beh sì. È innocente, la questione è già stata risolta."

"Allora sarà bello vederti spesso." mi guarda e io spalanco gli occhi facendogli rendere conto che si fianco a me ci fosse Paola.

"Vabbè Ciro, puoi andare. Beppe riportalo in cortile con gli altri." Paola fa finta di niente, ma so che adesso che rimaniamo sole ne vorrà parlare.

Beppe e Ciro escono dall'ufficio e io e Paola rimaniamo sole.

"Mi pare che questo Ciro si prenda troppa confidenza o sbaglio?"

"Che ci posso fare?"

"Niente, so che non è colpa tua." mi sorride e io sorrido a mia volta.

Le lascio credere che sia così, ma infondo in questa situazione c'entro.

"È vero quello che hai detto prima? Vuoi che faccia da tutor?"

"Se tu lo vuoi."

"Ma certo che sì. Lo sai che aiutare le persone mi riesce bene."

"Perfetto. Inizierai domani."

Annuisco e poi le dico che mi allontano un attimo per fare una telefonata a Martina.

"Futura, ciao!"

"Martina, sono all'IPM da Paola. Mi ha detto che dovrò fare da tutor ai ragazzi."

"Beh che c'è di male? A te piace aiutare gli altri. Non è che è per via di Ciro?"

"È per lui! Io non voglio vederlo tutti i giorni."

Martina scoppia a ridere.

"Non ci posso credere amò. Ti piace."

"No, è il contrario. Io gli piaccio e adesso se mi vedrà tutti i giorni chissà cosa farà."

"Io penso che a te faccia molto piacere vederlo."

"Senti adesso parlo con Paola e vedo se puoi farne parte pure tu."

"Cosa? No, non voglio."

"Potrai vedere tutti i giorni Nadia."

"Ok, va bene mi hai convinta. Ti odio!"

Ridiamo entrambe per il ti odio sarcastico di Martina.

"Ci sentiamo più tardi ok? Adesso vado a pranzo con Paola."

"Ok. Ti va se più tardi ci vediamo? Ti prepari di me e poi usciamo."

"Mi sembra una bella idea. A dopo amò!"

Stacco la chiamata e poi io e Paola andiamo a pranzare in un ristorante qui vicino. Ci siamo sedute, abbiamo ordinato e poi abbiamo parlato.

"Paola ti va bene se a fare tutoraggio ci sia anche Martina?"

"Certo. Anzi stavo giusto per chiedertelo. Una mano in più non fa mai male."

"Per quanto faremo da tutor?"

"Circa un mese, solo la mattina."

"Perfetto, dopo la chiamo e glielo dico."

Arriva il primo piatto e cominciamo a mangiare. Anche adesso sento che qualcuno mi stia osservando. Mi guardo intorno per cercare di visualizzare una qualunque persona sospetta e così è stato. Una donna dal viso familiare, con i capelli corti e dall'aspetto di una dura.

"Vado in bagno." dico a Paola.

Ma in realtà mi sarei avvicinata alla donna per chiederle spiegazioni. Non ho voluto dire niente a Paola perché sento di potercela fare solo io.

La donna capisce che io mi sto avvicinando a lei e cerca di andarsene, ma io la fermo.

"Perché mi stava spiando?"

"Futura..." mi guarda incredula e cerca di accarezzarmi il viso ma indietreggio.

"Chi sei?"

"Sono tua nonna, Wanda."

"Mia nonna?"

"Tuo padre Carmine... è mio figlio. L'altra volta cercavo lui quando ho bussato da voi, ma hai aperto tu e pensavo di aver sbagliato."

"Cosa ti ha fatto ritornare a me?"

"Sapevo di averti già vista da qualche parte, perciò ho fatto delle ricerche e ti ho seguito per tutto il tempo."

"Mio padre me l'avrebbe detto che ho una nonna."

"Non può, non ne ha il coraggio."

"E perché?"

"Non vuole che sua figlia sappia che è un vigliacchio. Nu' piecoro!"

"Perché sei andata a cercarlo quell'altra volta?"

"Sono sua madre e sono quindici anni che non ci vediamo."

"Forse un motivo c'è. "

Se vuoi saperlo ti lascio il mio numero e quando avrai finito con la signora ne riparleremo."

Mi da un bigliettino con su scritto il suo numero e poi corre via. La vedo salire in un' audi nera opaca e poi ritorno da Paola. Faccio finta di niente e continuiamo a mangiare.

La storia di avere una nonna mi ha turbata. Perché mio padre me l'ha nascosto? Sono sicura che ha fatto qualcosa di sbagliato e se ne pente talmente tanto che non vuole dirmelo. Quella donna mi è parsa tanto sincera e buona nonostante la sua freddezza e non so di chi fidarmi.

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05|06|22
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