Tutto ha un suo inizio... Tutto ha una sua storia, vorrei raccontarvi la nostra. La storia di un popolo diverso dagli altri, in un eccentrico unico mondo. Venite con me e vi racconterò la sua storia, la storia di Delcade ed i suoi abitanti. Questo primo racconto che sto per narrarvi parla di un umile fabbro delcadiano, di nome Makeen Shareef.Era una tranquilla giornata a Delcade, il loro ardente sole rosso era alto già da un po e rifletteva i colori verdini e calmi di quella mattina. Fra le stradine si sentivano i passi degli ancora pochi abitanti che abitavano quel posto. Delcade era una cittadina giovane. Makeen stava lavorando alle sue più recenti commissioni nella sua bottega. Il suo aspetto ancora ferale, ma non troppo, faceva capire che non era nella sua forma adulta completa, un ragazzo robusto che aveva ancora il pelo, un pelo sul marroncino. Indossava la sua divisa da lavoro, i guanti, il grembiule e i gambali di cuoio scuro, con una bandana in testa rossa ed una camicia verde. Mentre stava lavorando con le sue più recenti commissioni, dietro di lui sentì bussare alla sua porta. Makeen interruppe il suo lavoro, poggiando i suoi attrezzi da lavoro e, sistemandosi un minimo, aprì la porta e, con sua sorpresa, un messo vestito elegante era appena fuori dalla sua bottega, accompagnato da una guardia reale. Makeen con stupore fece un grezzo ma leggero inchino e disse...
-Un messo reale e una guardia di sua altezza proprio davanti alla mia umile bottega?! A cosa devo tale
piacere ed onore, signori?-
Il messo gli porse una lettera con il cartiglio della famiglia reale di Delcade.
-Le altezze re Matarion e la regina Angelica l'hanno convocata, mastro Makeen, a palazzo per una commissione.-
Makeen cercò di trattenere lo stupore dentro di sé, ma era tanto l'onore e sarebbe stata un'opportunità perfetta per lui da non perdere.
-Dite pure a sua altezza reale che Makeen, il fabbro ed artigiano di Delcade, si recherà da lei oggi stesso a palazzo. Onorato del suo invito.- Cercando di darsi un tono leggermente da duro, per non perdere il suo stile davanti alla nobiltà. Dopo che Makeen prese l' invito, il messo e la guardia se ne andarono e lui chiuse la porta, ma non appena i due furono abbastanza lontani dalla sua capanna, Makeen scoppiò di felicità.
-Si! Una commissione da parte della famiglia reale di Delcade! è un grandissimo onore. Sono proprio curioso di sapere che cosa dovrò costruire per loro.- E andò subito a mettersi il più ordinato possibile per l'imminente incontro a palazzo.
nel l villaggio c'erano le case degli abitanti, che vivevano la loro vita. Le case erano fatte di un legno lucido, tutte avevano le finestre con disegni ricchi e colorati molto fantasiose, che descrivevano scene di vita quotidiana e paesaggi bucolici. La gente era felice e serena e c'era chi
svolgeva atti di vita quotidiana e semplice, chi ballava per strada, chi componeva musica. E vicino ad ogni casa c'era un ricco e colorato carrozzone, con cavalli per muoversi fra le regioni. In una di queste case vivevano un giovane Delcadiano e sua madre. Il ragazzo si chiamava Lamberth Octavian ed era in cucina a preparare da mangiare per sua madre. In quella casa vivevano solo lui e sua madre, Octavian aveva perso il padre quando era ancora piccolo e non aveva ricevuto il marchio dalle sacerdotesse quando scomparse. Quindi era lui il capo della famiglia ora e si doveva prendere cura di sua madre e della casa.
La madre entrando nella cucina, venne accolta dal buon odore che era nella stanza.
-Mmmh... che buon profumo, figlio mio- Disse la madre.
Lui, accorgendosi della sua presenza, si staccò dai fornelli e andò verso di lei.
-Buongiorno Madre. vi ringrazio certo non sarò bravo a combattere, ma...-
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Delcade : la storia di un popolo.
FantasyTutto ha un suo inizio, tutto ha una sua storia. io sono MeliteSilva sono una Delcadiana, e vorrei raccontarvi la nostra storia, la storia di un popolo , di elfi, colorato, forte , creativo ed che ama l' arte e la libertà. È un mondo che non ha u...