La mattina successiva a palazzo una ragazza si era alzata e si stava preparando per la giornata che la stava aspettando.
Dopo una ricca colazione sarebbe dovuta andare al tempio per esercitarsi nelle arti con le sacerdotesse. Pero lei di gran lunga preferiva allenarsi nei boschi nella corsa e nel combattimento.I genitori avrebbero voluto che lei diventasse una custode degli oggetti magici ed occulti una sacerdotessa della magia, ma sognava troppo di vedere il suo mondo e essere una ranger dei boschi.
la madre sognava il potere ed una casa solida , invece Melite sua figlia sognava i boschi. Aveva un po' di pensieri in testa, si sentiva come in un campo minato con la perenne paura che ogni passo che potesse fare facesse esplodere la mina della bomba, Ma lei sapeva anche che ogni volta che cadeva o si faceva male cosparsa di ferite lei si conosceva e sapeva che aveva la forza di rialzarsi ripulirsi dalle ferite e ricominciare a combattere. Portava dei tatuaggi sulla schiena tipo Mahori che gli ricordavano gli errori commessi, ( L' importanza del tatuaggio nella cultura Delcadiana ha un suo significato: nei maschi il tatuaggio ricorda la sua forma ferale e primitiva, invece per le Femmine sono come delle cicatrici valorizzate che gli ricordano i loro sucessi e le loro sconfitte ).
Mentre si incamminava verso il Bosco si ripeteva fra se e se " una brava Delcadiana deve essere forte ed attenta per proteggere il proprio regno e i gli abitanti che ci vivono , Ed i loro segreti che contiene".
Melite era una giovane donna di età indefinita ( perché gli elfi sono creature antiche e la loro età e nettamente diversa dal loro aspetto fisico ). Portava dei lunghi capelli violetti, che gli incorniciavano le sue orecchie lunghe con le punte che gli sporgevano fuori , gli orecchini tipici della sua razza tondi ad anello ,gli occhi chiari, e indossava un abito nero con balze un fiocco viola sotto al seno e bottoni e nastrini. Portava guanti neri alle mani e un paio di stivali alti, pelle chiara , ed infine un lungo fiocco blu con un campanellino che gli valorizzava la sua coda lunga da Delcadiana ( sia maschi che femmine sono elfi che hanno la coda ).
Makeen invece quella mattina al villaggio stava andando al mercato per cercare un mercante i materiali richiesti dal re , fra i vari banchi del mercato ne vide uno molto ricco e pieno di chincaglierie di vario genere ,
Makeen si avvicinò e diede un occhiata ai vari espositori che ci erano .
un uomo gioviale Delcadiano completo con folta barba nera e capelli sciolti al vento lunghi , portava una giacca lunga nera con sfumature rosse con fantasie che sembravano scaglie ,stava dando un occhiata ad un gingillo con la lente , si vedeva che era un ricco mercante anche dai suoi abiti , sicuramente lui avrebbe fatto al caso suo. Makeen si avvicino ed il mercante quando lo vide gli diede un caldo benvenuto. " Salve signore benvenuto al mio banco, qui potrà trovare articoli di ogni genere prego si avvicini venga qui a guardare date pure un occhiata, cosa le serve nello specifico signore ? " - "mmmmh wow quante belle cose che ci sono dico davvero , per caso è possibile reperire questi articoli mi servono per una commissione importante. -.
Makeen gli diede il foglio con scritto i vari oggetti che sarebbero dovuti servire.
Il mercante prese il foglietto e mentre leggeva si accarezzava la sua folta barba e pensava " mmmmmh questi sono articoli più tosto interessanti signor Makeen , difficili da reperire " - ecco lo sapevo "- Difficili ma non impossibili perché niente è impossibile in questo mondo , lei mi sta lanciando un sfida ed io credo proprio che la accetterò.
Gli oggetti le saranno recapitati presto. - " wow grazie mille signor Dalimgor arrivederci ". Ed con un gesto di saluto con la mano Makeen tornò a casa tutto fiero e soddisfatto.
Poco dopo nel bosco Melite si stava facendo una arrampicata per vedere i dal' alto .Arrivata in cima osservo il bellissimo panorama che la circondava , ci era in lontananza il tempio delle sacerdotesse madri e dietro di esso sfumate da un coltre di nubi le montagne innevate sul cielo sereno. " che vista che spettacolare si vede tutta Zabelor da qui , all'improvviso nel panorama vide non poco lontano del fumo nel bosco come se qualcuno stesse bruciando qualcosa . Lei incuriosita scese subito, e corse fra gli alberi fino ad arrivare dove l' odore del fuoco era più forte ed con passo furtivo districandosi fra rocche ed cespugli, vide la figura di una ragazza con un mantello e cappuccio che aveva acceso un fuoco. Dal cappuccio si intravedevano la coda , le orecchie ed due ciocche lunghe rosa. Melite la continuava ad osservare a distanza .
Quando ecco
che con un gesto della mano la ragazza fece comparire una palla di fuoco. In quel attimo Melite pensando che fosse pericolosa usci con balzo fuori di cespugli mettendosi in guardia con i due pugni alzati e una gamba alzata stile capoeria. E si ritrovarono entrambe uno difronte al' altra a fissarsi " che cosa ci fai tu qui e chi sei " " - tu chi sei e come ti sei permessa di interrompere il mio allenamento ?". Melite stupita - Allenamento ? ". La ragazza si calò il cappuccio " io sono una studentessa del tempio delle sacerdotesse madri mio chiamo Clio ". " una studentessa ? O mio dio ti prego scusami tanto anche io mi stavo facendo il mio allenamento mattutino ma poi ho visto del fuoco e pensando ci fosse del pericolo sono accorsa subito " piacere io sono Melitesilva ma puoi chiamarmi anche Melite ". - Piacere " ed entrambe si diedero una stretta di mano amica. "
Melite si sedette accanto al fuoco magico creato da Clio." Allora tu sei un maga ?".- si.. il mio sogno sarebbe di entrare nel Panteon del elementare del fuoco uno dei quattro del concilio degli elementali ed apprendere la magia del fuoco magico. - Si anche dovrei andare studiare dalle sacerdotesse ma il mio sogno è un altro io voglio vedere il mondo e conoscerlo il più possibile tramite i miei occhi di Delcadiana , insomma mi piacerebbe diventare una famosa Ranger". Clio si sedette vicino a lei a gambe incrociate " Be è bel un sogno anche quello e sono sicura che giorno riuscirai ad realizzarlo Melite " . A fine conversazione entrambe si alzarono ed incominciarono ad allenarsi insieme nel bosco " coraggio fammi vedere di cosa sei capace disse Melite ". ed Clio con sorriso malizioso evoco una sfera calda di luce " d'accordo allora prendi questo ", e Melite con salto di agilità lo schivò. E proseguirono cosi per un po', non sapendo che fra di loro da quel momento i loro destini si sarebbero uniti .
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Delcade : la storia di un popolo.
FantasyTutto ha un suo inizio, tutto ha una sua storia. io sono MeliteSilva sono una Delcadiana, e vorrei raccontarvi la nostra storia, la storia di un popolo , di elfi, colorato, forte , creativo ed che ama l' arte e la libertà. È un mondo che non ha u...