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Irej era completamente perso negli spasmi del piacere. Il suo cuore martellava nel petto mentre Ètoile l'ho penetrava senza dargli tregua. Più volte il giovane gli aveva detto di non fermarsi, con spasmi irregolari inarcava la schiena tanto che Ètoile pensò che il suo amato provasse dolore, ma come ogni volta Irej si aggrappava nella schiena forte di Ètoile e portando con sé Ètoile i due si riversavano uno dentro il corpo dell'altro e Irej sporcava entrambi. Oltre agli effetti dell'organismo Ètoile sentiva i graffi delle unghe ben curate di Irej che graffiavano la sua pelle più scura di Irej.

Il candore di quel giovane tradiva il suo comportamento. Aveva perso ogni timidezza e protestava con disinvoltura. Da quando avevano perso entrambi la verginità non si erano fermati un solo istante dall'amarsi, solo una breve pausa per poter mettere qualcosa nello stomaco e poi ritornare a baciarsi con la conseguenza di prendere possesso del corpo dell'altro. Irej sembrava il più affamato dei due... ma Ètoile non era da meno...

Il drago apriva le sue gambe e lasciava la libertà al ragazzo di fargli ciò che desiderava... come un invito silenzioso Irej mangiava ciò che gradiva... più di una volta l'entusiasmo di Ètoile l'ho soffocava, ma con movimenti lenti si lasciava invadere la bocca e con la conseguenza di essere sporcato di seme. Succhiava e leccava ogni goccia di quella sostanza biancastra lasciando Ètoile completamente perso dal piacere che nonostante tutto gli sforzi non riusciva a trovare un modo per calmare il suo ardore e la sola cosa che l'ho calmava dal piacere che provava era quello di far tenere il viso di Irej sul suo sesso turgido. Gli penetrava la bocca con movimenti decisi e ogni affondo andava sempre più in profondità. Gli penetrò l'esofago più di una volta e poi sentendo il piacere rimase lì tenendo Irej ben stretto nella sua morsa, solo quando ebbe finito riuscì a calmarsi.

- Ti voglio Ètoile!- gli ordinò.

Ètoile sgranò gli occhi era ancora sotto gli effetti dell'orgasmo e il giovane gli chiedeva di continuare...

Vedendo le condizioni fisiche di Irej non riusciva a dirgli di no... gli bastò ricevere qualche bacio e carezze per far tornare la voglia al suo membro... Irej era il solo che desiderava con ardore e il fatto che il sesso di Irej fosse teso e voglioso di ricevere attenzioni dava ad Ètoile lo stimolo per alzarsi.

Il ragazzo era completamente colmato si muoveva nell'erezione di Ètoile con forza cercando il piacere che arrivò quasi subito sfinendolo con un orgasmo.

Irej si addormentò tra le braccia di Ètoile che l'accoglieva trionfante e soddisfatto di essere riuscito a soddisfare la persona che amava.

Si addormentò mentre gli dava piccoli baci sulla guancia.

Era già passato mezzogiorno quando Ètoile sentì che Irej non era nel suo petto, per un attimo ebbe paura che tutto quello fosse un sogno, ma poi vide Irej avvicinarsi al fuoco ormai spento con dei rametti di legno e della frutta presa dal fitto della vegetazione.

Irej posò tutto e si sedette per mangiare... Ètoile granò gli occhi nel vedere ciò che aveva preso... con un gesto repentino si alzò dal giaciglio di foglie di banano e scattò in direzione di Irej...

- Non mangiarlo è velenoso!- gli disse afferando il polso con forza.

Irej rimase immobile, per sua fortuna non aveva ancora toccato nulla.

- Hai fame... ma questi non sono buoni. - disse - Tieni mangia questo!- esclamò mettendogli in bocca un mirtillo - Lascia che sia io ha fare il cacciatore, conosco questi luoghi, molti frutti sono belli ma per noi sono velenosi. - spiegò.

- Perché ci sono cose così pericolose?- chiese Irej.

- Per i draghi non sono pericolosi, li usano per stimolare il vomito.- si limitò a dire Ètoile.

Irej fece un sorriso.

- Assomigli molto a tua madre.- costatò Irej.

Ètoile era sorpreso...

- Avete gli stessi lineamenti del viso anche se i tuoi occhi sono ben mescolati... sono bellissimi...- disse perdendosi ad ammirare i suoi occhi.

- I tuoi sono bellissimi... occhi così limpidi, anche se fare l'amore con te e come cercare di vincere uno scontro impari, non si sa mai chi dei due uscirà vincitore.- disse Ètoile sorridendo.

- Spero che tu non ti senta sconfitto, perché io ti desidero trionfante sul mio corpo...-

Irej stava per baciarlo ma una fitta di dolore gli attraversò il petto...

- Irej!- esclamò preoccupato Ètoile.

- Ti prego... portami da Gemey...- disse svenendo tra le sue braccia.

Un moto di gelosia gli attraversò il cuore, ma essendo i loro cuori legati insieme Ètoile sentiva un lieve dolore.

Rivestì Irej con uno strato di indumenti e anche lui indossò solo la camicia e i pantaloni e volò via in direzione del palazzo di Sajay.

Cercò di fare il più presto possibile ma lì non vi erano né Sajay né Gemey, era troppo stanco per volare il petto gli faceva male il cuore martellava dolorosamente...

Rajamar prese Ètoile prima che cadesse a terra.

- Non ti preoccupare fare respiri profondi, tra un pò passerà.- gli disse.

- Dove sono tutti...- disse Ètoile.

- Be' puoi immaginare dove siano, hai rapito il figlio del re Immortale dove vuoi che possa essere se non nel tuo palazzo ad aspettare il tuo arrivo.- gli spiegò.

Rajamar aprì il portale e i tre arrivarono nella sala riunione.

Rajat era incollerito si vedeva che era stanco, mentre i suoi consiglieri erano oltre che stanchi anche arrabiati.

- Si può sapere dove...- cercò di rimproverarlo Kaito ma si zittì.

- Cosa è successo?- chiese Rajat preoccupato.

- Stavamo parlando e poi un attimo dopo si è sentito male.-

- Non toccarlo!- avvisò Sajay- Il sigillo si sta rompendo!- avvertì- Con cautela sdraialo a terra.- disse.

- Devo fare qualcosa!- disse preoccupato Gemey.

- Se non volete morire è meglio non toccarlo.- spiegò Sajay afferando il nipote.

Sajay prese un diario e l'ho poggio con delicatezza nel petto di Irej.

Irej sembrava che non dare segno di vita a parte respirare, appena sentì il peso sul suo petto apri di scatto gli occhi e si alzò al in piedi.

- Rajamar! Sajay!- chiamò i due uomini.

I due si inginocchiarono al cospetto del principe Irej .

- Uccidete chiunque si avvicini al sigillo. Qualsiasi cosa vedrete e sentirete nessuno deve avvicinarsi e varcare il sigillo!- ordinò- Sono stato chiaro?- domandò.

- Sì, principe!- esclamarono i due all'unisono.

Sajay e Rajamar erano già abbituati ai modi autoritari del giovane principe.

Irej mise la mano sul sigillo che vi era nel diario e poi esso si aprì volando a pochi passi da lui. Irej richiamò la sua arma un bastone di luce che Irej modellava a seconda delle sue esigenze.

Sul pavimento vi era un intricato schema di lettere che si incrociavano e si intersicavano tra loro, erano di un bellissimo color oro e brillavano. Quando i piedi di Irej si miserò al centro dei simboli che formavano uno solo... un fascio di luce si alzò...

Il Principe e L'occhio Del Drago♡ Completa♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora