La tenda di Ètoile si aprì.
Un uomo con in mano una bacinella d'acqua si fermò all'entrata della tenda.
- Non voglio disturbare, ma...- disse.
- Salvalo ti prego.- disse il re.
Ocean era un medico molto bravo, aveva ricevuto in dono dal Padre la vocazione per la medicina, sapeva tutto sulle proprietà delle piante e anche se i suoi studi continuavano era un erborista eccellente come pochi.
- Posso?- chiese.
Ètoile fece un segno affermativo e gli fece spazio per far visitare il ragazzo, ma non riuscendo a separarsi da lui gli teneva la mano.
Per prima cosa con della garza e acqua tiepida gli pulì gli occhi.
Controllò la pupilla cercando di vedere se vi fosse qualche reazione, ma era inutile, la cornea era rossa di sangue e le lacrime erano mescolate al sangue.
- Gli occhi sono compromessi... anche con le adeguate cure non potrà più vedere...- disse il medico.
Ètoile era sconvolto, chissà cosa aveva subito da quel pazzo... sperava solo che la situazione potesse migliorare.
Ocean oscutò il cuore e i polmoni, ma la situazione non era delle migliori.
Kaito insieme a Leat erano entrati nella tenda e vedere Ètoile sconvolto era impressionante... non capivano se era per la situazione medica o per aver visto il petto nudo di quel ragazzo...
Ètoile si portò una mano sulla bocca per non dire nulla... era straziante... la pelle bianca... magro... freddo... si potevano contare le ossa di quanto era magro e sul polso vi erano rimasti i segni della sua stretta di quando erano nel bosco... per non parlare del dolore al cuore che sentiva per il labbro ferito e i segni sul collo per il tentato strangolamento...
- Parla sinceramente, non mi nascondere nulla.- disse Ètoile serio.
- Dallo stato di precarietà sono molto sorpreso che sia ancora vivo. La situazione è peggiore di quanto mi aspettassi, non credo che riuscirà a passare la notte. L'erborista che ha creato il veleno è molto bravo, mi ci vorranno mesi per capire che tipo di piante ha usato e un probabile antidoto.- ammise il medico.
- Non puoi fare nulla?- chiese Ètoile cercando di fare qualcosa per Irej.
- No. Se gli somministrassi qualcosa potrei peggiorare la situazione.- ammise - Mi dispiace tantissimo ma non posso fare nulla per lui...- affermò.
- Capisco.- si limitò a dire.
Non vi era nulla da fare... ma poteva parlare con Lui, non aveva mai chiesto nulla per sé stesso...
- Ètoile dobbiamo parlare!- esclamò Kaito.
Non era il momento migliore e poi non desiderava lasciare Irej da solo, ma sentiva che fuori dalla tenda vi era dei mormorii insistenti.
Ètoile diede un delicato bacio sulla fronte del giovane che giaceva nel suo letto inerme e si allontanò con riluttanza.
Erano quasi tutti riuniti davanti alla tenda vedeva l'espressione turbata nei loro visi e poteva immaginnare che chiedessero spiegazioni.
- Devi liberarti di lui.- ordinò Leat incollerito.
Ètoile era sconvolto... liberarsi... liberarsi di Irej... come se fosse un guanto ormai vecchio...
- Non puoi accetare di essere legato ad un ragazzo... ti ha ammaliato... ti ha ingannato!- ammise Leat incollerito.
Ètoile ascoltò in silenzio, ma non poteva restare in silenzio.
- Ti assicuro che Irej non mi ha ingannato.- ammise - Ho un testimone non potete accusare Irej, non è stato lui a ingannarmi... anzi dovrei essere io quello punito... ho insistito per avere il suo bacio, Irej si è rifiutato più volte di baciarmi e ho usato il mio fascino per farlo cedere e non solo stavo per baciarlo contro il suo volere.- ammise Ètoile.
Pensava che ammettere la sua colpevolezza bastasse, ma nessuno sembrava credergli...
- Ammettendo che io decida di rifiutare Irej come vuoi tu... sei sicuro che parli a nome di tutti? Credi veramente che rifiutando Irej un'altra donna mi bacerebbe sapendo che ho dato il mio primo bacio? Credi veramente che tutti loro mi seguiranno ancora sapendo che ho tradito il mio primo bacio?- chiese Ètoile adirato.
Leat rimase in silenzio. Kaito guardava i volti dei suoi amici... Ètoile non aveva torto... nessuna donna si sarebbe lasciata baciare e l'esercito seguiva Ètoile non solo come sovrano ma anche come persona onesta...
- Hanno ragione... ti amo Ètoile non voglio che tu muoia per causa mia- disse Irej con fatica - Davanti a tutti io ti libero da ogni vincolo nei miei riguardi...- disse.
Ètoile strinse a sé Irej per sorreggerlo.
Fuori dalla tenda vi erano una trentina di uomini che guardavano in silenzio preoccupati per il loro re. Le parole di Ètoile erano vere, per quanto volessero bene al loro re e sapessero del suo valore si sarebbero sentiti traditi dal suo comportamento.
- Io non voglio separarmi da te.- ammise Ètoile serio.
- Tu non capisci... io non vivrò a lungo e il tuo popolo ha bisogno di te.- ammise Irej.
- Se non posso stare vicino a te non ha senso vivere per me...- ammise Ètoile serio.
《 Ètoile ha ragione.》
- Padre...- disse Ètoile sorpreso.
Irej si allontanò con passo incerto andò vicino al suono della voce dello sconosciuto, non riusciva a vedere nulla ma il suo udito era buono...
- Vi prego signore dite a vostro figlio di non continuare ad insistere!- disse Irej cadendo a pochi metri dallo sconosciuto.
《 Chiamami Sir. Poi non posso fare quello che mi chiedi. Quando il tuo cuore smetterà di battere anche il cuore di Ètoile smetterà di battere nello stesso momento. I vostri cuori sono legati perché sono stato io ha vincolarli l'uno all'altro.》
Tutti erano sorpresi la Voce del Dio Padre si sentiva chiaramente Ètoile si sorprese...
Il Dio Padre toccò la tempia del giovane che cadde in un sonno profondo e ristoratore.
《 Voi mi chiamate Padre e fate bene perché io in tutto questo tempo mi sono occupato di voi con amore di padre. Vi ho cresciuto. Vi ho educato. Tramite Ètoile avete ascoltato ciò che avevo da dirvi. Voi vi credete migliori degli Immortali perché oramai loro non credono più in Me. Voi credete che Io vi debba ascoltare che Io devo aiutarvi perché voi vi rivolgete a Me. Sbagliato. Io mi occupo sia di voi che degli Immortali che dei Mutaforma e di ogni creatura a cui ho dato la vita indistintamente. Irej nonostante non mi conosca è cresciuto con persone che non credono in Me, ma il suo cuore e migliore di molti di voi che si credono figli prediletti, voi state usufruendo della Mia misericordia perché voi avete due pesi e due misure, se Io dovessi trattare vostri i vostri stessi criteri pochi sarebbero i sopravvissuti. Voi in questo momento ascoltate la Mia voce grazie ad Irej il suo cuore aperto, mentre grazie ad Ètoile Mi vedete... questa notte Io voglio farvi un regalo... non è un regalo che tutti riceveranno e non tutti riceverete il medesimo regalo questo perché voglio che capiate che Io non sono a vostra disposizione e non voglio che crediate che siete Miei schiavi, ma figli e come Padre vi rimprovero, vi esorto, vi aiuto, vi castigo e vi proteggo.》
- Vi ringrazio Padre, ma Vi prego per Irej.- disse Ètoile che teneva tra le braccia il giovane addormentato.
《 Irej... Irej non sarebbe mai dovuto sopravvivere... voi due mi siete cari ho avuto molta misericordia nei vostri confronti, ma non devi preoccuparti... domani mattina Donocray morirà ed Irej riceverà le cure di cui a bisogno.》
Ètoile era sollevato si sentiva più tranquillo.
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Il Principe e L'occhio Del Drago♡ Completa♡
FantastikAvviso Questo storia per motivi personali che non voglio annoiarvi e che non posso più accedere era scritto nel profilo Giulia Calvagna. A breve verrà aggiornata e vi consiglio di leggere solo questa perché ho intenzione di riscriverla per intero vi...