La servitù era riunita così come il principe Irej desiderava.
Irej era accanto al giovane se stesso, non si allontanava mai. Rajamar era incredulo che il suo piccolo principe un giorno sarebbe diventato un giovane uomo non solo bello ma anche autoritario, ma la seconda personalità del suo principe l'ho preoccupava e non poco.
Irej si alzò dal trono e guardò tutti con i suoi occhi chiari severi.
- Questi, per molti di noi, sono giorni tristi... la guerra continua incessante e sul trono non vi è un re che amministri adeguatamente il regno... problemi su problemi e non solo... mi è giunta voce che non sono pochi coloro che vengono ricattati da Donocray... ma questo non significa che dovete accettare i ricattati, chi di voi ha problemi, per quanto giovane io sia, può venire tranquillamente da me a chiedere aiuto, vi ricordo che io sono l'unico che può sedersi a questo trono... la guerra finirà e Donocray finirà di ricattate... e voi? Voi da quale parte state? Donocray vi ricordo ch'è solo un usulpatore! Il suo unico problema è quello di ottenere il trono... e una volta ottenuto cosa accadrà di voi?- chiese Irej - Vi dico io abbiate fede in mio fratello, la guerra finirà e Rajat salirà al trono perché è un suo diritto di nascita. Chiunque di voi abbia manipolato il mio cibo è perdonato, ma da questo momento in poi voglio la massima fedeltà di tutti. Pensate che la guerra sia solo sul campo di battaglia a chilometri di distanza da qui? Vi sbagliate!- ammise Irej- La vera battaglia è per la nostra sopravvivenza la si svolge qui! Cosa accadrebbe se Donocray vincesse la guerra contro gli Occhi di Drago? I prossimi ad essere eliminati saranno i Mutaforma e dopo pensateci? Dopo ci saranno tutti gli Immortali che verranno ritenuti colpevoli di tradimento... tradimento? Voi potreste essere tutti uccisi solo perché Donocray decide che il primo passo si deve fare e con il piede destro...-
- Principe voi siete giovane e non potete capire!- esclamò un servo.
Irej si alzò e andò difronte al cameriere, si scoprì il polso e mostrò il simbolo dei ricattati di Donocray.
- Cosa non posso capire?- chiese con severità- Come tutti voi sono costretto al silenzio, ma non mi faccio sottomettere...-
- Dammi ciò che desidero e potrai essere libero!- esclamò Donocray.
L'uomo si avvicinava con passo lento, ma Irej non si scompose.
- Piuttosto mi uccido!- esclamò secco senza esitazione.
- Saresti un ottimo re... già ti vedo nel pieno della tua giovinezza e...-
- Ti resterà solo questa visione... ciò che mi hai rubato non ti sarà possibile usarla.- disse Irej.
- Tu dimentichi che io vedo e sento.- disse Donocray.
Tutte quelle parole che aveva detto Irej erano state suggerite da Irej , ma Donocray avendo un frammento del suo cuore era in grado di vedere Irej e sentire le sue parole.
- Il solo sentimento che io nutro per te è... indifferenza... non ti amo, non ti odio... non sei assolutamente nulla per me!- disse Irej.
Il viso di Donocray era alterato. Quelle parole pronunciate senza tono gettate in faccia in quel modo gli fecero venire i brividi. Desiderava quel bambino e adesso che lo vedeva cresciuto il suo desiderio cresceva non solo nella sua mente... bello e spietato... un vero spettacolo e più lo guardava più desiderava toccarlo, stringerlo e mettere le sue mani in quel corpo diafano e minuto.
Stava per toccarlo, ma Rajamar intercettò la sua mano e l'ho spinse via.
- Non osare toccarlo, dovrai uccidermi prima di poter arrivare a toccare lui!- dichiarò Rajamar severo.
I due Irej non smettevano di guardare Donocray con sguardo severo e questo l'ho fece infuriare.
- Se devo uccidere te per poter arrivare a loro... considerati morto!- disse Donocray.
Il tiranno andò via senza dire nulla.
I domestici erano in silenzio. Donocray faceva paura a tutti. Lui aveva tanto potere perché trovava il punto debole delle persone e l'ho usava, ma il giovane principe era lì ritto anche se vi era un segno rosato nel suo polso di chi era costretto al silenzio a causa dei ricattati di Donocray sapeva che quel segno non era una semplice reazione ad una puntura d'insetto.
- Irej, che stai facendo?- chiese Rajat preoccupato.
Irej si adolcì, con il suo migliore sorriso gli andò incontro abbracciandolo.
- Io oggi sono stato un cattivo esempio e ho fatto riunire la servitù per scusarmi con tutti... io non so cosa mi abbia preso.- disse con la sua voce afflitta.
Rajamar era incredulo a ciò che vedeva... se un Irej era autoritario è collerico, l'altro usava il suo aspetto innocente per ottenere ciò che desiderava e in quel momento ciò che desiderava Irej era non far insospettire il fratello maggiore.
- Non sono un mostro... il vero mostro è chi mi ha spezzato il cuore.- disse Irej interrompendo i pensieri di Rajamar.
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- L'unico modo per ottenere i due sigilli è che tu studi i libri proibiti.- disse Irej.
Rajamar impallidì e l'espressione di Irej non era affatto felice.
- Stiamo parlando di centoventicinque volumi! Mi ci vorrà una vita intera!- protestò Irej - Per non parlare del fatto che mio pa... fratello mi potrebbe vedere- disse.
La situazione non era delle migliori, ma Irej sapeva dove andare a consultare i libri senza essere disturbati.
- Tutti stai dimenticando che per me tutto questo è già avvenuto, so a chi rivolgermi e basterà prendere i volumi che ci interessano.- disse Irej per nulla preoccupato.
Irej era silenzioso rifletteva su chi poteva coinvolgere, ma forse era meglio non dire nulla a nessuno più persone venivano coinvolte più il piano poteva fallire.
- Rajamar, mi serve che ci coprì per un paio di ore.- disse Irej.
- Potete contare su di me!- esclamò Rajamar.
Irej prese la mano del giovane se stesso e con un movimento leggero svanirono dalla stanza.
Erano in un giardino, il giovane Irej non aveva mai visto quel giardino.
- Tu chi sei... - chiese.
- Io... mi chiamo Irej e ho bisogno di aiuto... aiutami nonno!- esclamò Irej sotto suggerimento.
Sajay posò la tazzina del thè e i suoi occhi si inumidirono di lacrime.
- Assomigli così tanto a tua madre!- disse.
- Io ho bisogno di una persona fidata e per tale motivo ti chiedo posso fidarmi di te e usare i volumi del Sapere Oscuro che sono nella tua biblioteca privata?- chiese Irej.
- Tu come fai a saperlo?- domandò Sajay meravigliato.
Irej si avvicinò e come per Rajamar, Irej fece in modo che Sajay potesse vedere Irej.
Sajay era completamente senza parole.
Vedeva suo nipote per la prima volta e riusciva a vedere suo nipote cresciuto...
- Ho bisogno della tua biblioteca e verrò ogni giorno per studiare.- disse.
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Il Principe e L'occhio Del Drago♡ Completa♡
FantasyAvviso Questo storia per motivi personali che non voglio annoiarvi e che non posso più accedere era scritto nel profilo Giulia Calvagna. A breve verrà aggiornata e vi consiglio di leggere solo questa perché ho intenzione di riscriverla per intero vi...