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La pioggia cadeva a scrosci ed Ètoile la guardava cadere. Le nuvole erano ammassate sopra il campo di battaglia, nonostante la pioggia cadesse ogni giorno in quello spazio non cresceva un filo d'erba.

Al di fuori di quel vasto cerchio il prato era verde e fiorito. La pioggia cadeva e rigava il suo volto, sembravano aghi di ghiaccio che penetravano la pelle.

Ètoile sospirò, si sentiva sempre più affaticato e stanco di quella guerra che andava avanti senza sosta da ormai troppo tempo. Il cuore gli faceva male e se avesse si sarebbe inginocchiato e cominciato a gridare il suo immenso dolore, ma non poteva. Non poteva mostrare i suoi sentimenti che cominciavano a corroderlo da dentro.

Quella guerra andava troppo alle lunghe. Donocray evitava di affrontarlo mantenendosi a distanza e mandando i principi a combattere contro di lui, ma quei tre principi erano troppo distratti e molte volte aveva dovuto aiutarli nonostante fossero nemici. Aveva notato che gli scontri non erano delle vere e proprie battaglie sanguinose, ma una sorta di farsa che anche i suoi soldati si erano adeguati...

Nonostante questo Ètoile era stanco.

Riusciva a respirare a fatica e il dolore per quanto cercava di mantenere la calma non cennava a diminuire.

Fece un respiro profondo che gli causò dolore e si decise ad uscire da quel cerchio, era completamente zuppo della testa ai piedi.

Aveva bisogno di stare un po' tranquillo e non pensare a nulla.

Poco distante dall'accampamento vi era un piccolo boschetto con una radura con al centro un bel lago dove vi erano molti pesci. Andare a pescare era una soluzione momentanea alle sue sofferenze.

- Vai al lago?- chiese Kaito.

- Sì!- rispose.

- Vai a pescare?- chiese.

- Sì!- rispose Ètoile.

- E vuoi pescarli o infizarli con la spada?- chiese Kaito.

Che domanda stupida. Era ovvio volesse pescare...ma Ètoile vide che in mano teneva solo la spada e no la canna da pesca come invece cedeva.

-Tieni! - disse kaito porgendogli la canna da pesca.

-Ti senti bene? - chiese preoccupato.

Ètoile rimase un attimo in silenzio non credendo fisse una buona idea dire che sentiva dolore allucinati su tutto il suo corpo.

-Ètoile ti senti bene? - richiese Kaito

-Sono un po' stanco! - rispose facendo un sorriso leggero.

I due amici si avvicinarono senza dire nulla. Kaito guardò Ètoile con la coda dell'occhio, sembrava che stesse bene apparentemente, ma vide che il suo Re non parlava e questo gli fece capire che molto probabilmente era indisposto a causa del mal di testa.

Ètoile ultimamente soffiva di mal di testa e cercava di non far preoccupare nessuno, ma ultimamente il suoi mal di testa erano peggiorati ecco perché nessuno dei soldati Occhi di drago andava nel bosco quando il Re era lì, ma adesso quei suoi mal di testa erano peggiorati ed essendo loro più che amici riusciva a capirlo.

Kail, Leat ed Ètoile erano i primi nati e tra di loro forse erano anche gli ultimi.

Ormai erano vicini al boschetto e prima che Ètoile mettesse il piede nella parte esterna del bosco si accasciò a terra abbracciando il suo stomaco, forse il respiro e le gambe non riuscirono a reggere il suo peso.

-Ètoile! - esclamò kaito vedendo il suo amico in difficoltà.

-Non mi toccare! - esclamò dolorante Ètoile vedendo Kaito avvicinarsi per aiutarlo.

<<Irey ti aspetta alla raduna.>>.

-Padre... -disse Ètoile con la voce sofferente .

<<Non spaventare quella creatura. >> .

Ètoile era sorpreso nel sentire il nome dalla fanciulla cominciò a sentirsi meglio.

Tutti gli occhi di drago potevano vedere il Dio Padre, ma solo Ètoile sentiva la sua boce.
Kaito rimase in rispettoso silenzio.

<<Non lasciarti confondere dal suo aspetto delicato e minuto è molto forte e il suo cuore ti appartiene come il tuo appartiene a Irej. Non ti rifiuterà.>>.

A sentire quelle parole il cuore di Ètoile cominciò a battere meno dolorante, era completamente esausto, ma cercò di dominarsi.

-Come sto?- chiese Ètoile cercando di spolverarsi i vestiti che nel frattempo si erano ascugati.

-Una favola se vogliamo scartare il fatto che sei esausto e sudato da fare schifo e brandisci una spada...sei uno spendore!-esclamò sarcastico.

-Lei è qui e mi aspetta, non posso farla aspettare.-disse cercando di sistemarsi al meglio.

Kaito storse le labbra. Ètoile era magnifico, alto, muscoli scolpiti da secoli e secoli di guerra e allenamento con la spada. Un viso pulito e denti bianchi. Capelli neri e lunghi, occhi che tradivano il suo aspetto di dio in terra...i suoi occhi erano bellissimi. Nessuno di loro aveva occhi simili. Nessuna donna riusciva a resistere e gli uomini erano intimoriti.

-Sono sicuro che la lascierai senza parole.-rispose sicuro con un sorriso.

-tu mi farai da testimone, vero?- chiese Ètoile.

-Certo!-rispose kaito senza esitare.

Erano nel fitto del bosco senza fare rumore, gli uccelli cinguettavano e la luce del sole penetrava le fronde degli alberi.

Lei era li nella radura, Ètoile poteva sentire il suo odore.

Ètoile e Kaito si nascosero. Era li seduta vicino alla riva del lago e con lo sguardo perso intrecciava una ghirlanda usando i fiori intorno a lei.

Era talmente persa nei suoi pensieri da non occorgersi che il Dio Padre faceva spuntare nuovi fiori nel medesimo punto in cui lei li raccoglieva.

Ètoile fece un soriso sembrava di vedere una scena già vista, un senso di nostalgia attraversò il cuore di Ètoile.

-Ètoile..disse Kaito piano -Non ha un aspetto di una di noi e non sembra una immortale..- disse Kaito.

Ètoile gli fece segno di stare zitto senza distogliere gli occhi dalla persona che Ètoile credeva essere una ragazza.

Kaito guardava Ètoile, ma era completamente stregato dalla giovanissima figura che vedeva.

Ètoile in rigoroso silenzio si avvicinò a Irej, ma a pochi centimetri mise il piede in un rametto secco che si spezzò facendo rumore.

Irej alzò gli occhi si spaventò e indietreggiò...

Ètoile afferrò il braccio della giovane e l'attirò a sé per evitare di farla cadere nell'acqua.

Il Principe e L'occhio Del Drago♡ Completa♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora